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I CACCIATORI  CHIEDONO ALL’ UNIONE EUROPEA UN MAGGIORE  RICONOSCIMENTO DEL LORO RUOLO NELL’AMBIENTE

I CACCIATORI CHIEDONO ALL’ UNIONE EUROPEA UN MAGGIORE RICONOSCIMENTO DEL LORO RUOLO NELL’AMBIENTE

FACE, Federazione delle Associazioni della Caccia e della Salvaguardia nella Unione Europea, ha sottolineato durante la conferenza organizzata in collaborazione con la Commissione Europea in occasione dei 35 anni della Direttiva Uccelli, il ruolo positivo della caccia nella conservazione della natura e ripristino dell’habitat e ha rivendicato il suo diritto ad essere considerata come una nuova organizzazione ambientale.

Il Commissario europeo per l’Ambiente Janez Potocnik che ha aperto i lavori ha riconosciuto il ruolo importante dei cacciatori nella conservazione degli uccelli selvatici affermando che “Per oltre 35 anni, la Direttiva Uccelli ha aiutato la protezione degli uccelli selvatici dì Europa. La caccia responsabile e sostenibile ha anche avuto un ruolo importante, supportata da accordi tra cacciatori e organizzazioni di salvaguardia dell’avifauna, come quella che stiamo celebrando oggi tra Birdlife e FACE. È incoraggiante vedere la comunità della caccia adottare un tale intraprendente approccio alla salvaguardia degli uccelli e dare un tale significativo riconoscimento alla legislazione della UE sulla natura”.

La conferenza, intitolata “Una nuova visione per la Direttiva Uccelli e il positivo ruolo della Caccia”, ha evidenziato come la caccia e la Direttiva Uccelli non siano in contraddizione fra loro. Al contrario, la caccia e i cacciatori contribuiscono attivamente alla salvaguardia degli uccelli selvatici, degli habitat e della biodiversità. La Direttiva riconosce completamente la legittimità della caccia come una forma di uso sostenibile, creando  significativi benefici sociali, culturali, economici e ambientali. In realtà i cacciatori europei stanno operando come una nuova organizzazione ambientale contribuendo al raggiungimento degli obbiettivi prefissati dall’Europa in campo conservazionistico.

I relatori hanno dato esempi di progetti ed iniziative effettuati da cacciatori con lo scopo di salvaguardare le specie degli uccelli selvatici, ripristino degli habitat, e miglioramento della conoscenza sulla  migratoria come pure sulla stanziale, spesso in collaborazione con altri compartecipi ambientalisti. Le presentazioni hanno evidenziato come  la legislazione soltanto  non sia sufficiente  per la salvaguardia della natura e debba anche essere cercata e promossa la cooperazione tra cittadini e Istituzioni

Azioni concrete e persone profondamente motivate sono essenziali per ottenere gli obbietti esposti dalla Direttiva Uccelli. In 35 anni i cacciatori europei hanno dimostrato di essere partner effettivi nell’ottenere questi obbiettivi – quando e dove riconosciuti.

Alla conferenza hanno partecipato personalità della Commissione Europea dell’Ambiente, membri del Parlamento europeo e rappresentanti  di Istituzioni politiche e di salvaguardia, organizzazioni e relatori di alto livello della Commissione, associazioni non governative, scientifiche e venatorie.

La conferenza ha anche ricordato i 10 anni di un  accordo firmato da Birdlife e da FACE che si è caratterizzato per un costruttivo dialogo tra le due organizzazioni. FACE consolida il suo impegno preso con Birdlife International di non supportare iniziative mirate a correggere il testo della Direttiva Uccelli, ritenendo che tali iniziative indebolirebbero soltanto le attuali disposizioni, cosa che non è nell’interesse di nessuna delle due parti.

Il Presidente della FACE, Gilbert de Turckheim, ha riassunto l’opinione dei cacciatori sulla Direttiva Uccelli “L’interpretazione di questa Direttiva deve essere fatta con maggiore flessibilità per prevenire discussioni che non siano  riferite allo stato di conservazione degli uccelli. La priorità assoluta per il futuro è la protezione degli habitat ed è cruciale avere una rete estesa di persone motivate a conseguire realmente gli obbiettivi di conservazione”.

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