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L’ON. BERLATO RISPONDE A ZANONI SULLE CACCE IN DEROGA

L’ON. BERLATO RISPONDE A ZANONI SULLE CACCE IN DEROGA

Non è la prima volta che l’on. Andrea Zanoni strumentalizza a proprio piacimento le posizioni di una ben nota funzionaria della Commissione europea sulle cacce in deroga.

Com’è facilmente desumibile dalla formale risposta fornita dalla Commissione ad una mia recente interrogazione presentata presso le istituzioni comunitarie, la Commissione europea ribadisce la piena legittimità dell’applicazione del regime di deroga esplicitamente previsto all’art. 9 della Direttiva 2009/147/CE che ha ripetuto pedissequamente quanto già previsto nella precedente Direttiva 79/409/CEE.

Non è vero quindi che la Commissione abbia stoppato l’applicazione delle deroghe in Italia ma ha solo ricordato che le stesse deroghe devono essere applicate correttamente e nel pieno rispetto di quanto esplicitamente previsto nel sopracitato art. 9 della Direttiva 2009/147/CE.

Per quanto riguarda il Veneto, la Commissione ha semplicemente dato il suo parere negativo ad una maldestra proposta avanzata recentemente dalla Regione, invitandola a riformulare una proposta più corretta e più rispettosa delle Direttive comunitarie.

Banale il tentativo dell’on. Zanoni di spaventare gli amministratori regionali minacciandoli di far loro applicare le sanzioni pecuniarie conseguenti alle condanne europee, dal momento che l’Italia non è mai stata chiamata a pagare neppure un euro da parte dell’Europa a causa dei cacciatori del Veneto. Continuare ad affermare strumentalmente che l’Italia rischia di venire multata dall’Europa a causa delle cacce in deroga è come ricordare ogni mattina, a tutti gli automobilisti che si accingono ad usare i loro veicoli, il pericolo di venire multati per le possibili violazioni del codice della strada. La soluzione per evitare che vengano multati gli automobilisti non consiste nel vietare a tutti loro la circolazione stradale ma nell’imporre loro il rispetto del codice della strada.

Non a caso il Parlamento italiano, aderendo alle richieste dell’Unione europea di garantire un maggior controllo delle Direttive comunitarie da parte dell’Italia, il 31 luglio u.s. ha approvato la “Comunitaria 2013” con la quale, all’art. 26, nello stabilire maggiori strumenti di controllo nei confronti delle regioni italiane, ha ribadito la piena legittimità dell’applicazione del regime di deroga, proprio come ribadito anche dalla Commissione europea.

La fortuna degli Zanoni di turno è quella di avere a che fare con amministratori regionali i quali, o forse per scarso coraggio e forse per palese incapacità, preferiscono venir meno ai loro doveri, trincerandosi dietro i fantomatici divieti dell’Unione europea.

on. Sergio Berlato – Deputato italiano al Parlamento europeo

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