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PARCO DELLE APUANE: CONTINUA L’IMPEGNO DELLA FIDC DI LUCCA

PARCO DELLE APUANE: CONTINUA L’IMPEGNO DELLA FIDC DI LUCCA

Si mantiene alta l’attenzione della Federcaccia della Provincia di Lucca in merito alla possibile riperimetrazione del Parco delle Alpi Apuane. Già all’inizio dello scorso mese di ottobre il presidente provinciale Martinelli aveva sollevato la questione rivolgendosi alle Istituzioni e alle altre associazioni venatorie toscane per sensibilizzarle al problema, invitando a riflettere sull’opportunità di lasciare immutati gli attuali confini, fissati con la Legge Regionale n° 65 dell’11 agosto 1997 e soprattutto ormai noti e memorizzati dai cacciatori.
Successivamente il presidente del comitato di gestione dell’Atc Lucca 12, Riccardo Carloni, assieme al presidente Federcaccia Martinelli e ai presidenti di Libera Caccia, Arcicaccia ed Enalcaccia, si è rivolto al presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, facendo presenti le preoccupazioni emerse dopo aver esaminato un progetto di ampliamento delle aree ricompresse nel Parco.
In particolare si sottolineava la consistente sottrazione di territorio (oltre 8.500 ettari) tradizionalmente fruito dall’attività venatoria, ma anche le conseguenti e delicate ripercussioni sull’organizzazione territoriale degli stessi Atc della Provincia, la consapevolezza che il provvedimento andrà ad incidere sul delicato equilibrio della densità di popolazioni selvatiche sostenibili dal territorio, conseguito attraverso un mirato e costante programma di gestione, e il pericolo di compromettere equilibri raggiunti e ormai consolidati con le Comunità del parco, che la proposta di nuova perimetrazione presa in esame rischia di rimettere in discussione con derivanti disagi e tensioni sociali.
In merito alla gestione amministrativa e strutturale del Parco delle Apuane è stata presentata anche un’interrogazione rivolta dal Gruppo consiliare della Lega Nord al presidente della Giunta regionale per conoscere, come si legge nel documento, “a quanto ammontano i danni arrecati all’agricoltura dagli ungulati nelle zone relative al parco in questione e circostante ad esso e quanto è stato chiesto ed erogato per l’indennizzo di tali danni; a quanto ammontano i danni arrecati agli allevatori nelle zone in questione e quanto è stato chiesto ed erogato per l’indennizzo di tali danni; quanto è il costo del monitoraggio delle popolazioni dei lupi e degli ungulati del parco in questione; se sono state mobilitate la Province competenti al fine di assumersi le proprie responsabilità in materia e perché possa stabilire piani contenimento di certe specie e controllo di altre; se la Regione Toscana controlla, se sì, con quali strumenti e tempi, come vengono impiegati i fondi erogati all’Ente Parco delle Apuane“.

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