Scritto da Dario Rossi giovedì 30 agosto 2012 alle 15:46 FIRENZE – “Offre materia di riflessione che i responsabili di una ATC non siano al corrente della normativa che li riguarda. Per questo trovo ancora più inutile e pretestuosa una polemica di stampa su presunti sgarbi fatti dalla Regione sulla mancata deroga per la caccia allo storno nel Mugello”.
Non è tenero l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori sulle reazioni alla preapertura della caccia, e in particolare all’esclusione dalla deroga per gli storni registrate da un articolo apparso sulle cronache locali de La Nazione.
“Ritengo utile ricordare e spiegare anche agli addetti ai lavori il percorso per arrivare a operazioni di controllo numerico – prosegue Salvadori – . Lo storno non rientra fra le specie cacciabili per scelta nazionale, pertanto può essere abbattuto solo attraverso provvedimenti di deroga che obbediscono a regole ben precise, pena l’annullamento degli atti. In base alla normativa, il primo passo è dimostrare che si sono verificati danni alle coltivazioni agricole nonostante l’attivazione di metodi dissuasivi”.
“Il risultato di questi accertamenti, in base alle norme vigenti, deve essere notificato alla Regione entro il 30 giugno di ogni anno, come 8 Province toscane su 10 hanno fatto. Né il Comune né l’ATC hanno segnalato danni alle colture agricole a Borgo S.Lorenzo, pertanto il provvedimento di deroga non poteva essere attivato per questo territorio – conclude l’assessore -. Sorprende che dopo tanti anni di esperienza ancora ci siano addetti ai lavori che fanno facile demagogia dalle pagine dei giornali invece di attivarsi per l’interesse del proprio territorio. Io resto comunque sempre disponibile per qualsiasi confronto”. (Toscana Notizie – Dario Rossi)
