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A FIANCO DI CHI CACCIA LE MALATTIE

A FIANCO DI CHI CACCIA LE MALATTIE

Un “esercito” di volontari al servizio della Società – Dal soccorso ai terremotati alle adozioni a distanza: l’impegno civile dei federcacciatori si è distinto in tanti modi e in tutto il Paese.

“Sentita la scossa, già pochi minuti dopo il gruppo di Protezione Civile Federcaccia di Popoli, in collaborazione con il Modavi (Movimento associazioni volontariato Italia), si metteva a disposizione del proprio comune per valutare l’entità dei danni. Alle 8,00 arrivava a L’Aquila una colonna mobile Modavi con i volontari della Fidc di Pescara, accolta da uno scenario desolante, con le macerie che si alternavano a case lesionate, ma in piedi. Per ore i federcacciatori hanno fatto parte delle tante catene umane che a mano toglievano i calcinacci per cercare persone sepolte”: queste drammatiche parole sono di Christian Salutari, dirigente provinciale della Fidc pescarese, protagonista con altri federcacciatori della macchina dei soccorsi messa in moto dalla Protezione Civile la funesta notte del 6 aprile scorso. La tragedia in Abruzzo è solo la punta dell’iceberg del grande movimento volontaristico composto dagli associati Fidc e stimolato dalla Federazione nazionale. Che il rapporto tra Fidc e Protezione Civile fosse naturale e ricercato dalle due parti fu sancito al convegno di Todi dello scorso anno, quando Elvezio Galanti, dirigente della Pc, disse: “Siete una forza radicata sul territorio. La Fidc può essere determinante con l’attività di Protezione Civile in loco”. Questo radicamento e la capillarità dell’impegno dei federcacciatori sono testimoniati dai tanti interventi in difesa dell’ambiente e di Protezione Civile. Nella nostra sommaria ricerca, da cronache giunte al “Cacciatore italiano” dal 2001 in poi, abbiamo trovato: le “Giornate ecologiche” che la Fidc di Rovigo organizza per pulire scanni e arenili sul Po, attività che insieme a tante altre è valsa a Fidc Veneto un premio per la salvaguardia ambientale da parte di una televisione regionale; la pulizia del Parco delle Groane dei federcacciatori di Seveso (Mi) nel 2005 e dei forti di Genova della Sezione di S.Olcese (2002); la manutenzione delle fonti rurali di Montelupone (Mc) nel 2006; la ripulitura di parchi e strade da parte della Fidc di Civita Castellana (Vt) assieme al locale gruppo scout nel 2009; la bonifica di un’ex base militare effettuata dalla Fidc di Lampedusa (Ag). Significative le presenze a operazioni di pura Protezione Civile come l’aiuto alla selvaggina durante l’alluvione che colpì il milanese nel 2003 da parte della Fidc meneghina e la partecipazione alle campagne “Estate sicura” e “Sicuramente… più sicuri”, rispettivamente della Fidc Lazio (2007) e Arezzo (2007).

Ma la Protezione Civile non è l’unico settore in cui il senso di appartenenza e la sensibilità dei federcacciatori ha avuto espressioni significative, che hanno legittimato ancor di più l’attività venatoria presso chi cacciatore non è. Solidarietà verso le persone sofferenti o in grave disagio e impegno ecologico contro il degrado ambientale sono gli altri due grandi filoni. La Croce Rossa è uno dei beneficiari più scelti dalle raccolte fondi che vengono impiegati per l’acquisto di ambulanze, vedi i federcacciatori molisani nel 2008 e di quelli di Erbusco (Bs) qualche mese fa. Anche la ricerca medica è in buona posizione con il finanziamento a centri oncologici, ad esempio la Fidc di Macerata nel 2006, di Molina di Triora (Im) nel 2001 e di Polvica (Na). La solidarietà venatoria è arrivata persino alle popolazioni colpite dallo Tsunami nel 2005 grazie alla Fidc di Nerviano (Mi), e agli orfani boliviani, alcuni dei quali adottati a distanza dai federcacciatori empolesi nel 2007. I centri oncologici sono i principali destinatari dei proventi delle tante feste e sagre venatorie in giro per l’Italia. Ad esempio, il Centro di riferimento oncologico di Aviano nel 2002 e quello del Ponente di Genova nel 2004 si sono visti aiutare dalla Fidc di Pordenone e del capoluogo ligure. Agbalt, Ambalt, Ant e Aism sono solo alcune delle onlus che hanno ricevuto donazioni raccolte con le iscrizioni a gare cinofile e di tiro organizzate da Bientina (Pi) nel 2009, Appignano (Mc), Grottaglie (Ta) e Novate (Mi). Grazie all’agonismo cinofilo federale sono state finanziate associazioni di volontariato che si occupano di diversamente abili come nel caso di Cumasco-Treviolo (Bg) e Sermide (Mn), gli asili comunali di Montelupone (Mc) e l’ospedale di Arezzo. Da non dimenticare i bambini di Chernobyl e della Guinea Bissau aiutati dai cacciatori di Bergamo nel 2001 e di Argenta (Fe) nel 2005. Tra le iniziative più significative quella della Fidc riminese con la distribuzione di giocattoli e manicaretti ai bambini ricoverati all’ospedale del capoluogo romagnolo, alla giornata all’aria aperta per ragazzi diversamente abili invitati dalla Fidc di Lissone (Mi) lo scorso anno. Naturalmente non ci sono solo le sezioni locali a essere attive in questo campo. Come non ricordare la raccolta fondi a favore dei terremotati del Molise nel 2002, i circa 9.000 euro donati alla Legatumori di Siena nel 2003, la mobilitazione per un’associazione che assiste orfani in Kenya nel 2007 e il recentissimo sostegno dato all’Atena onlus e al Dogsvillage di Gaeta grazie ai proventi del calendario 2009, tutte iniziative della Fidc nazionale?

Marco Calvi
in collaborazione
con Alvaro Valentini

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