ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA CONTRO L’INTRODUZIONE DEL REATO DI OSTRUZIONISMO

“Siamo di fronte ad una forzatura antidemocratica e illiberale”. Con queste parole, Daniela Casprini, presidente dell’Associazione vittime della caccia, commenta l’annunciata presentazione del DdL da parte del senatore Valerio Carrara per istituire, in Italia come in Francia, il reato di ostruzionismo alla caccia. Non solo una “forzatura antidemocratica”, ma anche “un palese tentativo di intimidazione, anche se non il primo, nei confronti della maggioranza dei cittadini contrari all’attività venatoria, sia per motivi etici che per i danni provocati da questa obsoleta e crudele pratica”. Secondo l’associazione, l’obiettivo del Ddl sarebbe quello di “imbavagliare, non solo il legittimo dissenso alla caccia, ma anche la voce di chi vivendo in campagna, è costretto a difendersi dalla furia impallinatrice dei cacciatori che ad ogni stagione si riversa contro gli animali e le persone”. Ammonito il senatore Carrara: “Si ricordi – tuonano dall’associazione – che la sicurezza dei cittadini in rapporto all’esercizio dell’attività venatoria è un diritto primario e non può essere in alcun modo compresso!”.
Secondo l’Associazione vittime della caccia, contrapporsi alla presenza di gente armata “che pensa di vagare impunemente nelle immediate vicinanze di abitazioni o a ridosso di sedi stradali” sarebbe un “sacrosanto atto di legittima difesa”, ed esprime “la sua più netta contrarietà e profondo sdegno al tentativo del Senatore Carrara di conferire un’ulteriore status di intoccabilità alla lobby venatoria, in barba anche al libero esercizio di critica e di pensiero, elementi questi, fondanti della nostra Costituzione”. Ultimo ma perentorio l’avviso che”l’opinione pubblica si mobiliterà in massa al fine di bloccare questo DDL e screditare quanti ancora insistono ad imporre la barbarie alla maggioranza degli italiani contrari”.
A.B.

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