CALENDARIO VENATORIO: FEDERCACCIA CONTESTA LA BOZZA DELLA REGIONE

In merito all’ultima bozza di calendario venatorio per la stagione 2010-11, preadottata dalla Regione Umbria, Federcaccia Umbra ha da precisare quanto segue.
Premesso che non abbiamo ancora ricevuto il calendario così come è stato approvato, ma basandoci su quanto appreso dai quotidiani locali, possiamo dirci per nulla soddisfatti e, anzi, contestiamo il calendario stesso in alcuni suoi aspetti a nostro avviso fondamentali.
Prima di tutto, però, occorre fugare il campo da ogni dubbio con una precisazione: fin dall’inizio della discussione sul calendario venatorio per la prossima stagione, Federcaccia si è subito detta favorevole ad un’apertura ai primi giorni di settembre con il maggior numero di specie possibile, per consentire una più idonea dispersione dei cacciatori su tutto il territorio regionale ed una minore pressione venatoria alle singole specie. Federcaccia non era contraria alla possibilità di aprire sin dagli inizi di settembre anche a specie stanziali, ma si è fatta carico di alcune fondate preoccupazioni, che derivano:

• dall’interpretazione dell’attuale normativa nazionale 157/92, che prevede l’apertura alla stanziale solo dalla terza domenica di settembre;
• dai pareri degli osservatori regionali, sino ad ora tutti negativi circa questa possibilità;
• dal giudizio dell’Ispra;
• dal recente recepimento della direttiva comunitaria (articolo 42 della legge nazionale) che, una volta pubblicata sul Gazzettino ufficiale (primi di luglio), potrebbe sospendere i calendari regionali, con ripercussioni negative sull’intera stagione venatoria;
• dal fatto che nessuna regione italiana è orientata ad inserire specie stanziali ai primi di settembre;
• dal constatare che anche la proposta di modifica alla 157/92 presentata dal senatore Orsi, e benedetta da tutte le associazioni venatorie, prevede l’apertura alla terza domenica di settembre di tutte le specie stanziali (starna primo ottobre!).

Pertanto, per evitare eventuali sorprese negative, la nostra scelta è stata quella di chiedere in preapertura la tortora, il colombaccio, le altre specie incluse nel calendario 2009-2010 e la quaglia con il cane da ferma: per quest’ultima specie avevamo previsto dei limiti di orario (fino alle ore 12) e, in consulta, abbiamo aggiunto anche limiti logistici, consentendo agli Atc di precludere la caccia alla quaglia in tutti quei territori non vocati alla specie in oggetto.
Ad ogni modo, consentendo la caccia alla quaglia otterremmo quella maggiore dispersione dei cacciatori sul territorio, evitando pressioni eccessive sulla tortora e il colombaccio, e senza creare a nostro avviso particolari problemi nemmeno sotto l’aspetto normativo.
Poiché la giunta regionale ha operato una forzatura normativa per consentire di cacciare dal primo settembre il colombaccio, specie indicata come cacciabile addirittura dal primo novembre dalla comunitaria, allora non comprendiamo come mai l’esecutivo non abbia scelto di inserire anche la quaglia in preapertura, visto che la legge nazionale prevede che il piccolo gallinaceo sia cacciabile già dalla terza domenica di settembre. Sarebbe stata di certo una forzatura di minor entità.
A supporto di questa richiesta esistono motivazioni tecniche e di opportunità ben precise: ci dica la Regione perché non sarebbe possibile accoglierla, ma lo faccia solo dal punto di vista tecnico senza addurre altre motivazioni
Per quanto riguarda il cinghiale, inoltre, non comprendiamo perché si debba partire dal primo di novembre dando alle province la possibilità di anticiparne l’apertura al 2 ottobre. In realtà la 157/92 articolo 18 comma d), prevede che si possa aprire la caccia al cinghiale il primo ottobre o il primo novembre. Chiediamo pertanto che la Regione fissi l’apertura al cinghiale al primo ottobre, dando poi – questo sì – facoltà alle Province di posticiparla eventualmente al primo novembre.
Federcaccia comunque si riserva di sottoporre quanto prima alla Terza Commissione le richieste di modifica della bozza del calendario venatorio, relative a questi e altri punti, con la speranza di poter trovare questa volta tutto il mondo venatorio unito a sostegno di queste ipotesi.

Perugia, 29 giugno 2010
Ufficio Stampa Federcaccia Umbra

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