La Dea della caccia https://www.ladeadellacaccia.it Caccia, ambiente, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l'arco, attività venatorie e molto altro ancora Mon, 25 Sep 2023 15:19:01 +0000 it-IT hourly 1 https://www.ladeadellacaccia.it/wp-content/uploads/2016/02/DEA_LOGO_TRASPARENTE-400x400-100x100.png La Dea della caccia https://www.ladeadellacaccia.it 32 32 EMILIA ROMAGNA. BULBI (PD): TUTELARE I CACCIATORI DANNEGGIATI DALLE MODIFICHE AL CALENDARIO VENATORIO https://www.ladeadellacaccia.it/emilia-romagna-bulbi-pd-tutelare-i-cacciatori-danneggiati-dalle-modifiche-al-calendario-venatorio-74138/ Mon, 25 Sep 2023 15:19:01 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74138 Tutelare e indennizzare i cacciatori alla luce delle modifiche al calendario venatorio.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Massimo Bulbi (Pd) che ricorda come “il Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha accolto in parte il ricorso presentato dalla Lega per l’Abolizione della Caccia, costringendo la Regione Emilia-Romagna a modificare il calendario venatorio: la situazione creatasi contrasta con il principio di affidamento, in quanto i cacciatori hanno ottenuto una licenza di caccia e hanno pianificato la loro attività in base al calendario venatorio stabilito dalla Regione. I mutamenti dovuti alla sospensione del calendario venatorio incidono negativamente sulle aspettative legittime dei cacciatori, che si erano regolati in base alla programmazione effettuata dalla Regione.

Tali effetti sulle situazioni giuridiche dei cacciatori dovrebbero comportare misure compensative”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quali azioni intende mettere in campo, oltre al già manifestato ricorso al Consiglio di Stato contro l’Ordinanza del Tar, e se stia valutando misure compensative a favore dei cacciatori per la lesione della loro aspettativa legittima di fruire dell’intero periodo di caccia previsto dal calendario venatorio approvato dalla Giunta regionale”. (Luca Molinari)

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CACCIA, ON. CARETTA (FDI), GRANDE SODDISFAZIONE PER RITORNO COMITATO FAUNISTICO https://www.ladeadellacaccia.it/caccia-on-caretta-fdi-grande-soddisfazione-per-ritorno-comitato-faunistico-74136/ Fri, 22 Sep 2023 17:42:10 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74136 “Il ritorno del comitato tecnico faunistico venatorio corona un percorso intrapreso politicamente con l’insediamento del Governo Meloni e del ministro Lollobrigida. Il ritorno del comitato, riunitosi oggi dopo 9 anni di totale vuoto, con la presenza del ministro e del sottosegretario La Pietra ne nobilita la natura, indicando come le istanze del mondo venatorio, come la tutela delle stesse, siano molto più di una lettera morta per questo Governo. Sono stati affrontati temi importanti, rilanciando la figura dell’uomo come bioregolatore e della necessità di aggiornare la legge n. 157/1992, istanza che ho da sempre difeso e portato avanti nella politica nazionale.”

Così in una nota l’on. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, vicepresidente della commissione Agricoltura a Montecitorio

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TORNA LA FIERA DEGLI UCCELLI A TERRANUOVA BRACCIOLINI https://www.ladeadellacaccia.it/torna-la-fiera-degli-uccelli-a-terranuova-bracciolini-74132/ Fri, 22 Sep 2023 13:30:54 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74132 Questa domenica Terranuova Bracciolini, in occasione della tradizionale festa del Perdono, la Proloco locale e il Comitato Fiera Uccelli in collaborazione con FATFO, ANUU Migratoristi Toscana e FIDC UCT – Federcaccia Toscana Unione Cacciatori Toscani, organizzano la 409° gara canora degli uccelli da richiamo.

La competizione come di consueto si terrà alle prime luci del mattino presso il Parco fluviale del Paese. Una volta terminata verranno poi effettuate le premiazioni nelle quali saranno premiati I soggetti vincitori per le varie categorie in gara.

La festa proseguirà poi da lunedì 25 con la Fiera degli uccelli vera e propria, dove saranno presenti come ogni anno numerosi stand ed attività a cui partecipare.

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SICILIA. PUBBLICATE LE MODIFICHE AL CV REGIONALE https://www.ladeadellacaccia.it/sicilia-pubblicate-le-modifiche-al-cv-regionale-74129/ Fri, 22 Sep 2023 13:26:56 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74129 L’Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Sicilia ha pubblicato questa mattina il D.A. 153 recante le Modifiche al Calendario Venatorio 2023-24 con cui stabilisce di posticipare al 1 ottobre la data di apertura della caccia al Merlo (Turdus merula) alla Gazza (Pica Pica) e alla Ghiandaia (Garrulus glaudarius). Con lo stesso provvedimento la data di chiusura della caccia agli uccelli Cesena (Turdus pilaris), Tordo Bottaccio (Turdus philomelos) e Tordo sassello (Turdus iliacus) è anticipata al 10 Gennaio 2024 incluso e la data di chiusura della caccia agli Uccelli acquatici è anticipata al 20 Gennaio 2024 incluso.

In allegato l’Atto: D.A. 1153 del 22 settembre 2023 Modifiche CV Sicilia

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PUBBLICATO SUL SITO DEL MINISTERO DELLA SALUTE IL “PIANO PSA” https://www.ladeadellacaccia.it/pubblicato-sul-sito-del-ministero-della-salute-il-piano-psa-74127/ Fri, 22 Sep 2023 09:23:43 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74127 È disponibile  sul portale del ministero della Salute il piano straordinario a cura del Commissario straordinario alla peste suina africana “Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da Peste Suina Africana (PSA). Anni 2023-2028”.

Il documento è già stato notificato alle Regioni, che dovranno provvedere alla sua applicazione.

Per consultare e scaricare il documento è possibile utilizzare il seguente link: Consulta il piano

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CINOFILIA SPANIEL: A OTTOBRE IN ARRIVO LA 4^ COPPA DEGLI ETRUSCHI https://www.ladeadellacaccia.it/cinofilia-spaniel-a-ottobre-in-arrivo-la-4-coppa-degli-etruschi-74122/ Fri, 22 Sep 2023 09:21:54 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74122 Anche quest’anno il 14 e 15 di Ottobre si terrà a Cortona (Ar) nei magnifici terreni della AAV MODENA, un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti degli Spaniel, la 4° Edizione della Coppa degli Etruschi.

Questa prestigiosa prova Enci, organizzata in collaborazione da Federcaccia Sez. Provinciale Siena, Springer Spaniel Club e Club Italiano Spaniel, organizzata sotto l’attenta direzione dell’infaticabile Giuseppe Terzini e dei suoi collaboratori, sin dalla sua ideazione rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per le competizioni cinofile dedicate agli Spaniel nella nostra Regione e non solo.

Alleghiamo di seguito I manifesti ufficiali della manifestazione contenenti tutte le informazioni utili all’iscrizione ed alla partecipazione.

Non mancate!

Locandina Locandina

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BRUZZONE (LEGA) – STOP VANDALISMO ED ECOTERRORISMO A DANNO DEI CACCIATORI https://www.ladeadellacaccia.it/bruzzone-lega-stop-vandalismo-ed-ecoterrorismo-a-danno-dei-cacciatori-74120/ Thu, 21 Sep 2023 07:56:12 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74120 Trasferire le risorse economiche a carico dello Stato, impegnate per le numerose missioni speciali del reparto SOARDA, effettuate nelle province di Brescia e Bergamo, ad altri obiettivi finalizzati alla tutela dei cittadini cacciatori, che legittimamente svolgono l’attività di caccia da appostamento, contro le azioni vandaliche ed eco-terroristiche effettuate dalle sedicenti associazioni animaliste. È questa la richiesta al Ministro della Difesa ed al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare contenuta nell’interrogazione depositata in data odierna dal deputato della Lega Francesco Bruzzone.

“Dopo anni di controllo assiduo all’attività dei cacciatori nelle province di Brescia e di Bergamo, in particolare i cacciatori migratoristi e capannisti che fanno la caccia tradizionale con l’uso di richiami vivi, è arrivato il momento di fare il punto della situazione e di chiedere un cambio di passo.

In primis, da un punto di vista strettamente economico, questa operazione speciale, con l’invio di gruppi speciali di carabinieri forestali, ha sicuramente inciso in modo importante sul bilancio dello Stato, apportando costi aggiuntivi rispetto al normale lavoro. Tale attività è già svolta costantemente dai Carabinieri Forestali dislocati sul territorio, dagli agenti dei corpi delle polizie provinciali e da guardie volontarie, incluse le guardie appartenenti ad associazioni di protezione ambientale e animale, che con un controllo capillare del territorio effettuano numerose ispezioni notturne e diurne, accertando gli illeciti penali.

In secondo luogo stiamo assistendo ad un preoccupante diffondersi di un odio nei confronti dei cacciatori capannisti bergamaschi e bresciani che, ricordiamo, svolgono un’attività legittima, fatta da strutture autorizzate, con appostamenti fissi e detenzione legittima di richiami vivi. Quest’odio si sta trasformando in azioni di vandalismo, per non dire un vero e proprio terrorismo nei confronti dei cacciatori, a volte in modo diretto con aggressioni o offese alle persone, ma ancora di più con atti vandalici violentissimi che hanno portato alla distruzione delle strutture e degli appostamenti autorizzati e per i quali i cacciatori pagano una apposita tassa.

È a mio avviso arrivato il momento di tutelare i cittadini cacciatori regolari che si vedono aggredire verbalmente o fisicamente e che vedono demolire i loro impianti e mandare in fumo il lavoro, le costruzioni arboree a volte artistiche, spesso tramandate da generazioni.

L’interrogazione è finalizzata a sollevare questo problema e a chiedere che lo Stato si impegni per tutelare i cacciatori vittime di questo odio animal-ambientalista estremista che produce reati nelle proprietà private e che quasi sempre restano impuniti.

Occorre sostituire le ispezioni accanite verso i cacciatori e  cominciare a “cacciare” chi delinque trasformando l’odio animalista e antivenatorio in azioni illegittime e di violenza nei confronti delle persone o delle loro strutture.” – Così in una nota il deputato della Lega Francesco Bruzzone, primo firmatario della interrogazione.

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LA NOSTRA PASSIONE IN TV https://www.ladeadellacaccia.it/la-nostra-passione-in-tv-74116/ Wed, 20 Sep 2023 13:30:59 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74116 Caccia Tv e Federcaccia presentano “Il futuro della caccia”, una produzione in tre episodi visibile sul canale Sky 235 e in streaming e in on-demand solo su Cacciaepesca.tv

A partire da mercoledì 20 settembre alle 21.00 Caccia TV, il canale visibile su Sky al canale 235, in streaming sull’app Cacciaepesca.tv, sul canale 888 del digitale terrestre e su Amazon Prime Video presenta Il futuro della caccia.

Il nuovo programma, inedito, realizzato in collaborazione con Federcaccia, è costituito da tre puntate che vedono protagonisti giovani cacciatori e cacciatrici. In ogni episodio lo spettatore potrà seguire un’emozionante azione di caccia per poi fare conoscenza del lavoro e dei servizi offerti ai cacciatori nelle sezioni di Federcaccia e delle iniziative sul territorio.

Seguiremo per esempio una caccia di selezione al capriolo e le tematiche legate all’assicurazione dei cacciatori, uscite di controllo al cinghiale, anticipate da un utile riepilogo dell’aspetto burocratico e amministrativo di questa attività, o ancora un’esperienza di controllo degli opportunisti con un interessante approfondimento del fondamentale ruolo svolto dai cacciatori a fianco degli agricoltori.

Un viaggio che condurrà lo spettatore alla scoperta del mondo Federcaccia e al tempo stesso degli svariati aspetti in continua evoluzione che legano caccia e società.

Caccia Tv e Federcaccia hanno ideato e prodotto questo format con la finalità di mostrare alcune forme di caccia ancora relativamente “nuove” e informare i cacciatori sul ruolo di supporto svolto dalla Federazione sia per chi è già cacciatore e vuole avvicinarsi a selvatici e tipi di caccia diversi da quelli magari fin qui praticati sia per chi intende cominciare a esercitare la propria passione per la natura e la vita all’aria aperta divenendo cacciatore a tutti gli effetti.

Il futuro della caccia è nelle mani dei giovani. Tra tradizioni e cambiamenti costituiscono il ponte più importante per guardare al domani ed è a loro che pensavamo quando abbiamo scelto il titolo della serie. Fra i compiti di una associazione venatoria – dichiara il Presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi – c’è anche quello di fare divulgazione sia all’interno della schiera dei già cacciatori sia fra chi magari si sente attratto da questa grande passione, ma non ha ancora fatto il passo decisivo. Illustrare alcune forme di caccia che uniscono oltre a tutti gli aspetti tipici dell’essere cacciatore anche un importante e sempre più riconosciuto ruolo gestionale siamo convinti che oltre ad assolvere a questo compito sia un buon messaggio da trasferire al grande pubblico. A questo dobbiamo far scoprire l’impegno dei cacciatori in una gestione corretta e sostenibile della nostra passione”.

L’appuntamento con Il futuro della caccia è ogni mercoledì alle 21.00 su Caccia Tv a partire da mercoledì 20 settembre.

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FIDC – UCT: RENDICONTAZIONE STORNI, DISPONIBILE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA! https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-uct-rendicontazione-storni-disponibile-il-servizio-di-assistenza-74113/ Wed, 20 Sep 2023 10:38:06 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74113 Ai fini di aiutare tutti i cacciatori nella comunicazione presso gli uffici regionali dei capi di Storno abbattuti in deroga di cui alla delibera n° 1073 del 11/09/2023 e visti i tempi ristretti per la prima rendicontazione prevista per la data di martedì 26 settembre 2023, le sedi provinciali della Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani, rimangono a disposizione per ogni informazione e assistenza nei confronti dei cacciatori interessati.

Inoltre ricordiamo che abbiamo organizzato anche un servizio unificato di assistenza per coloro che non fossero in grado di eseguire singolarmente tale adempimento.

Per semplificare il lavoro e l’organizzazione del servizio, abbiamo predisposto un apposito modulo semplificativo di autocertificazione che dovrà essere compilato ed inviato entro le ore 24:00 del giorno precedente alla scadenza della rendicontazione (lunedì 25 settembre).

In allegato il modulo di autocertificazione da compilare ed inviare presso le strutture abilitate o all’indirizzo email fidc.toscana@fidc.it con allegato copia di documento in corso di validità.

Allegato: Rendicontazione storni

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BERETTA. “STUDIARE IL PASSATO, COSTRUIRE IL FUTURO. IL PROGETTO LIFE – CROMOZERO” https://www.ladeadellacaccia.it/beretta-studiare-il-passato-costruire-il-futuro-il-progetto-life-cromozero-74099/ Wed, 20 Sep 2023 10:35:43 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74099 L’evento presso Fabbrica del Futuro apre la visione sul progetto Beretta finanziato dall’Unione Europea.

Lo stato dell’arte di un cambio di paradigma in ottica di sostenibilità – destinato a rivoluzionare non solo l’industria armiera – è stato raccontato ai dipendenti di Fabbrica d’Armi Beretta riuniti per l’occasione

Una sfida ai limiti delle tecnologie: eliminare il Cromo VI da tutta la produzione industriale di una delle fabbriche d’armi più grandi al mondo, e dall’industria armiera.

L’applicazione di questa sostanza ha una natura tossica ed è un elemento di grande pericolosità per la salute: per questo l’Europa ne ha deciso la messa al bando dall’attività manifatturiera a partire dal 2024.

Cercare di sviluppare una nuova tecnologia per depositare un rivestimento duro con prestazioni simili al cromo sulle canne prodotte da Beretta è tutt’altro che semplice, un terreno inesplorato: l’Azienda ci sta lavorando dal 2021, da quando ha lanciato il progetto Cromozero che ha come obiettivo lo sviluppo e la validazione di un procedimento alternativo per il rivestimento interno di canne di armi da fuoco.

Un supporto importante viene dall’Unione Europea e dal suo programma LIFE, lo strumento di finanziamento a supporto di progetti innovativi che promuovono la sostenibilità ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici per il settennato 2021-27: è previsto un contributo comunitario a copertura del 60% dei costi. Fabbrica d’Armi Pietro Beretta S.p.A. ha partecipato a questo bando con il progetto Cromozero, assieme a CSMT come partner istituzionale e Duralar Italia come collaboratore tecnico, ottenendo per la propria proposta progettuale un contributo pari a 1,75 milioni di euro.

“Il miglioramento dei processi industriali è fondamentale per incrementare qualità e competitività – spiega Franco Gussalli Beretta, Presidente e CEO di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, rivolgendosi anche ai numerosi dipendenti arrivati dal sito di Gardone Val Trompia – ma oggi è altrettanto essenziale prestare attenzione ai temi della transizione ecologica. Per questo motivo, Beretta ha messo in campo da anni una serie di iniziative per diminuire il proprio impatto ambientale, tutte riunite sotto il titolo BE Planet: il nostro impegno per un futuro sostenibile. Cromozero è un progetto ambizioso per tutta l’industria armiera e non solo, che, grazie all’aiuto dell’Unione Europea e dei nostri partner, stiamo portando a compimento. Sono stati due anni di lavoro intenso, sia in ricerca e sviluppo che in produzione, ma è un impegno che traghetterà tutto il settore verso un futuro più sano e sostenibile: il processo permetterà a Beretta sia di eliminare i metalli pesanti nocivi come il cromo nelle acque industriali reflue che oggi devono essere trattate per 115 tonnellate/anno, sia di risparmiare più di 22.000 m3 di acqua, 60.000 kWh di potenza e 354 tonnellate di CO2 equivalente emesse.”

Beretta ha effettuato una lunga e profonda analisi comparativa di diverse tecnologie, definendo una serie di indici e parametri che tengono conto dell’applicabilità, della sicurezza, delle prestazioni e della capacità produttiva.

Dalla collaborazione col partner tecnologico Duralar Italia, specializzato nell’ambito dei trattamenti superficiali innovativi, è nato un progetto per la validazione di un nuovo processo basato sulla tecnologia PECVD (Plasma Enhanced Chemical Vapor Deposition) per la deposizione del trattamento DLC (Diamond Like Carbon). Stiamo parlando di aggregati di atomi di carbonio, che in natura si presentano sotto diverse forme a seconda del legame chimico che li unisce: si possono presentare sotto forma di “fogli” di grafite (legame sp2) o di cristalli di diamante (legame sp3). “Strappando” il carbonio alle molecole di alcuni particolari gas attraverso la tecnologia PECVD, è possibile creare legami che realizzano un compromesso tra i precedenti detti appunto “diamond like”.

Questi rivestimenti corrispondono ai rigorosi requisiti imposti dall’applicazione, garantendo molteplici vantaggi:

– Possono essere depositati ad elevate velocità, adattandosi ai volumi produttivi industriali

– Hanno dimostrato un’ottima adesione, sia visivamente (tramite calotest e penetratore HRC) che mediante test di graffio

– Hanno mostrato un’eccellente resistenza alla corrosione quando esposti a una nebbia salina neutra

– Possono mantenere uno spessore uniforme (compreso tra 5 e 10 μm) lungo l’intero profilo della canna simile ai rivestimenti a base cromo ottenuti mediante processi galvanici tradizionali

E soprattutto – ha commentato Vincenzo Maffi, Process Engineering Manager per Beretta – questi rivestimenti hanno impatto nullo sulla salute degli operatori e dell’ambiente, poiché utilizzano solo gas inerti come acetilene, argon e azoto. Il processo viene eseguito sottovuoto e l’efficienza è molto elevata. La parte dei gas di alimentazione non consumati durante la deposizione viene opportunamente catturata e dissociata. In altre parole, le emissioni nell’aria e nell’acqua sono prossime allo zero.”

Negli ultimi due anni, il lungo processo di validazione ha seguito diverse fasi:

  1. Il 2022 e la prima parte del 2023 sono stati impiegati per dimostrare a livello funzionale la possibilità tecnologica di rivestire con DLC l’interno di oggetti tubolari con fattori di forma molto elevati. Questo comporta verifiche in termini di spessore, proprietà meccaniche e adesione del rivestimento al substrato. Per fare ciò è stato utilizzato un impianto che può trattare una canna alla volta: questo impianto non fa parte del bando europeo, ma è un investimento sostenuto internamente da Beretta
  2. La seconda fase è stata la realizzazione di una canna rivestita in DLC atta alla validazione a fuoco, che è stata sottoposta a cicli di sparo intensivi con esito positivo. I risultati ottenuti sull’impianto monocanna sono stati utilizzati per traslare le ricette di deposizione a lotti di dimensione maggiore, con le innumerevoli nuove variabili che questo comporta
  3. Ad aprile 2023 è stato installato il nuovo impianto DLC presso Duralar. L’impianto, che può rivestire cinque canne alla volta, è una versione più piccola di quello che verrà installato presso Fabbrica d’Armi Pietro Beretta per l’effettiva produzione. Questo impianto intermedio permetterà tuttavia di migliorare le performance del rivestimento, prima di incrementare la dimensione del lotto produttivo verso volumi compatibili con la produzione di Beretta, ma se ne parlerà non prima del 2024

Carlo Ferlito, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fabbrica d’Armi, ha concluso i lavori spiegando che “da anni la nostra azienda guarda allo sviluppo sostenibile prolungato nel tempo. I valori di responsabilità ambientale e sociale, nonché di prosperità economica per la comunità che circonda Beretta hanno dato il via a investimenti importanti, destinati a raggiungere gli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite e pubblicati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. La volontà di proteggere e promuovere il benessere del nostro territorio, con cui abbiamo un legame profondo e antichissimo, è riassunto nel progetto BE Planet: una serie di iniziative volte a ridurre i consumi idrici e di energia, le emissioni di CO2 e a eliminare le sostanze pericolose impiegate in produzione come solventi e cromo esavalente. Il progetto che riguarda quest’ultimo è il nostro capofila più prestigioso: Cromozero è destinato a rivoluzionare il settore. Farne parte e lavorare per renderlo possibile è un motivo di orgoglio per Beretta e per i suoi partner.”

L’evento, moderato dalla giornalista-divulgatrice Paola Scaccabarozzi, ha visto alternarsi nelle risposte, oltre a Maffi, anche Fabio Cambielli (neodirettore generale di Arpa Lombardia), Riccardo Trichilo (Ad di Csmt) e Marco Simoncelli (direttore tecnico di Duralar Italia).

“Beretta è il paradigma delle buone pratiche in questo ambito – ha esordito Cambielli – Tutte le aree interessate sono state messe in sicurezza e danno ottimi risultati dal punto di vista ambientale. Ciò è stato possibile perché l’azienda ha mostrato una responsabilità e una sensibilità molto fuori dal comune, comunicando con una tempestività immediata le eventuali criticità riscontrate: indice primario della serietà dell’azienda in questo ambito. Beretta è leader nella produzione di armi, ma ha dimostrato di essere leader anche nella tutela ambientale. Lavorare sul presente, attraverso il progetto Cromozero per ridurre l’utilizzo del Cromo, consentirà di migliorare il futuro perché l’ambiente è vita, e la vita è un bene prezioso”.

“CSMT è un polo esperto in bandi come Life, bando europeo premio Nobel della sostenibilità: severo, rigorosissimo, scrupoloso, difficilissimo da vincere – spiega Riccardo Trichilo nel suo intervento – È la prima volta a livello storico che il bando Life è aggiudicato da un’azienda armiera: questo a riprova della bontà della proposta. Noi, con Beretta e Duralar siamo riusciti a realizzare una perfetta “reazione chimica” di intenti per fare sì che questo processo sia una svolta epocale.”

“Una delle caratteristiche utili a eguagliare fino a superare la cromatura odierna, è la ripetibilità del processo e la scalabilità a livello industriale – spiega Marco Simoncelli – . Per questo, grazie al progetto Life Cromozero abbiamo realizzato un impianto che riesce a gestire cinque canne; è un lavoro sinergico con Beretta di scambio continuo di dati e informazioni affinché il processo raggiunga, tramite severi test, la performance assoluta. Lo step successivo sarà quello, non fra molto, di creare un impianto da 30 canne in cui si metterà a punto il processo su larga scala. Come in tutti i cambiamenti, la scalabilità industriale è poi fattore dirimente nel raggiungimento del risultato.”

All’evento hanno preso parte anche Istituzioni coinvolte, seppur non direttamente, in questa transizione: il presidente della Provincia Emanuele Moraschini accompagnato da Maria Teresa Vivaldini (consigliere delegato per l’Ambiente) e Pierangelo Lancellotti, sindaco di Gardone Val Trompia. “Beretta ha saputo intercettare prima di tutti il cambiamento facendo sì che un problema si tramutasse in opportunità – ha detto Moraschini – Un’opportunità concreta che si è tradotta in innovazione, in sostenibilità ambientale, in salute e in sicurezza per gli operatori dell’azienda. Questa capacità di cogliere le sfide e trasformarle in qualcosa di estremamente utile e innovativo è un vanto per tutti i bresciani”. È giusto che si prema su questo progetto, che oltre ad essere importantissimo per l’azienda Beretta è nodale anche per Gardone Val Trompia – pone l’accento Lancellotti – . Sul cambiamento culturale legato all’ambiente stiamo lavorando anche con le scuole, fare rete con istituzioni e cittadini è quanto mai essenziale”.

Franco Gussalli Beretta, presidente di FdA Franco Gussalli Beretta Paola Scaccabarozzi, Fabio Cambielli. Vincenzo Maffi, Riccardo Trichilo e Marco Simoncelli Ing Carlo Ferlito, amministratore delegato e GM di FdA Platea Relatori con presidente Relatori e autorità Dipendente Beretta Dipendente Beretta Dipendenti Beretta ]]>
LOMBARDIA. CACCIA, ASSESSORE BEDUSCHI: LAC RINUNCIA A SOSPENSIVA, STAGIONE PROSEGUE REGOLARMENTE https://www.ladeadellacaccia.it/lombardia-caccia-assessore-beduschi-lac-rinuncia-a-sospensiva-stagione-prosegue-regolarmente-74097/ Tue, 19 Sep 2023 13:28:07 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74097 La seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale ha deciso oggi che non ci sarà alcuna sospensione alla stagione della caccia in Lombardia. Il calendario venatorio, aperto il 17 settembre, potrà quindi proseguire regolarmente. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi.

“Il Tar – dichiara Beduschi – ha chiesto alla LAC (Lega Abolizione Caccia), che aveva presentato ricorso, di rinunciare alle sue istanze cautelari, che negli ultimi anni erano invece sempre state accolte determinando l’immediato stop alle attività venatorie. Il ricorso verrà poi discusso nel merito nel mese di dicembre”.

“Voglio pensare – conclude Beduschi – che le memorie difensive depositate da Regione Lombardia abbiano sostenuto al meglio il nostro calendario, presentato dopo un lungo e approfondito lavoro che ha portato gli uffici regionali a produrre una documentazione scientificamente rigorosa e senza nessun preconcetto ideologico”. (LNews)

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FIDASC. PRESENTATO IL MANIFESTO DELLA CINOFILIA SPORTIVA https://www.ladeadellacaccia.it/fidasc-presentato-il-manifesto-della-cinofilia-sportiva-74094/ Tue, 19 Sep 2023 08:55:02 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74094 Presso la sala Giunta del Coni al Palazzo H del Foro Italico si è svolta lo scorso 13 settembre, l’attesa conferenza stampa di presentazione di un documento che rappresenta un traguardo e, al tempo stesso, l’inizio di un nuovo percorso che si propone di codificare la “figura” del cane sportivo fissando i punti cardine per una attività che sia, innanzitutto, rispettosa del benessere animale e umano e in grado di favorire una pratica non più esclusivamente ludica ma veramente sportiva secondo i canoni fissati dal CIO e dal CONI.

Davvero nutrita la partecipazione alla conferenza con la presenza di alti dirigenti del Coni e di Sport e Salute, presidenti e segretari di Federazioni Sportive, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni Venatorie, e Consiglieri federali.

Dopo una breve introduzione del presidente Felice Buglione che ha aperto i lavori parlando della completezza a 360 gradi dell’attività sportiva cinofila della Fidasc, Francesco Brescia, referente federale per la cinofilia sportiva, ha presentato il suo volume: “Manifesto della cinofilia sportiva: una nuova frontiera della relazione uomo-cane” che ripercorre millenni di convivenza iniziati con la prima domesticazione di un animale selvatico da parte dell’uomo. Il volume, edito dalla Federazione ovviamente senza fini di lucro, è disponibile e scaricabile dal sito ufficiale della Fidasc.

È toccato poi ai vari relatori, tutti veterinari e membri del Comitato Scientifico Federale, approfondire i quattro punti fondamentali del “Manifesto”: costituzione del registro del cane atleta; formazione di veterinari certificatori; il benessere animale per la legge; preparatori sportivi e ufficiali di gara.

Il dr. Gianluigi Giovagnoli ha affrontato il tema complesso ma affascinante dello sport cinofilo come fonte di benessere per cani e umani, sottolineando come il beneficio sia non solo molto importante, soprattutto per i giovani, ma assolutamente reciproco.

È stata poi la volta del prof. Filippo Maria Martini, Professore Associato in Clinica Chirurgica Veterinaria all’Università di Parma, che ha sottolineato la necessità di certificare l’idoneità sportiva per i cani che possono essere vittime, come gli atleti umani, di patologie varie, anche di natura traumatica e, quindi, di prestare la massima attenzione alla selezione di soggetti idonei all’attività sportiva.

La dott.ssa Daniela Mignacca, invece, si è soffermata sullo status del cane atleta come strumento per la salute e la cultura sportiva cinofila, mettendo in particolare evidenza il “binomio” sportivo, una figura assolutamente nuova che dice tutto sulla relazione esistente fra atleta umano e atleta cane. Una relazione che non si può limitare alla gara ma che deve investire la quotidianità.

A completare il quadro tracciato dal Manifesto c’è stato infine l’intervento di Massimo Perla, forse il più famoso e autorevole tecnico ed educatore cinofilo il quale, dopo aver sottolineato il profondo cambiamento verificatosi negli ultimi anni si è soffermato, seppur brevemente sul fatto che oggi le attività cinofile alla quali la Fidasc ha dato una nuova dimensione “sportiva”, sono adatte per tutti i cani e per tutti i proprietari, senza distinzioni di razza o di età e significano benessere reciproco e per l’intera società

Alcuni colleghi di agenzie di stampa e di periodici di settore hanno infine movimentato la conferenza con domande assai pertinenti che hanno ricevuto puntuali ed esaustive risposte non solo da parte dei vari relatori ma anche da parte dello stesso presidente Buglione.

Il massimo esponente della Federazione ha infine concluso l’incontro con la stampa con un breve intervento nel quale dopo aver tracciato un breve riassunto dei vari interventi ha ringraziato tutti i partecipanti, augurandosi che questo nuovo orizzonte sportivo possa godere di una maggiore attenzione da parte degli organi di informazione.

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COLDIRETTI. MALTEMPO: SCATTA LA CORSA AI PORCINI, +20% NEI BOSCHI https://www.ladeadellacaccia.it/coldiretti-maltempo-scatta-la-corsa-ai-porcini-20-nei-boschi-74091/ Mon, 18 Sep 2023 11:00:51 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74091 Non solo danni, le condizioni climatiche anomale con il caldo intervallato dalla pioggia hanno spinto la nascita dei funghi in Italia con un’esplosione di porcini e aumenti del “raccolto” fino al +20% rispetto all’anno scorso. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull’inizio delle attività di ricerca che sostiene il turismo di settembre lungo la Penisola dove si moltiplicano le occasioni di festa dedicate come ad esempio la Fiera del fungo porcino Igp di Borgotaro, in provincia di Parma. A fronte di una stagione dei funghi positiva anche se con profonde differenze da zona a zona, nelle attività di ricerca e raccolta è però necessario – ricorda la Coldiretti – rispettare alcune semplici ma fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti.

La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà – sottolinea la Coldiretti – per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e temperature moderate all’interno del bosco. Con i funghi è però necessario evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che – evidenzia la Coldiretti – vanno dalla pianificazione dei percorsi all’evitare punti ripidi o pericolosi, dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche, oltre a utilizzare per la raccolta cestini di vimini, che arieggiano i funghi e favoriscono la diffusione delle spore, mentre è meglio evitare le buste di plastica.

E se in Lombardia – evidenzia Coldiretti – si stima un aumento di circa 1/5 rispetto all’anno scorso in particolare in alcune zone delle valli bergamasche, tra la Valle Imagna e la Valle Brembana che però hanno subito i danni delle grandinate degli ultimi giorni, in Veneto e Friuli Venezia Giulia – spiega Coldiretti – sulle Dolomiti bellunesi con il ritorno del caldo si attende la ripartenza del boom di porcini, finferli, mazze da tamburo e imbutini interrotto da maltempo e frane, mentre in Piemonte e Liguria la crescita non è ancora partita in grande stile, anche se nei boschi bisogna fare i conti con le distruzioni causate dai cinghiali che devastano intere zone di raccolta. Situazione in evoluzione in Emilia Romagna, sugli Appennini fra Modena e Bologna, mentre nel Centro Italia sono le zone della Lunigiana in Toscana a guidare le crescite, insieme alla fascia settentrionale dell’Umbria, positivo anche il Lazio con aumenti fino al +20%, mentre al Sud, ad eccezione di alcune aree della Sila in Calabria dove si stima un +10% rispetto al 2022, si paga il prezzo delle altre temperature estive, poche piogge e diversi incendi.

I funghi rappresentano una risorsa importante per un Paese come l’Italia che può contare su circa 11,4 milioni di ettari di bosco che copre il 40% della superficie del Paese, segnati spesso purtroppo – precisa la Coldiretti – dall’abbandono, incuria e dall’azione criminale dei piromani. L’attività di ricerca – continua la Coldiretti – non ha solo una natura hobbistica, che coinvolge moltissimi vacanzieri ma spinge il turismo di settembre, scelto quest’anno da 9,8 milioni di italiani, con una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta una integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, grazie anche alle numerose sagre autunnali. (Fonte COLDIRETTI)

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A VOGHERA SI PARLA DI ALIENI https://www.ladeadellacaccia.it/a-voghera-si-parla-di-alieni-74088/ Mon, 18 Sep 2023 10:55:48 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74088 “Alieni. La conquista dell’Italia da parte di piante e animali introdotti dall’uomo” è il titolo della mostra inaugurata a Voghera il 15 settembre e in programma fino al 15 ottobre, promossa da Regione Lombardia e dall’Istituto Oikos, rispettivamente nell’ambito del progetto LIFE GESTIRE 2020 e del progetto LIFE IN THE CITY, e ospitata dal Civico Museo di Scienze Naturali “G. Orlandi” in Via Gramsci, 1.

Una specie aliena (sinonimo di alloctona, introdotta, esotica) è una qualsiasi specie vivente (animale, vegetale, microrganismo o fungo) che, a causa dell’azione intenzionale o accidentale da parte dell’uomo, si trova a sopravvivere e colonizzare e, in molti casi, a diffondersi in un territorio diverso dalla sua area di distribuzione naturale. La diffusione di specie aliene è un fenomeno che c’è sempre stato, ma negli ultimi trent’anni ha manifestato una forte crescita dovuta alla globalizzazione delle economie ed il conseguente aumento dei trasporti di merci e degli spostamenti per il turismo. Questo fenomeno si è ulteriormente aggravato a causa dei cambiamenti climatici. L’Italia è uno dei paesi europei più colpiti, con una presenza stimata di oltre 3000 specie aliene sul territorio nazionale.

Una specie aliena è ritenuta invasiva quando provoca danni alla biodiversità, agli ecosistemi, ma anche all’economia, alla salute umana o alla sicurezza alimentare. Oggi le specie aliene invasive rappresentano una delle principali emergenze ambientali e sono considerate dalla comunità scientifica internazionale la seconda causa di perdita di biodiversità su scala globale.

La mostra, curata da Francesco Tomasinelli e Raffaella Fiore, con la supervisione scientifica dell’Università degli Studi dell’Insubria (dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate) e di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sulla problematica, che al di fuori del mondo scientifico è ancora poco nota ad eccezione di pochi casi. Attraverso la mostra, ciascuno potrà conoscere il fenomeno e le metodiche di prevenzione e contrasto messe in atto da tecnici e ricercatori in tutta Italia e soprattutto capire quale sia l’importanza di combattere le specie aliene invasive al fine di proteggere la biodiversità ed i servizi ecosistemici correlati.

L’ingresso è gratuito. Il percorso espositivo è comprensivo di una sezione fotografica, una sezione con videoproiezioni, ma anche pannelli introduttivi, modelli, animali preparati e tassidermizzati, schermi interattivi e giochi didattici.

Ulteriori informazioni

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DORA E CLOE, LIBERATE IN BASILICATA, STANNO MIGRANDO VERSO SUD https://www.ladeadellacaccia.it/dora-e-cloe-liberate-in-basilicata-stanno-migrando-verso-sud-74085/ Mon, 18 Sep 2023 10:53:53 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74085 Due giovani femmine di capovaccaio, nate al CERM Centro Rapaci Minacciati il 27 e 28 giugno 2023, sono state liberate in Basilicata il 20 agosto 2023 e ora stanno migrando verso sud.

Dora e Cloe, questi i nomi dei due capovaccai, il 15 agosto erano state inserite in una cassa di liberazione che si affaccia su di uno splendido scorcio della gravina di Matera, nel Parco Naturale della Murgia Materana. Il 20 agosto, dopo l’apertura dalla cassa-nido, avevano cominciato ad ambientarsi ed effettuare modesti spostamenti nell’area, utilizzando costantemente, soprattutto Cloe, i punti di alimentazione e abbeverata allestiti nei dintorni del sito di rilascio.

La liberazione è stata coordinata da ISPRA ed organizzata da De Rerum Natura sas con il supporto di Biodiversità sas e la collaborazione dell’Associazione CERM.

Il 2 settembre entrambi i capovaccai, separatamente ma più o meno nel medesimo orario, hanno iniziato la migrazione.

Personale del servizio CITES dei Carabinieri forestali è impegnato nell’attività di sorveglianza dei due esemplari lungo il tragitto migratorio per garantire loro la necessaria sicurezza. (Fonte ISPRA – Nella foto, Dora nei giorni successivi al rilascio Foto: Life Egyptian Vulture)

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CINGHIALI: CIA BASILICATA, FARE DI PIÙ SU ABBATTIMENTI https://www.ladeadellacaccia.it/cinghiali-cia-basilicata-fare-di-piu-su-abbattimenti-74083/ Mon, 18 Sep 2023 10:50:26 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74083 Gli ultimi incidenti stradali a Marconia e Metaponto (sono stati più di 300 in un anno) e la presenza in Parchi e quartieri di Potenza testimoniano che lo sforzo compiuto con i 3mila  cinghiali abbattuti in Basilicata, con la tecnica della girata e dell’appostamento fisso, nel primo semestre del 2023, non è sufficiente. Così Cia-Agricoltori Italiani Basilicata che pur dando atto agli assessori Agricoltura Galella ed Ambiente Latronico di aver intensificato le attività di caccia e prelievo degli ungulati sottolinea la necessità di un Piano straordinario di abbattimento come proposto nella recente Assemblea regionale.

Cia ha chiesto tempestività e celerità nelle azioni da mettere in campo per ridurre i danni sempre più ingenti a colture, produzioni, aziende agricole e zootecniche, cittadini. Si tratta di recuperare il ritardo accumulato nell’attuazione di misure che dovevano essere realizzate già da molti mesi. Gli importi annuali dei danni all’agricoltura sono oscillati negli ultimi anni tra 14,6 e 18,7 milioni di euro, con una media annuale pari a oltre 17 milioni di euro. Solo in Basilicata tra 2 e 2,5 milioni di euro l’anno a cui aggiungere i danni provocati da incidenti automobilistici. Rispetto al piano di previsione di abbattimento di 80mila capi in tre anni lo scorso anno ne sono stati abbattuti poco più di 8mila nelle cinque Atc. Secondo i dati più aggiornati, nello scorso anno il risarcimento per danni alle colture agricole da ungulati ha raggiunto 1,250 milioni di euro.

Tra le azioni strategiche individuate: il corrispettivo ai cacciatori che dovrebbe consentire di allargare la platea degli esecutori materiali degli abbattimenti attraverso l’assegnazione di un congruo ristoro per le spese sostenute; la fornitura di «chiusini» agli agricoltori con incentivo per l’installazione e la gestione; la predisposizione di un servizio di raccolta dei cinghiali abbattuti; la collaborazione con il Servizio Veterinario fondamentale per un efficiente monitoraggi sanitario; la dislocazione di un numero congruo di celle refrigeranti; attività logistiche di raccolta delle carcasse; attivazione di un centro di lavorazione delle carne di cinghiale. Per Cia si può e si deve fare di più. (Fonte CIA)

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FIOCCHI (FDI-ECR): IL LUPO VA DECLASSATO. FRA LUPI E PECORE IO STO CON LA PECORA E LA BIODIVERSITÀ https://www.ladeadellacaccia.it/fiocchi-fdi-ecr-il-lupo-va-declassato-fra-lupi-e-pecore-io-sto-con-la-pecora-e-la-biodiversita-74081/ Thu, 14 Sep 2023 13:23:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74081 L’Eurodeputato Pietro Fiocchi intervenendo in seduta plenaria a Strasburgo riguardo il problema dei grandi carnivori ha evidenziato il problema, ormai non più differibile, riguardo l’urgenza e la necessità di declassificare il lupo da specie altamente protetta a protetta.

In Italia il numero stimato dei lupi è di migliaia di esemplari con sempre più frequenti predazioni ed attacchi agli umani. Non solo asini, ovini, caprini e bovini ma anche cani ed animali di affezione.

Gli aiuti agli allevatori, quali recinti, cani da guardiania ecc, non sono sufficienti in quanto i rimborsi per le predazioni sono ridicoli.  Assurdo, inoltre, rinchiudere animali in un recinto in alta montagna ove il concetto di allevamento semi-brado, in opera da secoli, ha un valore immenso nella prevenzione degli incendi e del rischio idrogeologico. Stanno scomparendo specie autoctone di capre e pecore alla luce delle innumerevoli predazioni e il rischio è l’abbandono dell’agricoltura, dell’allevamento di montagna e degli alpeggi con la conseguente antropizzazione del paesaggio alpino e perdita di biodiversità.

“Sono stato recentemente in Valtellina poche ore dopo una predazione ad un allevamento montano. Non riesco a descrivere lo strazio che mi si è presentato. Davanti a me vi erano animali che sono stati a lungo in agonia poiché i lupi avevano mangiato loro le interiora. Ho ancora presente gli occhi di questi poveri animali. Occhi spaventati e sofferenti che rimarranno per sempre nella mia mente, come quelli del loro allevatore. Gli animalisti   – ha concluso Fiocchi – vogliono a tutti i costi difendere i lupi ma forse dal loro comodo salotto non hanno mai assistito alla morte di una pecora in maniera così cruenta e straziante. La loro ricetta è quella di eliminare l’uomo attraverso il progetto di rinaturalizzazione. Gli animalisti proteggono i corvi che minano la sopravvivenza dei passeri come specie, i cormorani che sterminano le alborelle nei nostri laghi e nei fiumi, le volpi che si nutrono di uova dell’avifauna, gli orsi che uccidono gli esseri umani e i lupi che massacrano le greggi. Se io devo scegliere tra la pecora e il lupo, IO STO CON LA PECORA!”

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INANELLAMENTO DEGLI UCCELLI A SCOPO SCIENTIFICO: AL VIA IL PRIMO CORSO ISPRA PER ASPIRANTI INANELLATORI https://www.ladeadellacaccia.it/inanellamento-degli-uccelli-a-scopo-scientifico-al-via-il-primo-corso-ispra-per-aspiranti-inanellatori-74078/ Thu, 14 Sep 2023 11:00:06 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74078 È iniziato lo scorso 11 settembre il primo corso di formazione per aspiranti inanellatori organizzato dall’ISPRA, in collaborazione con il Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia Romagna e con il supporto logistico del Consorzio della Bonifica Renana e del Comune di Argenta.

Il corso è rivolto agli aspiranti che hanno già completato gran parte del percorso formativo obbligatorio con i rispettivi tutor (inanellatori esperti). I partecipanti prenderanno parte a lezioni teoriche e a sessioni pratiche di cattura e inanellamento che si svolgeranno presso la storica stazione di inanellamento dell’Oasi di Campotto ad Argenta (FE).

Qui infatti, già nel 1986, si erano tenuti i primi incontri che avrebbero contribuito in maniera determinante a formare il primo nucleo storico di inanellatori italiani.

Oggi, a più di 35 anni di distanza, la collaborazione tra ISPRA e Parco del Delta del Po si rinnova per offrire ai giovani aspiranti l’occasione di godere di un momento di formazione con inanellatori e ornitologi esperti e mettere a punto le tecniche di studio dell’avifauna con particolare riguardo all’inanellamento a scopo scientifico.

In questa occasione verranno perfezionati i lavori di messa in opera della nuova passerella galleggiante realizzata da ISPRA e dal Parco appositamente per facilitare le operazioni di inanellamento degli uccelli palustri nei canneti dell’Oasi.

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GIORNATA IN PADULE DI FUCECCHIO, LE UMIDE MILLE FORME, ULTIME DISPONIBILITÀ PER IL 24 SETTEMBRE, DATA DELL’INIZIATIVA https://www.ladeadellacaccia.it/giornata-in-padule-di-fucecchio-le-umide-mille-forme-ultime-disponibilita-per-il-24-settembre-data-delliniziativa-74074/ Thu, 14 Sep 2023 09:02:41 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74074 Ultime possibilità di prenotazione per la giornata in Padule di Fucecchio programmata per domenica 24 settembre a partire dalle ore 09,30 dal Casotto del Sordo 44 località Massarella Fucecchio. In programma escursioni e gite in barchino (tradizionale), spiegazioni su svariati argomenti tra vino, zafferano, miele, flora e fauna, storia e cultura, nonchè le foto e le pitture relative a quest’area.

In aggiunta anche momenti musicali con protagonisti importanti, assolute novità per l’occasione tra canzoni d’autore e lirica.

Nel finale l’aperipranzo lacustre previsto a chiusura mattinata. Il programma ufficiale sarà disponibile tra pochi giorni e ne verrà data comunicazione immediata.

Per le prenotazioni obbligatorie in wrspp 347 4309768 oppure scrivere una mail a segreteria@argatoscana.it

Il team organizzazione: Arga Toscana, Comune di Fucecchio (patrocinio), Associazione il Padule, Wigwam Valdarno Inferiore, con la collaborazione di Fucecchio Exploring

Lucandina

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FEDERCACCIA FIRENZE PRESENTA I RACCONTI DI CACCIA, PASSIONE, RICORDI https://www.ladeadellacaccia.it/federcaccia-firenze-presenta-i-racconti-di-caccia-passione-ricordi-74069/ Wed, 13 Sep 2023 09:58:58 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74069 La caccia non è uccisione indiscriminata di animali: è semmai un prelievo consapevole regolato dalla scienza, una tradizione che comporta vera passione per natura e ambiente. Questo emerge dai racconti contenuti nel volume Caccia, passione, ricordi. Storie di uomini e animali, edito da Sarnus. L’antologia sarà al centro di un incontro ospitato domani, giovedì 14 settembre, alle 18.00 nel Caffè del Teatro Niccolini (Via Ricasoli, 3). Con l’editore Antonio Pagliai interverrà Simone Tofani, presidente di Federcaccia Firenze.

Il volume racchiude i migliori racconti dell’ottava e della nona edizione del Premio Letterario “Caccia, Passione, Ricordi”, indetto da Federcaccia con l’obiettivo di mostrare il volto più autentico dell’arte venatoria, troppo spesso messa in cattiva luce anche a causa di un’informazione distorta. Attraverso ogni storia, dal giovane che imbraccia emozionato il suo primo fucile, al vetusto cacciatore che accompagna il suo vecchio cane all’ultima battuta, l’antologia ci guida in un mondo affascinante fatto di boschi, risvegli all’alba, voli di beccacce e tanta adrenalina.

Lucandina

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VACCARI (PD): INTERROGAZIONE URGENTE SU PROBLEMA PIOMBO PER DARE CERTEZZE AI CACCIATORI https://www.ladeadellacaccia.it/vaccari-pd-interrogazione-urgente-su-problema-piombo-per-dare-certezze-ai-cacciatori-74065/ Tue, 12 Sep 2023 13:36:53 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74065 “A cinque giorni dall’apertura generale della caccia nessun segnale dal governo per dotare il nostro Paese di una norma che consenta di dare, contestualmente, giusta attuazione alla direttiva comunitaria sul divieto dell’utilizzo di munizionamento con piombo nelle zone umide e per dare certezza di diritto, evitando il rischio di infrazioni penali e successivi contenziosi giuridici, per migliaia di cacciatori che non hanno ricevuto al momento indicazioni sulle norme da rispettare.

Cosa aspettano i ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin ad intervenire normativamente piuttosto che dilettarsi in dichiarazioni di circostanza che non risolvono i problemi? Dopo la dura lezione subita con la sentenza del Tar del Lazio che ha ricordato ai ministri e al governo che una circolare interpretativa è assolutamente inefficace per attuare un regolamento comunitario ed anche per modificarne la portata, la strada maestra avrebbe dovuto essere quella di approvare un atto con forza di legge. Invece chiacchiere su chiacchiere. Per questo ho depositato una interrogazione urgente per sollevare la questione e tentare di segnalare un percorso possibile che non può prescindere dalla necessità di applicare il regolamento comunitario e al contempo di avere una cartografia ufficiale sulle zone umide, di avere regole chiare sul trasporto delle diverse tipologie di munizionamento ed anche sulla definizione amministrativa degli eventuali reati, come più volte richiesto anche dall’associazionismo venatorio”.

Lo dichiara Stefano Vaccari capogruppo PD della Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera

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EMILIA ROMAGNA. LE AAVV SULL’INCONTRO CON LA REGIONE https://www.ladeadellacaccia.it/emilia-romagna-le-aavv-sullincontro-con-la-regione-74061/ Tue, 12 Sep 2023 10:00:11 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74061 Le Associazioni Venatorie Emiliano Romagnole Federcaccia, Arcicaccia, Liberacaccia, Italcaccia ed Enalcaccia, all’indomani dell’incontro avvenuto in Regione sul Calendario Venatorio e le azioni conseguenti alla ordinanza del Tar Bologna del 7 settembre scorso, hanno puntualizzato in una lettera inviata all’assessore Alessio Mammi, Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia Romagna e per conoscenza ai responsabili dei settori collegati, la loro posizione e le loro richieste.

Di seguito il testo firmato dai presidenti regionali delle suddette associazioni:

“Egregio Assessore Alessio Mammi, in riferimento all’incontro di ieri con la sua struttura, nel corso del quale si è potuta rilevare una volontà condivisa di dare risposte in merito alla legittimazione della caccia ed ai diritti dei cacciatori, proseguendo l’attività venatoria nonostante l’intervento immotivato da parte del Tar di Bologna di sospensione del Calendario venatorio dell’Emilia Romagna, come Associazioni Venatorie siamo a ribadire quanto sostenuto nell’incontro sopra menzionato e più precisamente:

– è assolutamente necessario appellarsi al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Bologna, utilizzando le motivazioni messe in evidenza dall’Avv. Alberto Maria Bruni: l’evidente sopra-potere del Tar, imponendo la data di apertura della caccia al 1° di ottobre; l’aver fissato al 26 marzo 2024, quando il Calendario non è più attivo, la data di discussione nel merito; il non aver notificato il ricorso da parte della Lac ad un cointeressato diretto, Associazioni Venatorie o singolo cacciatore;

– dovrà essere assolutamente garantita l’attività venatoria nel mese di gennaio 2024 nei termini fissati dal Calendario venatorio, oggetto di ricorso. A tal proposito sarà necessario rafforzare i contenuti tecnico-scientifici e giuridici fino ad ora utilizzati. Si coglie l’occasione per invitare gli uffici tecnici regionali a prestare maggiore attenzione nella costruzione degli elaborati a sostegno del Calendario venatorio e ad utilizzare il materiale tecnico, inviato dalle Associazioni Venatorie e quello disponibile da studi specifici espletati.

– dovranno essere effettuate tutte le verifiche sulla fattibilità ed opportunità giuridica per garantire l’apertura della caccia alla stanziale al 17 settembre p.v.. Le Associazioni Venatorie emiliano romagnole ritengono che non possa essere il Tar a fissare le date di apertura e di chiusura della caccia, ma la L. 157/92. Nel caso emergesse inequivocabilmente che non è possibile mantenere la data di apertura della caccia al 17 di settembre, con la conseguente posticipazione al 1° di ottobre, le giornate di caccia alla stanziale non usufruite dai cacciatori, dovranno essere recuperate, prolungando di una settimana la chiusura dell’attività venatoria a dicembre. Dovrà inoltre essere garantita la continuità della caccia e dell’addestramento cani, attualmente in essere, fino al 1° ottobre.

Confidando in una risposta tempestiva alla presente nota, c’è una grossa attenzione e preoccupazione da parte del mondo venatorio, le Associazioni Venatorie emiliano romagnole, porgono i migliori saluti.

Allegato: La lettera inviata all’assessore Alessio Mammi, Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia Romagna

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L’EUROPARLAMENTARE DELLA LEGA, ANNA CINZIA BONFRISCO, SEMPRE AL FIANCO DEL TIRO SPORTIVO E DELLE AZIENDE https://www.ladeadellacaccia.it/leuroparlamentare-della-lega-anna-cinzia-bonfrisco-sempre-al-fianco-del-tiro-sportivo-e-delle-aziende-74057/ Tue, 12 Sep 2023 09:44:32 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74057 Riceviamo e pubblichiamo.

«Campionesse e campioni grazie per le vostre medaglie di sempre, ci avrete sempre al vostro fianco», ha detto alla comunità del Tiro dinamico sportivo italiano riunita al campo di Bassiano (LT) per la premiazione del National Open Beretta (9-10/9/2023) l’europarlamentare della Lega, Anna Cinzia Bonfrisco. Dopo aver aggiornato i presenti sullo stato della direttiva europea che sembra voler mettere al bando il piombo dalle munizioni civili, Bonfrisco, che da sempre segue con attenzione il mondo del tiro sportivo e della produzione di eccellenza italiana delle armi sportive, ha anche dichiarato che intende chiedere al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di intervenire per risolvere un problema a lungo rimandato e che non consente ai produttori italiani una libera concorrenza sul mercato europeo: «Ho infatti verificato che alcune tipologie di armi, utilizzate per le specialità del Tiro sportivo, non possono essere prodotte ed esportate perché la normativa italiana non lo consente. Tali armi, di cui sono vietate la produzione, la commercializzazione e la detenzione in Italia, ai sensi della normativa nazionale, sono invece consentite negli Stati dell’Unione europea e, anzi, le possibilità di mercato in questo ambito sono interessanti per le nostre aziende». Questo problema, causato dalla stratificazione della normativa, e che procura un danno economico ai produttori e all’economia nazionale, potrebbe essere corretto già con il pacchetto sicurezza di prossima approvazione.

Anna Cinzia Bonfrisco

Nella foto: L’europarlamentare della Lega, Anna Cinzia Bonfrisco, premia Giulia Venturato, dello Shooting club Polizia di Stato Bergamo Asd, per la vittoria nella divisione Production optics. A sinistra, il presidente della Federazione italiana di Tiro dinamico sportivo, Roberto Santucci.

La classifica overall del National Beretta: https://mare2.fitds.it/uploads/gare/1220/classifica/3RxnDnDx8F.pdf

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FIDC CALABRIA: PROROGATI I TERMINI PER ISCRIZIONE SQUADRE CACCIA AL CINGHIALE https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-calabria-prorogati-i-termini-per-iscrizione-squadre-caccia-al-cinghiale-74054/ Tue, 12 Sep 2023 06:43:06 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74054 La Regione Calabria conseguentemente a un accertato malfunzionamento del sistema PagoPa che ha causato l’impossibilità di procedere nei tempi stabiliti al pagamento delle tasse di concessione, ha stabilito di prorogare i termini di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione agli appositi registri di caccia al cinghiale per la stagione venatoria 2023-2024, al 22 Settembre 2023, anche in considerazione della necessità di consentire agli AA.TT.C. le relative attività istruttorie.

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FEDERCACCIA TOSCANA. TESSERINO CARTACEO PER LO STORNO https://www.ladeadellacaccia.it/federcaccia-toscana-tesserino-cartaceo-per-lo-storno-74051/ Tue, 12 Sep 2023 06:41:47 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74051 La Giunta regionale Toscana su proposta della Vice Presidente Stefania Saccardi, ha approvato una nuova disposizione che consente l’utilizzazione del tesserino venatorio cartaceo, per l’annotazione e conseguente rendicontazione, dei capi abbattuti della specie storno (sturnus vulgaris).

Come già avvenuto nelle scorse stagioni di caccia, il prelievo della specie potrà essere svolto sia attraverso l’utilizzo della AppToscaccia (tesserino elettronico) o in alternativa con il documento cartaceo.

Dopo le due giornate di pre apertura, nelle quali lo storno poteva essere prelevato esclusivamente con l’annotazione dei capi nel tesserino elettronico, si è ritenuto opportuno consentire l’uso del cartaceo per ampliare la platea dei cacciatori interessati a questa particolare forma di caccia soprattutto in considerazione della necessità di favorire un aumento del prelievo della specie in conseguenza ai danni provocati alle coltivazioni (vigneti, oliveti e frutteti in primis) date anche le ridotte produzioni registrate.

Un elemento di sensibilità e buon senso che l’assessore Saccardi ha voluto affermare proprio per proseguire un costruttivo e positivo rapporto con le esigenze del mondo agricolo e di una caccia rispettosa della conservazione faunistica ma anche funzionale al mantenimento di un necessario equilibrio con le produzioni d’eccellenza del nostro territorio.

Questo provvedimento segue i già concreti e positivi atti di questa legislatura della Vicepresidente Saccardi: dalla possibilità di esercitare l’attività venatoria durante il Covid-19, all’approvazione del nuovo regolamento attuativo della legge regionale 3 del 1994, alla possibilità di braccata in controllo con un rinnovato e valorizzato ruolo delle squadre di caccia al cinghiale, indispensabili per la prevenzione della PSA ed una corretta gestione degli ungulati.

Una scelta equilibrata che dimostra ancora una volta la capacità dell’assessorato e dei competenti uffici, di dare risposte concrete e ponderate a problemi reali e che hanno visto Federcaccia Toscana UCT, alla costante ricerca di uno sbocco positivo nell’interesse generale di tutti i cacciatori. (La Segreteria FIdC-UCT)

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PARTECIPAZIONE ED ENTUSIASMO PER L’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE FEDERCACCIA TOSCANA A DONORATICO! https://www.ladeadellacaccia.it/partecipazione-ed-entusiasmo-per-linaugurazione-della-nuova-sede-federcaccia-toscana-a-donoratico-74048/ Mon, 11 Sep 2023 06:57:17 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74048 Si è tenuta sabato 9 settembre pomeriggio a Donoratico (LI), l’inaugurazione della nuova sede della Sezione Federcaccia-Uct di Castagneto Carducci-Donoratico alla presenza dei massimi dirigenti Provinciali, Regionali e Nazionali dell’Associazione: Paolo Pellegrini Presidente Provinciale di Livorno, Marco Salvadori Presidente Regionale Federcaccia Toscana UCT e Piero Barsotti, componente del consiglio locale, assieme a Massimo Buconi Presidente Nazionale Federcaccia, hanno presenziato questo evento che rappresenta un nuovo punto di partenza per i servizi e la rappresentanza venatoria in un territorio, quello di Bolgheri, ricco di storia, cultura e tradizione venatoria.

Tanti gli associati ed i cacciatori locali che non solo hanno partecipato all’inaugurazione, ma che hanno anche dimostrato durante l’assemblea che ha preceduto la cerimonia vera e propria, la voglia di partecipare e collaborare alle numerose attività organizzate dai gruppi dirigenti locali che da sempre si contraddistinguono per numero e qualità delle loro iniziative.

Un nuovo e motivato entusiasmo scaturito anche dopo gli interventi dei relatori. Dai forti i richiami all’apparenza ed alla responsabilità’ del Presidente Massimo Buconi, che ha ricordato che Federcaccia quotidianamente lavora per difendere la caccia ed I cacciatori dai veri pericoli che minacciano il nostro mondo demagogia, estremismo e disinformazione.

Elementi questi ripresi anche nell’intervento del Presidente Regionale Marco Salvadori che ha invece richiamato al lavoro costante della struttura Regionale di Federcaccia Toscana UCT, su tutte le questioni inerenti i temi venatori di maggiore attualità a livello regionale.

Una nuova e prestigiosa sede questa che diverrà la casa di tutti i soci ed un luogo di confronto permanente sui problemi e sulle proposte del mondo venatorio locale ma anche una struttura all’altezza per i servizi e le pratiche venatorie, che come sempre vedono Federcaccia Uct come l’associazione più strutturata ed avanzata di tutto il mondo venatorio regionale.

La Segreteria Fidc-UCT

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L’ESTATE È FINITA, RIPRENDONO I CORSI! https://www.ladeadellacaccia.it/lestate-e-finita-riprendono-i-corsi-74046/ Thu, 07 Sep 2023 18:34:53 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74046 Con settembre riprendono i corsi organizzati da Conarmi. In calendario nei mesi di settembre e ottobre ci sono:

Per maggiori informazioni e iscrizioni scrivere a info@conarmi.org o visitare il sito www.conarmi.org

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XXI CONVEGNO NAZIONALE DI ORNITOLOGIA: FEDERCACCIA PRESENTE CON 10 CONTRIBUTI https://www.ladeadellacaccia.it/xxi-convegno-nazionale-di-ornitologia-federcaccia-presente-con-10-contributi-74043/ Thu, 07 Sep 2023 18:33:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74043 Federcaccia, attraverso il proprio Ufficio Studi e Ricerche nazionale, in collaborazione con le Università di Milano e Pisa, con l’associazione Amici di Scolopax, Federcaccia Lombardia e con la settoriale ACMA, ha portato ben 10 contributi all’attenzione del Comitato Scientifico del XXI Convegno Nazionale di Ornitologia, che sono stati accettati in forma di nove poster e una tavola rotonda.

Ben quattro poster riguardano le ricerche con la telemetria satellitare e GPS-GSM, sulle specie beccaccia, germano reale, cesena e tordo bottaccio ed espongono gli ultimi risultati raggiunti in termini di migrazione per beccaccia e i due turdidi e di utilizzo dello spazio in inverno e primavera-estate per il germano reale.

Un altro poster riguarda l’aggiornamento della ricerca sull’allodola in Campania, unico studio di monitoraggio pluriennale della specie in Italia, un successivo i dati provenienti dalla raccolta delle ali di tortore e altri due sulla quaglia e il frullino, intesi come variazione del carniere nel corso della stagione di caccia per la prima, e indici di abbondanza pluriennali per il secondo.

Un lavoro completamente nuovo è stato realizzato sull’incidenza del prelievo venatorio in Italia di 20 specie di uccelli migratori.

La tavola rotonda riguarda l’applicazione dei piani di gestione per le specie in declino e sarà moderata dal Coordinatore scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche, Dott. Michele Sorrenti.

Federcaccia è presente al convegno con lo staff dell’Ufficio: Michele Sorrenti e Daniel Tramontana e con i consulenti e collaboratori Valter Trocchi, Alessandro Tedeschi, Antonella Labate, Susan Ellen McKinlay e Michele Bottazzo. Non appena saranno disponibili gli Atti del Convegno Federcaccia renderà disponibili gli abstract sul proprio sito.

Federcaccia è ormai parte del programma ufficiale degli studi sull’avifauna italiana e i risultati sono presenti in diversi piani faunistici, nei piani di gestione approvati e utilizzati in molte delibere di calendari venatori regionali.

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FIDASC. IL MANIFESTO DELLA CINOFILIA SPORTIVA PRESENTATO A ROMA LA PROSSIMA SETTIMANA https://www.ladeadellacaccia.it/fidasc-il-manifesto-della-cinofilia-sportiva-presentato-a-roma-la-prossima-settimana-74039/ Thu, 07 Sep 2023 08:34:35 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74039 Mercoledì 13 settembre, alle ore 14,30, presso la sala giunta del Coni è indetta una Conferenza Stampa della Fidasc (Federazione Italiana Discipline Arni Sportive da Caccia) per la presentazione del “Manifesto della Cinofilia Sportiva”.

Questo fondamentale “Atto” rappresenta un ulteriore – anche se non definitivo – passo verso una completa rivoluzione che è, al tempo stesso, culturale e sportiva e che finalmente codificherà in maniera completa il ruolo, assolutamente nuovo e moderno, del cane in quanto soggetto atletico in coppia e in simbiosi perfetta con l’atleta umano.

Il percorso che ha portato a questo nuovo “step” non è certo iniziato ieri perché la Fidasc, sin dalla sua nascita ha – logicamente – vista la millenaria tradizione in cui affonda le radici, focalizzato la sua attenzione verso il cane inteso come “strumento” vivo e indispensabile per una attività venatoria sempre più facile e proficua. All’inizio, perciò, era solamente “Cinofilia venatoria” ma oggi è diventata una disciplina onnicomprensiva, a tutto tondo, che non si concentra più né sulla pratica (anche se simulata) della caccia, né sull’utilizzazione di razze particolari, visto che ogni cane può essere un atleta a prescindere dalla razza di appartenenza.

Tutta la lunga e interessantissima serie di progetti nei quali la figura del cosiddetto “Cane atleta” era solamente abbozzata, oggi compie un passo fondamentale con la stesura di questo “Manifesto della cinofilia sportiva” nel quale sono tracciate le dettagliate e rigorose linee guida dello sviluppo futuro di questa figura atletica che fa il paio con quella del cavallo.

Linee che prevedono la nascita, entro tempi brevissimi, di una serie fondamentale di strumenti e di strutture in grado di promuovere nel migliore dei modi lo sviluppo e la diffusione della pratica agonistica con il cane: il “Registro dei cani atleti”; la formazione di un nucleo di veterinari certificatori, di preparatori sportivi e di ufficiali di gara.

Il Manifesto sarà presentato dal presidente Felice Buglione che, nell’occasione, sarà affiancato da Francesco Brescia, educatore cinofilo e collaboratore della Fidasc che ha redatto un interessante volume edito dalla Federazione, sugli aspetti complessi e affascinanti della domesticazione del cane e dei suoi sviluppi nel corso dei secoli.

Alla conferenza stampa, che sarà trasmessa in streaming sul sito www.fidasc.it, saranno presenti numerosi veterinari e una nutrita e autorevole rappresentanza di giornalisti della carta stampata e del web.

Allegato: Comunicato Stampa Manifesto cinofilia sportiva

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SPECIE ALIENE INVASIVE: I NUOVI DATI DEL RAPPORTO IPBES https://www.ladeadellacaccia.it/specie-aliene-invasive-i-nuovi-dati-del-rapporto-ipbes-74036/ Wed, 06 Sep 2023 13:14:17 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74036 È stato pubblicato il 4 settembre il riassunto per decisori politici dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Ipbes), la massima autorità scientifica in materia di natura e di contributi materiali e immateriali che la natura offre alle persone. L’approvazione era avvenuta al termine della 10a sessione plenaria dell’Ipbes da parte dei 141 Paesi membri, tra cui l’Italia. La redazione del rapporto ha coinvolto un centinaio di scienziati di ogni parte del mondo, ha richiesto oltre quattro anni di lavoro e la consultazione di oltre 12 mila referenze bibliografiche.

Secondo il rapporto dell’Ipbes, più di 37.000 specie aliene sono state introdotte dalle attività umane in tutte le regioni e i biomi della Terra. Alcune, come le zanzare, i ratti, le termiti, hanno fatto “autostop” sulle rotte commerciali globalizzate, portando malattie, distruzione dei raccolti e danni a edifici e arredi. Il ritmo attuale di introduzione, affermazione e diffusione delle specie aliene viaggia a ritmi che non hanno precedenti nella storia umana: circa 200 specie all’anno. Almeno 3.500 specie, quasi un decimo del totale delle specie aliene, sono classificate come aliene invasive. La percentuale di specie aliene note per essere invasive varia dal 6% di tutte le piante aliene al 22% di tutti gli invertebrati alieni. Il 20% di tutti gli impatti sono stati segnalati nelle isole.

Secondo un precedente rapporto dell’IPBES sullo stato e sulle tendenze della biodiversità globale aveva affermato che le specie aliene invasive sono uno dei cinque maggiori fattori diretti di perdita fai biodiversità, insieme a distruzione e degradazione di habitat, inquinamento, prelievo di risorse biologiche e cambiamenti climatico.

Le tre specie più invasive includono il giacinto d’acqua, una pianta acquatica tropicale originaria del Sud America, che blocca i corsi d’acqua e danneggia la pesca: la lantana, un arbusto rifiorente e il ratto nero. Altri esempi includono specie di zanzare invasive, come Aedes albopictus e Aedes Egypti, che diffondono il virus del Nilo occidentale e il virus Zika.

Le segnalazioni di specie più invasive sono state rilevate nelle Americhe con il 34% di tutte le segnalazioni, seguite da Europa e Asia centrale (31%), Asia Pacifico (25%) e Africa (7%). Tre quarti delle segnalazioni riguardano gli ecosistemi terrestri, principalmente boschi e foreste temperate e boreali. Poche segnalazioni riguardano gli ecosistemi marini, segnando l’importanza e la priorità di approfondire il monitoraggio del fenomeno anche in questi ecosistemi ecosistemi.

Secondo il rapporto dell’IPBES, le specie aliene invasive costano al mondo almeno 423 miliardi di dollari ogni anno e sono diventate una delle principali minacce alla diversità della vita sulla Terra.Gli autori hanno scoperto che il costo delle invasioni biologiche è aumentato del 400% ogni decennio dal 1970 e, secondo le previsioni, continuerà a salire negli anni a venire.

Una delle principali preoccupazioni segnale nel rapporto è la perdita dell’unicità delle comunità di vita. Man mano che aumentano le specie aliene invasive e che queste diventano più invasive in tutto il mondo, le comunità biologiche appaiono più simili, la composizione, la struttura e le funzioni degli ecosistemi e alla loro resilienza di indeboliscono.

La valutazione degli esperti ha rilevato che è possibile prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, che esiste un’ampia gamma di opzioni per combattere la diffusione e l’impatto delle specie invasive, uno degli obiettivi concordati alla Cop15 sulla biodiversità lo scorso dicembre a Montreal tra i 23 target globali da raggiungere entro il 2030.

Secondo il rapporto Ipbes, la consapevolezza, l’impegno e lo sviluppo delle capacità dei cittadini e dei portatori di interesse possono fornire una base sostenibile, fondamentale per la prevenzione e il controllo delle specie aliene invasive.

Il rapporto Ipbes sostiene che la consapevolezza, l’impegno e lo sviluppo delle capacità dei cittadini e dei portatori di interesse possono fornire una base sostenibile, fondamentale per la prevenzione e il controllo delle specie aliene invasive.

Secondo la banca dati ISPRA, in Italia sono state identificate oltre 3.500 specie aliene, di cui 3.363 attualmente presenti. Molte sono arrivate con merci o mezzi di trasporto. Tra i casi più noti va ricordata quello della zanzara tigre (Aedes albopictus), una specie importata dall’Asia in Europa, che ha trovato anche in Italia una nicchia adatta per la sua diffusione. Una specie aliena particolarmente dannosa è la testuggine palustre americana (Trachemys scripta), che in natura crea problemi a una specie nativa, la testuggine palustre europea (Emys orbicularis).

Il riassunto per decisori politici de rapporto Ipbes sulle specie aliene invasive, le infografiche e altri materiali illustrativi sono disponibili al sito. (Fonte ISPRA)

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COLDIRETTI. UE: LUPO OK MA ORA SALVIAMO ANCHE LE PECORE https://www.ladeadellacaccia.it/coldiretti-ue-lupo-ok-ma-ora-salviamo-anche-le-pecore-74033/ Wed, 06 Sep 2023 10:22:47 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74033 Ora bisogna salvare le migliaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi lungo tutta la Penisola dove la presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti che hanno costretto alla chiusura delle attività e all’abbandono della montagna. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla notizia che la Commissione Europea ha aperto una consultazione pubblica per decidere di modificare o “rendere più flessibile”, lo status di specie protetta del lupo la cui concentrazione in alcune regioni europee “è diventata un pericolo reale per il bestiame e potenzialmente anche per l’uomo” con “l’invito le autorità locali e nazionali ad agire laddove necessario.

In Italia si è registrato un forte aumento da nord a sud della popolazione di lupi, stimata dall’Ispra nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU intorno ai 3.300 esemplari, 950 nelle regioni alpine e quasi 2.400 lungo il resto della penisola mentre il numero di pecore è diminuito di circa il 10% negli ultimi cinque anni secondo l’analisi della Coldiretti.

I numeri sembrano confermare che il lupo ormai, non è più in pericolo e – sottolinea la Coldiretti – il rischio vero oggi è piuttosto la scomparsa della presenza dell’uomo delle montagne e delle aree interne per l’abbandono di migliaia di famiglie ma anche di tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze italiane di mucche, capre e pecore.

Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le montagne e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – conclude la Coldiretti – le montagne muoiono, l’ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città. (Fonte COLDIRETTI – Foto di Tom da Pixabay)

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FEDERCACCIA TOSCANA. PIOMBO E ZONE UMIDE: GRANDE PARTECIPAZIONE PER IL CONVEGNO A PONTE BUGGIANESE https://www.ladeadellacaccia.it/federcaccia-toscana-piombo-e-zone-umide-grande-partecipazione-per-il-convegno-a-ponte-buggianese-74030/ Wed, 06 Sep 2023 10:20:47 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74030 Si è tenuto ieri sera, 5 Settembre, alla Dogana del Capannone a Ponte Buggianese in Provincia di Pistoia, il Convegno organizzato da Federcaccia Toscana – UCT sulle criticità dell’utilizzo delle munizioni di Piombo alla luce dell’applicazione del Regolamento Europeo UE 2021/57 del 25 gennaio 2021 (Piombo e Zone umide).

Grande interesse e partecipazione per una questione sentita, dati i divieti di utilizzo e trasporto del munizionamento di piombo all’interno e nel raggio di 100 mt da quelle che sono identificate come aree umide secondo la nuova normativa, che ha portato circa 250 cacciatori provenienti da tutta la Regione a partecipare all’evento.

Dopo l’introduzione del Presidente Provinciale Franco Biagini ed i saluti del Sindaco di Ponte Buggianese Nicola Tesi, sono stati numerosi e concreti i contributi dei relatori presenti.

Alfonso Lenzoni, Delegato Acma e responsabile di settore FIDC-UCT, ha inquadrato la questione a livello Regionale Toscano, evidenziando come una prima classificazione chiara e facilmente consultabile di suddette zone da parte della Regione Toscana sia necessaria per un sereno svolgimento dell’esercizio venatorio ed una corretta applicazione da parte degli organi di controllo, richiesta anche a livello Nazionale durante l’incontro di Lunedì scorso tra le Associazioni Venatorie della Cabina di Regia ed i rappresentanti del MASAF e del MASE.

A segire gli interventi di Marco Innocenti consulente Beretta, Gianluca Garolini e Marco Manfredi per la Baschieri&Pellagri, che hanno analizzato le molteplici possibilità di utilizzo di materiali alternativi al piombo nell’esercizio venatorio emerse negli ultimi anni.

Interessante la notazione che seppur con tutte le cautele del caso ed in armi in perfetto stato di efficienza, alcuni di questi caricamenti, se al di sotto di certe grammature, risultano utilizzabili nella gran parte delle armi moderne anche se non specificamente classificate per l’utilizzo degli stessi.

Dopo alcuni interventi dei presenti il Presidente Regionale Federcaccia Toscana UCT Marco Salvadori, durante le conclusioni, ha ricordato il grande lavoro di confronto da parte della Federcaccia, soprattutto a livello nazionale, volto a promuovere una soluzione normativa generale che garantisca la certezza del diritto per i cacciatori in merito all’utilizzo ed al trasporto di munizioni di piombo in prossimità delle zone umide, nonché la revisione e depenalizzazione del regime sanzionatorio attualmente previsto.

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REGOLAMENTO ZONE UMIDE. LA CABINA DI REGIA DEL MONDO VENATORIO INCONTRA IL GOVERNO https://www.ladeadellacaccia.it/regolamento-zone-umide-la-cabina-di-regia-del-mondo-venatorio-incontra-il-governo-74026/ Tue, 05 Sep 2023 18:25:30 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74026 Certezze sull’applicazione del Regolamento UE 2021/57 del 25 gennaio 2021 (Piombo e Zone umide), indicazioni chiare alle autorità di controllo per evitare interpretazioni indebitamente punitive, mappatura ufficiale delle zone umide nazionali. Queste alcune delle richieste avanzate nell’incontro di ieri con i rappresentanti del MASAF e del MASE da parte delle Associazioni Venatorie e del CNCN.

Roma, 5 settembre 2023 – La giusta tutela dell’ambiente e il doveroso rispetto delle norme comunitarie non possono e non devono diventare in Italia il pretesto per rendere più difficile o priva di certezze giuridiche la pratica dell’attività venatoria.

Questo, in buona sostanza, il principio espresso con spirito collaborativo ma con altrettanta fermezza dai rappresentanti delle associazioni venatorie riunite nella Cabina di Regia (Federcaccia, Enalcaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, Arcicaccia, Italcaccia ed il CNCN Comitato Nazionale Caccia e Natura) nell’incontro del pomeriggio di ieri, 4 settembre, nella sede e con la presenza di Autorità di Governo del Ministero dell’Ambiente in Roma, che ha visto anche la partecipazione attiva dei rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura.

Le conseguenze dell’entrata in vigore del Regolamento che vieta l’impiego di munizionamento con piombo nelle zone umide per i cacciatori sono infatti rese ancora più problematiche da una mancanza di chiarezza applicativa che le presenti associazioni chiedono da tempo di risolvere, in particolare la previsione di sanzioni di natura penale basate su una vera e propria presunzione di colpevolezza in caso di semplice possesso di una cartuccia contenente piombo nella prossimità di una zona umida, peraltro in spregio ai principi fondamentali del diritto.

Proprio la certezza del diritto per i cacciatori in merito al trasporto di munizioni in prossimità delle, a volte nemmeno facilmente individuabili, zone umide è stato il punto di partenza di una articolata e completa illustrazione delle posizioni del mondo venatorio in merito all’applicazione di quanto disposto dal Regolamento UE 2021/57 del 25 gennaio 2021.

Al Governo è stato espresso apprezzamento per la circolare di febbraio scorso ma si è chiesto di specificare in modo chiaro e puntuale in un nuovo provvedimento di recepimento avente forza di legge, emesso entro l’apertura della stagione venatoria, quali comportamenti devono mettere in atto i cacciatori e quali indicazioni ben chiare devono essere date alle autorità di controllo affinché si evitino interpretazioni della normativa che ne travalichino i contenuti e lo spirito di tutela ambientale, trasformandola in un provvedimento vessatorio nei confronti della caccia e dei cacciatori: ciò in particolare per quanto riguarda le delicate prescrizioni relative al solo trasporto delle munizioni in piombo in prossimità delle zone umide, al fine di evitare inutili contenziosi e garantire la certezza del diritto.

I rappresentanti delle AAVV hanno raccomandato la massima divulgazione e pubblicità del nuovo provvedimento, che è stato chiesto, e che ci auguriamo venga emanato prima dell’inizio della stagione, auspicandone l’invio alle polizie provinciali e a tutte le autorità deputate al controllo.

È stato chiesto inoltre che, così come fatto in altri stati UE, il Governo predisponga una mappatura e cartografia delle zone umide in Italia, a beneficio dei cacciatori e delle autorità deputate al controllo.

Nel corso dell’incontro si sono anche approfonditi i temi della peste suina africana, con un focus sulla recente ordinanza del Commissario straordinario sulla PSA pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2023 e si è tornati a sollevare la questione delle migrazioni, tempi, specie e Key concept, esponendo e chiedendo di sanare le incongruenze dei periodi di caccia con le altre nazioni a noi vicine (Francia, Spagna, Grecia, Croazia), in piena sintonia con quanto previsto dalla Commissione e dalle normative europee.

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FACE. LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA NUOVA FASE SUL LUPO? https://www.ladeadellacaccia.it/face-la-commissione-europea-avvia-una-nuova-fase-sul-lupo-74024/ Tue, 05 Sep 2023 13:08:14 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74024 Descritta da alcuni come una nuova “caccia al lupo”, la Commissione europea (CE) sta ora invitando le comunità locali, gli scienziati e tutte le parti interessate a presentare dati aggiornati sulle popolazioni di lupi e sul loro impatto, a complemento di una richiesta già rivolta agli Stati membri nell’aprile 2023.

Sulla base di questi aggiornamenti sui progressi tecnici e scientifici – fa sapere FACE – la CE prenderà in considerazione, se del caso, una proposta per modificare lo status di protezione, aggiornare il quadro giuridico e introdurre ulteriore flessibilità in linea con la Direttiva Habitat.

La piena attuazione dell’articolo 19 è una richiesta che la FACE e altri gruppi rurali avanzano da tempo – si veda la dichiarazione congiunta del marzo dello scorso anno. Un’altra richiesta chiave formulata nella recente campagna #SignForHunting della FACE è quella di compiere “valutazioni accurate delle popolazioni di grandi carnivori basate su criteri adeguati”.

Quindi, cosa farà la Commissione Europea con tutti questi nuovi dati scientifici raccolti dalle comunità locali, dagli scienziati e da altre parti?

Per FACE, la CE potrebbe seguire due strade diverse:

– Riconoscere le tendenze positive stabilite scientificamente e procedere con una procedura di modifica degli allegati.

OPPURE

– Continuare come al solito. Continuare a valutare lo stato di conservazione del lupo utilizzando unità biogeografiche inadeguate (link), che danno l’impressione di uno stato in peggioramento piuttosto che di una popolazione in continua crescita ed espansione. Finora, questo approccio ha portato a un aumento della protezione e dei conflitti a livello nazionale.

A parte lo stato di salute della popolazione europea di lupi, che sta chiaramente raggiungendo la soglia di contenimento in molte parti d’Europa, il problema principale rimane di natura pratica e legale. L’Allegato IV (protezione rigorosa) sta creando una situazione quasi impossibile: Le linee guida della CE non sono chiare, i tribunali nazionali sono molto cautelativi e la CE rimane attiva nel perseguire le violazioni della legge (ad esempio il link), e tutto ciò è frustrante per le comunità rurali.

Secondo il presidente della FACE, Torbjörn Larsson “Dal nostro punto di vista, è difficile abbinare la dichiarazione della Presidente della Commissione Von der Leyen che invita le autorità locali e nazionali ad agire dove necessario, con la stessa Commissione, che è così disposta a intraprendere o minacciare azioni legali quando tali azioni vengono intraprese a livello nazionale. Per andare avanti, è necessario riconoscere chiaramente che lo status del lupo non è problematico e l’articolo 19 della Direttiva Habitat deve essere applicato”.

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FIDC PIEMONTE. PROPOSTE DI MODIFICA ALLA NORMATIVA REGIONALE https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-piemonte-proposte-di-modifica-alla-normativa-regionale-74020/ Tue, 05 Sep 2023 07:05:03 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74020 Con una lettera inviata al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all’Assessore caccia e pesca Marco Protopapa, il Presidente regionale di Federcaccia Piemonte Guido Dellarovere ha portato all’attenzione delle Istituzioni alcune importanti tematiche che dovrebbero essere valutate e modificate al fine di agevolare l’attività venatoria e i vari completamenti dei piani d’abbattimento approvati, agevolando altresì la gestione degli ATC e CA piemontesi. Di seguito lo schema delle proposte avanzate.

1) Modifica dell’art. 23 della legge 5/2018 cosi come riportato

Art. 23 Divieti.

  1. Oltre a quanto previsto dalle vigenti leggi nazionali, è vietato:
  2. a)  negli ATC e nei CA, l’esercizio della caccia in ambito territoriale diverso da quello di ammissione;
  3. b)  l’uso di più di due cani per cacciatore e di più di quattro cani per comitiva, ad esclusione della caccia al cinghiale e dell’uso dei cani appartenenti ad una muta specializzata per i quali l’ENCI ha rilasciato apposito brevetto di idoneità, nonché ad esclusione di un cane di età inferiore a diciotto mesi, identificabile mediante tatuaggio o microchip, per cacciatore, per comitiva o per muta specializzata;
  4. c)  l’abbattimento o la cattura della femmina del fagiano di monte;
  5. d)  l’uso dei cani per la caccia agli ungulati, fatta eccezione per i cani da traccia e per la caccia al cinghiale, nonché per quanto previsto all’articolo 20, comma 3;
  6. e) la caccia sui terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve, fatta eccezione per la caccia agli ungulati, cinghiali, volpe e tetraonidi nella zona faunistica delle Alpi, per la caccia agli ungulati compresi cinghiali nella restante parte del territorio regionale e per l’attività di controllo ai sensi degli articoli 20 e 22, secondo le disposizioni emanate dalla Giunta regionale

…….

  1. f) la caccia nelle ore notturne e, comunque, oltre gli orari consentiti dal calendario venatorio, fatta eccezione per la caccia di selezione al cinghiale;

2) Modifica dell’art. 11 della legge 5/2018 cosi come riportato

Abrogazione del comma 9 dell’art.11 della 5/2018 che prevede l’incompatibilità a ricoprire all’interno dei cdg di ATC e CA la rappresentanza di organizzazioni professionali agricole, associazioni di protezione ambientale ed enti locali da parte di soggetti cacciatori.

3) Modifica modalità di svolgimenti dei Comitati di gestione di ATC e CA

Si richiede che i comitati di gestione di ATC e CA possano essere convocati e svolti in modalità on line a mezzo piattaforma internet.

4) Regolamenti approvati da singoli ATC e CA

Si richiede che regolamenti di ATC e CA portati all’approvazione regionale abbiano il massimo rispetto del calendario venatorio e che tranne in casi comprovati con studi scientifici non ledano il diritto del cacciatore a svolgere l’attività venatoria, precludendo giornate di caccia e/o archi temporali riduttivi rispetto quanto previsto dalla norma emanata dalla Regione Piemonte.

A tal proposito il Consiglio regionale FIDC in data 12 agosto 2023 al punto 2 dell’o.d.g ha deliberato quanto segue:

Punto  2  O.d.G.  Atto  d’indirizzo  relativo  al  calendario  venatorio  Regione  Piemonte, recepimento indicazioni da FIDC NAZIONALE in merito alle date di chiusura e delle specie cacciabili.

Valutato  il  calendario  venatorio  della  Regione  Piemonte,  tenendo  conto  dell’indicazione pervenuta  da  Federcaccia  Nazionale  che  invita  a  mantenere  inalterate  le  disposizioni  in esso contenute, con la presente si adotta quanto segue: Federcaccia Regione Piemonte approva di dare indicazioni alle sezioni Provinciali e a tutti i rappresentanti  in  seno  ad  ATC  e  CA  di  rispettare  le  date  di  apertura  e  chiusura  come previsto nel calendario venatorio, eventuali restrizioni dovranno essere scientificamente e tecnicamente approvate e sottoposte all’autorizzazione della Regione Piemonte. Per quanto riguarda le giornate venabili ogni realtà Provinciale potrà  valutare in sede locale eventuali restrizioni e/o modifiche al calendario venatorio, ricordando che FIDC vuole da sempre  dare  la  massima  disponibilità  ai  federcacciatori  e  non  proponendo    una  politica restrittiva sia in giornate venabili che in metodologia di scelta delle stesse.

Si chiede altresì che qualsiasi restrizione imposta da ATC e CA in merito all’addestramento cani durante il periodo consentito all’attività venatoria venga cassata.

 

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PESTE SUINA: CIA, AVVIARE SUBITO CONTENIMENTO CINGHIALI CON SUPPORTO DIFESA https://www.ladeadellacaccia.it/peste-suina-cia-avviare-subito-contenimento-cinghiali-con-supporto-difesa-74016/ Mon, 04 Sep 2023 08:59:57 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74016 Mettere subito in campo tutti gli strumenti a disposizione per far fronte alla peste suina. Bisogna procedere immediatamente con abbattimenti organizzati e sistematici sul territorio per ridurre la pressione dei cinghiali, come previsto dal Piano straordinario, e mettere in sicurezza le aziende suinicole, soprattutto nelle zone vocate più a rischio, garantendo risorse e sostegni al comparto. Queste le richieste avanzate da Cia-Agricoltori Italiani alla riunione urgente sulla situazione PSA, tenutasi al Ministero della Difesa, con i ministri Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida, i sottosegretari Patrizio La Pietra e Marcello Gemmato e il commissario straordinario per la peste suina Vincenzo Caputo.

“La situazione, ormai, è diventata critica ed occorre agire in maniera concreta per salvaguardare tutta la suinicoltura Made in Italy, da cui dipendono 11 miliardi di fatturato e 70 mila addetti nella filiera -ha detto Gabriele Carenini, responsabile nazionale Cia per la fauna selvatica-. Per questo, è molto importante la disponibilità annunciata dal ministro della Difesa a impiegare personale qualificato per il contenimento del numero degli ungulati, come avevamo richiesto da tempo”.

Altrettanto positiva, ha aggiunto Carenini, “è la prossima costituzione di una cabina di regia permanente con tutte le rappresentanze agricole e i ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, della Salute e della Difesa, per supportare l’azione in campo del commissario Caputo”. Un’azione, però, che “deve essere tempestiva e risolutiva. Altrimenti si rischia sul serio di compromettere un settore chiave della zootecnia nazionale, con danni inquantificabili”. (Fonte CIA)

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CONVEGNO FINALE PROGETTO LIFE EGYPTIAN VULTURE https://www.ladeadellacaccia.it/convegno-finale-progetto-life-egyptian-vulture-74013/ Mon, 04 Sep 2023 08:50:48 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74013 Dal 19 al 21 settembre si terrà a Matera il convegno finale del Progetto Life Egyptian Vulture, che si occupa della tutela del Capovaccaio. Verranno illustrati i risultati delle attività svolte e lo stato di conservazione della specie, sia in Italia che nei Paesi coinvolti, in particolare in Spagna, nelle isole Canarie, e nei Balcani.

L’evento comprende due giornate di sessione congressuale (19 e 20) ed una giornata di visita alle aree di progetto (21 settembre 2023).

È possibile iscriversi al convegno fino al 17/09/2023 o al raggiungimento del numero massimo di 150 partecipanti.

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COLDIRETTI. GOVERNO: ESERCITO IN CAMPO CONTRO 2,3 MLN DI CINGHIALI https://www.ladeadellacaccia.it/coldiretti-governo-esercito-in-campo-contro-23-mln-di-cinghiali-74011/ Mon, 04 Sep 2023 08:46:54 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74011 “E’ stata finalmente accolta la nostra proposta di far scendere in campo l’esercito per fermare l’invasione dei 2,3 milioni di cinghiali presenti in Italia che causano incidenti, provocano danni alle coltivazioni e diffondono malattie”. Lo rende noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha chiesto ristori adeguati per i danni provocati nel vertice con il Governo al quale hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e il ministro della Difesa Guido Crosetto e il Commissario straordinario per l’emergenza Psa, Vincenzo Caputo.

Un’azione che abbiamo chiesto da tempo che è condivisa da gran parte della popolazione con quasi sette italiani su dieci (69%) che ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati per l’indagine Coldiretti/Ixè.

“L’eccessiva presenza degli animali selvatici è una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate” Prandini nel sottolineare l’esigenza “di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale”.

I branchi – sottolinea Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.

“Ridurre numericamente la specie cinghiale significa anche rallentare la diffusione della peste suina (PSA) in quelle zone dove maggiore è la presenza di filiere agroindustriali legate agli allevamenti di maiali che garantiscono reddito, occupazione ed indotto all’Italia” conclude Prandini. (Fonte COLDIRETTI)

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FIDC LOMBARDIA. UTILIZZO DEL PIOMBO NELLE ZONE UMIDE: I CACCIATORI CHIEDONO CHIAREZZA! https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-lombardia-utilizzo-del-piombo-nelle-zone-umide-i-cacciatori-chiedono-chiarezza-74008/ Mon, 04 Sep 2023 06:00:56 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74008 Si avvicina l’apertura, ma manca chiarezza su zone umide e relativo divieto di introduzione di munizioni contenenti piombo. Le Associazioni Venatorie hanno invitato alla massima prudenza, sollevando un polverone tra cacciatori.

Molti cacciatori si sentono tranquilli, ma cosa dice il Regolamento Europeo? Cosa dice la Commissione nella richiesta di chiarimenti al Governo sull’individuazione delle zone umide? Quanto vale la circolare ministeriale? Che sanzioni si applicano?

Come noto a chi è del settore, il divieto dell’uso delle munizioni contenenti piombo è forse una delle più grandi sole rifilateci da Comunità Europea, pari alla scempiaggine dell’auto elettrica per non inquinare, ma ora dobbiamo subirla. Sicuramente è stata una delle più astute trovate del mondo anticaccia per darci una bella botta.

Al di là delle questioni su fondatezza o meno dei motivi del divieto e delle possibili alternative al piombo, ora il problema vero e urgente è che noi poveri cacciatori non sappiamo ancora con certezza dove, in Italia, rischiamo di essere sanzionati e dove no.

Già solo la chiarezza oggi sarebbe manna dal cielo.

Oggi, 4 settembre, le AAVV Nazionali avranno un incontro presso il Ministero, richiesto da mesi, e nel frattempo il 27 luglio è arrivata una richiesta Eupilot di spiegazioni all’Italia: la Commissione Europea contesta che la Circolare Ministeriale sul divieto di uso del piombo, come esplicata da un vademecum diffuso molti cacciatori, contrasta con il Regolamento Europeo che ha introdotto il divieto di uso contenente piombo in tutte le zone umide degli Stati Membri, e non solo nelle zone di maggior pregio (Ramsar, Natura 2000, Oasi di protezione).

Confidando (nel Padreterno) che l’incontro del 4 settembre sia foriero di chiarezza (ma nella migliore delle ipotesi ci vorranno giorni), le Associazioni Venatorie nazionali hanno invitato alla massima prudenza, invitando i cacciatori ad evitare di avere con sé munizioni contenenti piombo in prossimità (100 metri) da ogni bacino idrico di qualunque natura e dimensione, almeno fino a quando non ci sia una zonizzazione chiara o indicazioni e soprattutto PROVVEDIMENTI CERTI da parte delle Regioni. Inoltre hanno invitato a rivolgersi al proprio armiere in caso di dubbi sull’utilizzabilità di munizioni con pallini d’acciaio nelle canne dei fucili in loro possesso (in realtà molti fucili costruiti negli ultimi 20 anni hanno spesso canne idonee, anche se non omologate).

Eccesso di prudenza a fronte della Circolare Ministeriale che sembra limitare il divieto a un numero ridotto di zone umide?

No purtroppo, se leggiamo il Regolamento UE, la Convenzione di Ramsar e la Richiesta EUPILOT, e ricordiamo che le circolari ministeriali non hanno valore di legge (mentre il Regolamento Europeo sì, e non deve nemmeno essere recepito formalmente come invece avviene per Direttive).

Premessa fondamentale è dunque questa: 1) il Regolamento è auto-esecutivo e i Giudici Italiani sono tenuti ad applicarlo per come è scritto, come fosse una Legge dello Stato; 2) le circolari ministeriali non hanno valore di legge (e i Giudici possono discostarsene se non le condividono, anche quando sono interpretative di Leggi promulgate dal Parlamento Italiano).

E cosa dice il Regolamento?

11.Dopo il 15 febbraio 2023, all’interno di zone umide o a non oltre 100 metri da esse è vietato svolgere le seguenti attività: a) sparare munizioni contenenti una concentrazione di piombo (espressa in metallo) uguale o superiore all’1 % in peso; b) portare con sé munizioni di tale tipo quando si svolge attività di tiro in zone umide, ci si sta recando a svolgere attività di tiro in zone umide o si rientra dopo aver svolto tale attività.2

13. Ai fini dei paragrafi 11 e 12, valgono le seguenti definizioni:

a) «zone umide», superfici di paludi, pantani e torbiere o distese d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanee, in cui l’acqua è stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le distese di acqua marina la cui profondità non supera i sei metri durante la bassa marea;

b) «munizioni», pallini utilizzati in una singola carica o cartuccia di fucile da caccia, o per i quali sia previsto tale utilizzo;

c) «fucile da caccia», un’arma a canna liscia non ad aria compressa; d) «svolgere attività di tiro», sparare colpi con un fucile da caccia;

e) «portare con sé», avere indosso o appresso oppure trasportare con altri mezzi;

f) per stabilire se una persona trovata con munizioni porta con sé tali munizioni «nell’ambito dello svolgimento di attività di tiro»: i) occorre tenere conto di tutte le circostanze del caso;

ii) la persona che viene trovata con le munizioni non deve necessariamente essere la stessa persona che svolge l’attività di tiro.”

Nei considerata (in particolare al n° 24) che introducono il regolamento, leggiamo che la definizione di “zona umida” utilizzata è quella della Convenzione di Ramsar, né più né meno, perché ritenuta la più generale possibile, quella che comprende ogni possibile zona umida.

La Convenzione di Ramsar all’articolo 1 dà infatti la definizione generale di zona umida (quella scritta sopra), e all’articolo 2 indica quali zone umide, per caratteristiche particolari, dovranno essere indicate quali “zone umide d’importanza internazionale”: queste “zone umide di importanza internazionale” sono le “Zone Ramsar”. Ma la definizione dell’articolo 1 è quella che serve per individuare TUTTE LE ZONE UMIDE, anche quelle senza pregi particolari né ambientali né faunistici.

Sicché è pacifico che ci siano zone che sono zone umide a tutti gli effetti, ma che non sono designate quali “Zone Ramsar” (in Italia le Zone Ramsar sono pari a 74.000 ettari circa, ovvero 740 Km quadrati: una vera inezia)

Peraltro nei pareri preparatori dell’ECHA, si legge che limitare il divieto del piombo alle sole zone umide designate come Ramsar o Rete Natura 2000 servirebbe a poco, considerate le grandi distanze percorse dai migratori: lo scopo del regolamento è vietare il piombo in tutte le zone umide da cui possano passare o nidificare gli uccelli acquatici (che per nostra fortuna non passano e non nidificano solo nelle zone Ramsar o nelle ZPS o nelle oasi…).

Che le zone umide ai fini del divieto dell’uso del piombo non siano solo le zone classificate Ramsar o le zone umide ricadenti in Rete Natura 2000, lo dice senza mezzi termini la Commissione nella richiesta Eupilot 2023/10542 (arrivata a luglio 2023) in cui ricorda, purtroppo, che:

“… il Regolamento 2021/57 si attiene alla definizione esauriente di “zona umida” utilizzata dalla Convenzione Ramsar, che comprende tutti i tipi di zone umide, temporanee o permanenti, indipendentemente dalla loro designazione o ubicazione in un’area Ramsar (Zone Umide di Importanza Internazionale), un sito Natura 2000, una riserva naturale o un’oasi protetta. La definizione di “zone umide” nel Regolamento include in particolare le aree che sono parzialmente o totalmente asciutte in certi periodi dell’anno”.

La Commissione scrive poi che la circolare Ministeriale sarebbe in contrasto con il Regolamento Europeo sia in quanto limita le zone umide alle sole zone umide classificate Ramsar, Natura 2000 o oasi di protezione, sia perché escluderebbe le zone umide “temporanee”, quali potrebbero essere ad esempio le golene aperte dei fiumi planiziali, o le lanche fluviali legate al livello delle acque in alveo.

Premesso che non può certo considerarsi “zona umida” una pozzanghera lasciata dalla pioggia, o finanche un allagamento a seguito di gravi fenomeni temporaleschi, urgono chiarimenti univoci da parte del Governo da trasfondere in provvedimenti legislativi certi e vincolanti: non solo per i cacciatori, ma anche per la vigilanza e i Tribunali.

Può essere considerato zona umida un ruscello?

Un ruscello, magari di montagna, è un “distesa d’acqua” ai sensi della definizione di zona umida della convenzione di Ramsar?

Una risaia, realizzata per essere allagata per alcuni mesi all’anno, anno dopo anno, è zona umida? Ma se un anno ci semino il mais, il frumento o la soia è ancora zona umida?

Gli appostamenti fissi agli anatidi realizzati con allagamento artificiale limitato alla stagione venatoria, sono “zone umide”?

Un canale di irrigazione (magari utilizzato una volta la settimana e poi lasciato asciutto) o di servizio di centraline idroelettriche, magari con letto e sponde artificiali in cemento, è zona umida?

Una piscina è una zona umida? È chiaramente una distesa di acqua dolce, artificiale, stabile e stagnante!

E un laghetto artificiale per la pesca sportiva?

Vero che la Convenzione di Ramsar fa riferimento anche alle distese d’acqua artificiali, ma potremmo convenire che un lago artificiale realizzato chiudendo una depressione con paratie o dighe possa far nascere una “zona umida”, ma non che lo sia anche un canale in cemento o un bacino cementato di raccolta acque…

Forse il Governo potrebbe dare qualche indicazione chiara individuando come zone umide quelle che creano l’habitat di zona umida, magari indicando certe caratteristiche tipiche delle zone fluviali e lacustri, in modo da escludere chiaramente ad esempio i bacini imbriferi minori e certe infrastrutture che di certo non creano un habitat definibile “zona umida” come chiunque lo intenderebbe, ovvero un habitat con caratteristiche tipiche e specifiche per cui non basta un rigagnolo p un torrente per creare una “zona umida”.

E il chiarimento univoco (e legislativo) serve anche in ordine alle sanzioni applicabili a chi violi il Regolamento. L’aspetto sanzionatorio infatti è rimesso agli Stati Membri e, senza sanzione specifica, i Tribunali potrebbero provare ad applicare sanzioni relative all’uso di mezzi vietati o a fenomeni di inquinamento.

L’unica soluzione ragionevole, ad avviso del sottoscritto, a fronte del fatto che il divieto riguarda non solo l’uso, ma anche la semplice introduzione delle cartucce in zona umida se si va a caccia (sì, tenere le cartucce in tasca fa scattare la sanzione), sarebbe introdurre uno specifico divieto e una specifica sanzione amministrativa nella 157/92 per la detenzione (e l’uso) di siffatte munizioni, in modo da rispettare il regolamento e non far incappare per forza i cacciatori in conseguenze penali. Si tratterebbe di una modifica semplicissima degli articoli 21 e 31 della legge 157/92, che data l’urgenza, anche rispetto alla procedura Eupilot, in corso, potrebbe essere adottata anche prima dell’apertura con un Decreto Legge immediatamente esecutivo.

Oggi invece, nell’incertezza, potrebbe essere applicato, seppur con una stortura giuridica (della norma, e anche del sistema penale italiano se riferito alla mera detenzione, l’art. 30 lett. h) della 157/92 sull’uso di mezzi vietati (il divieto di uso delle relative munizioni non è contemplato nella 157/92, alle cui violazioni si applicano le sanzioni in essa previste, e non ad altre; e un conto è l’uso, altra la mera detenzione – anche da parte di accompagnatori disarmati! – che verrebbe parificata all’uso), ma qualcuno potrebbe anche pensare di provare a contestare violazioni ben più gravi in relazione al possibile danno ambientale.

In siffatto contesto l’invito alla massima prudenza lanciato dalla Cabina di Regia (ma, mi raccomando, non andate con i piedi di piombo nelle zone umide) è quanto di più ragionevole, opportuno e corretto per mettere i cacciatori al riparo da procedimenti penali, sperando che il Governo e le Regioni (per quanto di loro competenza) riescano invece a limitare il più possibile le ricadute del Regolamento Europeo, ovviamente rispettandolo. Magari addirittura convincendo la Commissione che in Italia limitare il divieto a zone Ramsar, Natura 2000 e Oasi di protezione quali zone umide di maggior pregio ambientale e faunistico sia sufficiente a far ritenere rispettato e applicato il Regolamento Europeo).

Il Regolamento però oggi si applica già così come è scritto, e non si attende la fine della procedura comunitaria. E, ripeto, la Circolare non è vincolante nelle aule dei Tribunali.

In ogni caso, per chi si sentisse sufficientemente garantito e ritenesse quello delle Associazioni Venatorie della Cabina di Regia un inutile allarmismo, ci sarà sempre la possibilità di affrontare un processo, magari vittoriosamente, ma a caro prezzo. (Avv. Lorenzo Bertacchi – Presidente Federcaccia Lombardia)

In allegato i documenti riguardanti la materia venatoria legata alla caccia nelle zone umide

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PESTE SUINA AFRICANA: UN CONVEGNO A BERGAMO NEL CORSO DELLA FIERA DI SANT’ALESSANDRO https://www.ladeadellacaccia.it/peste-suina-africana-un-convegno-a-bergamo-nel-corso-della-fiera-di-santalessandro-74002/ Fri, 01 Sep 2023 07:37:17 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=74002 Un importante convegno a cui vale la pena partecipare per essere messi a conoscenza del grosso problema della peste suina africana che sta interessando anche Regione Lombardia. “Peste Suina Africana: Problema Sanitario ed Economico. Strategie di Contenimento e di Eradicazione” è il titolo del convegno, in programma alla Fiera di Bergamo sabato 2 settembre alle 14, a cura di Coldiretti Bergamo in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e con il patrocinio di ATS Bergamo.

Il seminario vede la partecipazione di Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia; Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, Antonio Sorice, direttore Dipartimento Veterinario Ats Bergamo e presidente Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva; Gabriele Borella presidente di Coldiretti Bergamo; Marco Farioli, dirigente UO Veterinaria – DG Welfare – Regione Lombardia; Vincenzo Caputo, commissario Straordinario PSA – direttore generale IZS Umbria e Marche; Francesco Feliziani, responsabile del laboratorio Nazionale di riferimento per le Pesti Suine – IZS Umbria e Marche; Mario Chiari, Ats Brescia – Referente PSA UO Veterinaria Regione Lombardia.

Proprio nella giornata di oggi, giovedì 31 agosto, l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha incontrato a Roma il Ministro Francesco Lollobrigida, per discutere sull’emergenza PSA-Peste Suina Africana. Sullo stesso tema si è inoltre tenuta una seduta della Commissione Politiche Agricole che ha coinvolto tutte le Regioni per discutere del ‘Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali’ e delle Azioni strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da PSA’, presentati dal Commissario straordinario Vincenzo Caputo.

“Ho rappresentato al Ministro – dichiara l’assessore Beduschi – tutta la preoccupazione della Lombardia, che pesa per oltre il 50% sul patrimonio suinicolo nazionale e che oggi è prima linea nella lotta alla PSA, con la presenza di alcuni focolai in allevamenti della provincia di Pavia. Serve creare una filiera della biosicurezza che coinvolga tutti, dal più piccolo allevatore alle grandi industrie di trasformazione, fino agli enti di governo”.

L’assessore Beduschi ha ribadito la necessità di seguire due strade principali. “Vanno aumentate – afferma l’assessore lombardo – le catture di cinghiali che diffondono il virus e per questo ho chiesto al Ministro di aiutarci a potenziare queste attività, utilizzando l’esercito e la protezione civile, ma anche valorizzando il ruolo dei cacciatori, prevedendo anche inediti sistemi di incentivazione. Altrettando importanti  sono le attività di biosicurezza per creare barriere attorno ai nostri allevamenti per le quali servono risorse straordinarie. Il Ministro mi ha assicurato tutta la vicinanza del Governo anche attraverso stanziamenti di nuove risorse, uomini e mezzi, nella consapevolezza che mettere in sicurezza gli allevamenti lombardi significa salvare un settore cardine per l’economia agricola nazionale che rischierebbe di perdere 60 milioni di euro al mese”. (Fonte FEDERCACCIA BERGAMO)

Locandina

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IL TEAM BERETTA SALUTA LA STAGIONE DEL TIRO CON UNA SERIE DI SUCCESSI https://www.ladeadellacaccia.it/il-team-beretta-saluta-la-stagione-del-tiro-con-una-serie-di-successi-73982/ Thu, 31 Aug 2023 20:06:30 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73982 Tra conferme e sorprese, gli atleti e l’azienda gardonese guardano a Parigi 2024.

Finito il Mondiale ISSF di Baku, il Team Beretta tira le somme di questa stagione di tiro, che come sempre ha emozionato gli appassionati tra colpi di scena e storie che si ripetono. L’obiettivo: Parigi 2024, per cui gli atleti “a tre frecce” hanno già staccato numerose quote.

L’Europeo in Polonia ha regalato grandi emozioni, con i 2 ori e le 2 carte olimpiche per l’Italia conquistati da Jessica Rossi e Mauro De Filippis nella Fossa Olimpica con il nuovo fucile SL2 (CDT2017 per Rossi, il prototipo di SL2 camuffato esteticamente), il titolo di Trap Mixed Team vinto dalla coppia Jessica Rossi-Giovanni Pellielo, l’oro del Team Trap Donne del’Italia (Jessica Rossi con CDT2017, Silvana Stanco con DT11 Black e Giulia Grassia con 694) e l’oro del Team Trap Uomini della Croazia (Giovanni Cernogoraz con DT11, Anton Glasnovic con DT11 Black e Francesco Ravalico con DT11).

Le Prove di Coppa del Mondo non sono state da meno: quella di luglio a Lonato ha toccato l’apice del successo per gli atleti Beretta: 14 medaglie su 18. Podio pieno sia nel Trap femminile (Laetisha Scanlan – AUS – DT11; Fatima Gálvez – ESP – DT11 Black;  Rumeysa Pelin Kaya – TUR – DT10), che nello Skeet maschile (Jesper Hansen – DEN – DT11; Tammaro Cassandro – ITA – DT11 Black; Eetu Kallioinen – FIN – DT11).
A Lonato, il britannico Nathan Hales imbracciando il suo DT11 ha conquistato il primo posto nella finale del Trap maschile a un colpo con un 49/50, infrangendo il record del mondo stabilito sullo stesso campo da Alberto Fernandez; seconda piazza per il cinese Qi Ying con DT11 Black 48/50. Bene anche le donne nello Skeet, con la statunitense Samantha Simonton, seconda con DT11, e la cinese Yuting Jiang (DT11).

Arriviamo al mondiale di Baku, il modo migliore per concludere questa stagione: vittoria sorprendente nello Skeet maschile del greco Efthimios Mitas (DT11) con un’eccezionale prestazione e la carta olimpica conquistata per la Grecia, seguito dal giovanissimo 25enne finlandese Eetu Kallioinen (DT11), anche lui con quota conquistata per la Finlandia. Quota raggiunta anche per la Danimarca dall’argento di Tokyo Jesper Hansen (DT11), arrivato quinto dopo il quarto posto dello statunitense Vincent Hancock (DT11 Black); l’atleta a stelle e strisce aveva già conquistato l’accesso a Parigi in precedenza.

Altro posto olimpico per la Grecia nello skeet femminile con il bronzo di Emmanouela Katzouraki (DT11), e altre due quote per le atlete Beretta dello Skeet: una per il Cile con Francisca Crovetto Chadid e una per la Turchia con Sena Can.
Jessica Rossi, portabandiera italiana di Tokyo, con già una quota olimpica in tasca, conquista l’argento iridato dopo una feroce lotta per il primo posto.
I veterani sbancano invece la finale del Trap maschile, con il croato Giovanni Cernogoraz (DT11) vincitore assoluto e seconda quota raggiunta per il Trap raggiunta per l’Italia da uno strabiliante Giovanni Pellielo, che ha concluso la sua gara in finale con un sesto posto. Per Pellielo sarebbe l’ottava Olimpiade, dopo i 3 argenti (Atene 2004, Pechino 2008, Rio 2016) e il bronzo (Sydney 2000) già vinti e alle partecipazioni di Barcellona (1992), Atlanta (1996) e Londra (2012). Un traguardo straordinario riservato a pochi eletti, la prima volta per un tiravolista italiani che andrebbe ad eguagliare il record del tiravolista con più partecipazioni Olimpiche, il peruviano Francisco Boza.

Il Direttore Generale e Amministratore Delegato di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, Carlo Ferlito, ha espresso il suo entusiasmo per la conclusione di questo anno di competizioni: “Una stagione di grandi novità, sia nel campo sportivo che nel campo istituzionale: il primo anno a pieno regime dopo il Covid e il primo con Luciano Rossi come Presidente di ISSF. Le competizioni sono sempre il vertice e l’indicatore del movimento del tiro che in tutto il mondo si è dimostrato in grande salute e fermento: questo, come azienda, non può che farci piacere visti i nostri costanti investimenti per far crescere questo settore. È bello vedere che gli sforzi siano ripagati. Siamo molto soddisfatti dei risultati dei nostri atleti e del numero di carte olimpiche che hanno assicurato ai loro Paesi. Esprimo gratitudine per il grande lavoro dei tecnici, per l’impegno in pedana di ragazze e ragazzi e per il sistema Beretta che ha permesso di sviluppare prodotti al top delle performance sia in ambito arma che in quelli di abbigliamento, accessori e servizi. Ci sono state molte conferme, ma un pensiero particolare va a Giovanni Pellielo, che ai mondiali di Baku è riuscito a centrare l’ennesima qualificazione olimpica per l’Italia: complimenti al team FITAV e al coach Marco Conti per il risultato ottenuto. Una grande soddisfazione viene anche da quelle qualificazioni olimpiche italiane che sono state conquistate con la nuova piattaforma SL2: un’arma che già al suo esordio si sta dimostrando vincente coronando anni di ricerca e sviluppo all’interno dell’azienda. Non siamo ancora a Parigi, c’è ancora del lavoro da fare: continuiamo a mantenere alti l’attenzione e il supporto ai nostri atleti con nuovi prodotti e quei dettagli, i margini vincenti, che fanno la differenza per rompere un piattello in più. Parallelamente alle discipline olimpiche, continuiamo il nostro costante supporto negli altri sport del tiro, sia amatoriali che professionali, come lo Sporting e il Tiro Dinamico, per accompagnare i successi dei nostri atleti anche in quelle discipline”.

Galleria fotografica

Jessica Rossi Mauro De Filippis Francisca Crovetto Cadid Giovanni Cernogoraz Efthimios Mitas Vincent Hancock Nathan Hales Giovanni Pellielo Nathan Hales Emmanouela Katzouraki Giovanni Cernogoraz Francisca Crovetto Cadid Vincent Hancock Jessica Rossi Trap femminile a Lonato 2023 Skeet Maschile a Lonato 2023

Le vittorie

Name Last Name Gender Medal Events Federation Discipline Olympic Brand Model Country
Joao Azevedo M Bronze WC Rabat 23 ISSF Olympic Trap Y Beretta DT11 ACS POR
Nikolaos Mavrommatis M Gold WC Rabat 23 ISSf Olympic Skeet Y Beretta DT11 Black Edition GRE
Valerio Palmucci M Bronze Wc Rabat 23 ISSF Olympic Skeet y Beretta DT11 ITA
Kimberly Rhode F Gold Wc Rabat 23 ISSF Olympic Skeet y Beretta DT11 USA
Emmanouela Katzouraki F Silver Wc Rabat 23 ISSF Olympic Skeet y Beretta DT11 GRE
Conner Prince M Gold WC Rabat 23 ISSF Skeet Mixed team Y Beretta DT11 Black Edition USA
Ioannis Gkogkolakis M Bronze Wc Rabat 23 ISSF Olympic Skeet y Beretta DT11 GRE
Emmanouela Katzouraki F Bronze Wc Rabat 23 ISSF Olympic Skeet y Beretta DT11 GRE
Gabriele Rossetti M Gold WC Doha 23 ISSF Olympic Skeet Y Beretta DT11 Black Edition ITA
Vincent Hancock M Silver WC Doha 23 ISSF Olympic Skeet Y Beretta DT11 Black Edition USA
Luigi Lodde M Bronze WC Doha 23 ISSF Olympic Skeet Y Beretta DT11 ITA
Kimberly Rhode F Gold WC Doha 23 ISSF Olympic Skeet Y Beretta DT11 USA
Samatha Simonton F Silver WC Doha 23 ISSF Olympic Skeet Y Beretta DT10 USA
Simona Scocchetti F Bronze WC Doha 23 ISSF Olympic Skeet Y Beretta DT11 USA
Vincent Hancock M Gold WC Doha 23 ISSF Skeet Mixed team Y Beretta DT11 Black Edition USA
Kimberly Rhode F Gold WC Doha 23 ISSF Skeet Mixed team Y Beretta DT11 USA
Eric Delaunay M Silver WC Doha 23 ISSF Skeet Mixed team Y Beretta DT11 Black Edition FRA
Lucie Anastassiou F Silver WC Doha 23 ISSF Skeet Mixed team Y Beretta 692 FRA
Luigi Lodde M Bronze WC Doha 23 ISSF Skeet Mixed team Y Beretta DT11 ITA
Diana Bacosi F Bronze WC Doha 23 ISSF Skeet Mixed team Y Beretta DT11 ITA
Anton Glasnovic M Gold WC Larnaca 23 ISSF Olympic Trap Y Beretta DT11 CRO
Andreas Makri M Silver WC Larnaca 23 ISSF Olympic Trap Y Beretta DT11 CYP
Lucy Charlotte Hall F Gold WC Larnaca 23 ISSF Olympic Trap Y Beretta DT11 GBR
ERIK PITTINI M GOLD WC Larnaca 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 ITA
EETU KALLIOINEN M SILVER WC Larnaca 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 FIN
JINMEI GAO F SILVER WC Larnaca 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 CHN
FRANCISCA CROVETTO CHADID F BRONZE WC Larnaca 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 CHI
Hector Andres FLORES BARAHONA M BRONZE WC Larnaca 23 ISSF Skeet Mixed team Y BERETTA DT11 Black Edition CHI
FRANCISCA CROVETTO CHADID F BRONZE WC Larnaca 23 ISSF Skeet Mixed team Y BERETTA DT11 CHI
JIRI LIPTAK M GOLD WC CAIRO 23 ISSF Olympic Trap Y BERetta DT11 CZE
MASSIMO FABBRIZI M SILVER WC CAIRO 23 ISSF Olympic Trap Y BERetta DT11 ITA
GABRIELE ROSSetti M GOLD WC CAIRO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 Black Edition ITA
ELIA SDRUCCIOLI M SILVER WC CAIRO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 BLACK Edition ITA
JESPER HANSEN M BRONZE WC CAIRO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 DEN
Yiting JIANG F GOLD WC CAIRO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 CHN
SIMONA SCOCCHETTI F SILVER WC CAIRO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 ITA
Mairaj Ahmad KHAN M GOLD WC CAIRO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 IND
Ganemat SEKHON F GOLD WC CAIRO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 IND
Luis Raul GALLARDO OLIVEROS M SILVER WC CAIRO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 BLACK Edition MEX
SIMONA SCOCCHETTI M BRONZE WC CAIRO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 ITA
GABRIELE ROSSetti M BRONZE WC CAIRO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 BLAck Edition ITA
MASSIMO FABBRIZI M GOLD WC Almaty 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTA DT11 ITA
FATIMA GALVEZ F SILVER WC Almaty 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTa DT11 Black Edition ESP
CATHERINE SKINNER F BRONZE WC Almaty 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTa DT11 AUS
MITAS EFTHIMIOS M GOLD WC Almaty 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 BLAck Edition GRE
GIANCARLO TAZZA M BRONZE WC Almaty 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 ITA
ASSEM ORYNBAY F GOLD WC Almaty 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 KAZ
Ganemat SEKHON F SILVER WC Almaty 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 IND
Darshna RATHORE F BRONZE WC Almaty 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 IND
TAMMARO CASSANDRO M GOLD WC Almaty 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 ITA
CHIARA CAINERO F GOLD WC Almaty 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 ITA
ASSEM ORYNBAY F SILVER WC Almaty 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 KAZ
Gabriele Rossetti M BRONZE WC Almaty 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 Black Edition ITA
DIANA BACOSI F BRONZE WC Almaty 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 ITA
NATHAN HALES M GOLD WC LONATO 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTA DT11 GBR
YING QI M SILVER WC LONATO 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTA DT11 Black Edition CHN
LAETISHA SCANLAN F GOLD WC LONATO 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTA DT11 AUS
FATIMA GALVEZ F SILVER WC LONATO 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTA DT11 Black Edition ESP
Rumeysa Pelin KAYA F BRONZE WC LONATO 23 ISSF Olympic Trap Y BERETTA DT10 TUR
JESPER HANSEN M GOLD WC LONATO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 DEN
TAMMARO CASSANDRO M SILVER WC LONATO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 Black Edition ITA
EETU KALLIOINEN M BRONZE WC LONATO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 FIN
SAMANTHA SIMOnton F SILVER WC LONATO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 USA
Yiting JIANG F BRONZE WC LONATO 23 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 CHN
Austen Jewell SMITH F GOLD WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 USA
Vincent HANCOCK M GOLD WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 Black Edition USA
FRANCISCA CROVETTO CHADID F SILVER WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 CHI
HECTor Andres FLORES BARAHONA M SILVER WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 BLACK Edition CHI
ASSEM ORYNBAY F BRONZE WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 KAZ
GIOVANNI CERNOGORAZ M GOLD WCH BAKU 2023 ISSF Olympic Trap Y BERETTA DT11 CRO
JESSICA ROSSI F SILVER WCH BAKU 2023 ISSF Olympic Trap Y BERETTA CDT2017 ITA
MITAS EFTHIMIOS M GOLD WCH BAKU 2023 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 Black Edition GRE
EETU KALLIOINEN M SILVER WCH BAKU 2023 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 FIN
EMMANOUELA KATzouraki F BRONZE WCH BAKU 2023 ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 GRE
VINCENT HANCock M GOLD WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 BLAck Edition USA
AUSTen Jewell SMITH F GOLD WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 USA
Amber Jo RUTTER F BRONZE WC LONATO 23 ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 BLAck Edition GBR
EETU KALLIOINEN M BRONZE EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 FIN
MARTINA BARTOLOMEI F GOLD EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 ITA
EMMANOUELA KATzouraki F SILVER EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF Olympic Skeet Y BERETTA DT11 GRE
SIMONA SCOCCHETTI F GOLD EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 ITA
GABRIELE ROSSETTI M GOLD EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 ITA
AMBER Jo RUTTER F BRONZE EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF SKEET Mixed team Y BERETTA DT11 Black Edition GBR
MAURO DE FILIPPIS M GOLD EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF Olympic Trap Y BERETTA SL2 ITA
JESSICA ROSSI F GOLD EUROPEAN GAMES KRAKOW ISSF Olympic Trap Y BERETTA CDT2017 ITA

 

 

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LA CABINA DI REGIA SCRIVE AL GOVERNO SUGLI ULTIMI EPISODI DI VANDALISMO https://www.ladeadellacaccia.it/la-cabina-di-regia-scrive-al-governo-sugli-ultimi-episodi-di-vandalismo-73979/ Thu, 31 Aug 2023 19:43:57 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73979 La Cabina di regia unitaria del mondo venatorio (Federcaccia, Enalcaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, Arcicaccia, Italcaccia, CNCN) ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin in merito agli ultimi episodi di vandalismo a danno delle strutture di caccia dei giorni scorsi.

Di seguito il testo della lettera:

Ci permettiamo di segnalarVi che nei giorni scorsi nel bresciano (in particolare nei comuni di Capriolo e Monte Orfano) si sono verificati nuovi episodi di vandalismo e vero e proprio ecoterrorismo a danno di strutture e capanni di caccia che sono state distrutte ed incendiate, con grave rischio di propagazione del fuoco ai boschi circostanti e serio pericolo per l’incolumità delle persone.

Come ben sapete, tali fatti si ripetono ormai da anni ad opera di pseudo sigle animaliste che, oltre a scrivere insulti di ogni tipo sui muri delle strutture devastate, lasciano anche la loro firma.

Non solo. Questi soggetti compiono spesso anche azioni di provocazione e disturbo verso i cacciatori nel legittimo esercizio della loro attività venatoria sul campo, nella speranza che qualcuno di loro perda il controllo e quindi passi dalla ragione al torto, pagandone le conseguenze.

Queste azioni terroristiche attuate da sparuti gruppi di pseudo – animalisti e le loro minacce alle Istituzioni e ai cacciatori non possono più essere tollerate.

Riteniamo che sia giunta l’ora di mettere un freno a questo irrispettoso animalismo da strapazzo, chiamando gli autori di tali atti di vandalismo a rispondere delle proprie azioni, in modo che i responsabili vengano identificati e severamente puniti.

Siamo convinti che servono leggi severe che inseriscano questi reati all’interno di atti di ecoterrorismo, come già avviene in altri Paesi europei.

Ci auguriamo, inoltre, che smettano definitivamente anche gli episodi di aperta denigrazione e di colpevole disinformazione nei confronti del mondo venatorio che, con crescente frequenza, si sono riscontrati all’interno di diverse trasmissioni del Servizio Pubblico e che non appaiono più tollerabili da parte della intera categoria dei cacciatori.

Naturalmente, per la soluzione a tutte le problematiche che abbiamo sopra citato, le scriventi Associazioni riunite nella Cabina di Regia (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Associazione

Nazionale Libera Caccia, Arcicaccia, Italcaccia e il Comitato Nazionale Caccia e Natura – CNCN) sono pronte e disponibili ad offrire la massima collaborazione alle Istituzioni e alle autorità preposte, anche in occasione di incontri mirati che auspichiamo possano essere quanto prima organizzati.

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PESTE SUINA AFRICANA. LOMBARDIA INCONTRA MINISTRI LOLLOBRIGIDA E CROSETTO: SERVONO PIÙ RISORSE PER CATTURE CINGHIALI E MESSA IN SICUREZZA ALLEVAMENTI https://www.ladeadellacaccia.it/peste-suina-africana-lombardia-incontra-ministri-lollobrigida-e-crosetto-servono-piu-risorse-per-catture-cinghiali-e-messa-in-sicurezza-allevamenti-73976/ Thu, 31 Aug 2023 19:41:08 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73976 L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha incontrato oggi a Roma il Ministro Francesco Lollobrigida, per discutere sull’emergenza PSA-Peste Suina Africana. Sullo stesso tema si è inoltre tenuta una seduta della Commissione Politiche Agricole che ha coinvolto tutte le Regioni per discutere del ‘Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali’ e delle ‘Azioni strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da PSA’, presentati dal Commissario straordinario Vincenzo Caputo.

“Ho rappresentato al Ministro – dichiara l’assessore Beduschi – tutta la preoccupazione della Lombardia, che pesa per oltre il 50% sul patrimonio suinicolo nazionale e che oggi è prima linea nella lotta alla PSA, con la presenza di alcuni focolai in allevamenti della provincia di Pavia. Serve creare una filiera della biosicurezza che coinvolga tutti, dal più piccolo allevatore alle grandi industrie di trasformazione, fino agli enti di governo”.

Nel pomeriggio si è tenuto inoltre un incontro con tutti i maggiori rappresentanti della filiera e delle associazioni agricole, alla quale ha preso, tra gli altri, parte anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto

L’assessore Beduschi ha ribadito la necessità di seguire due strade principali. “Vanno aumentate – afferma l’assessore lombardo – le catture di cinghiali che diffondono il virus e per questo ho chiesto al Ministro di aiutarci a potenziare queste attività, utilizzando l’esercito e la protezione civile, ma anche valorizzando il ruolo dei cacciatori, prevedendo anche inediti sistemi di incentivazione”. “Altrettando importanti – prosegue Beduschi – sono le attività di biosicurezza per creare barriere attorno ai nostri allevamenti per le quali servono risorse straordinarie”.

“I Ministri – conclude l’assessore Beduschi – mi ha assicurato tutta la vicinanza del Governo anche attraverso stanziamenti di nuove risorse, uomini e mezzi, nella consapevolezza che mettere in sicurezza gli allevamenti lombardi significa salvare un settore cardine per l’economia agricola nazionale che rischierebbe di perdere 60 milioni di euro al mese”. (Fonte LNews)

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“UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA”. LA CACCIA AL FIANCO DI CHI HA BSOGNO https://www.ladeadellacaccia.it/una-seguita-per-la-romagna-la-caccia-al-fianco-di-chi-ha-bsogno-73965/ Thu, 31 Aug 2023 09:47:42 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73965 Si è conclusa domenica 27 Agosto la manifestazione amatoriale di beneficenza “Una seguita per la Romagna”. Organizzata da un gruppo di amici aderenti alla FIDASC e alla Sezione Provinciale di Forlì-Cesena della Federcaccia, la competizione si è svolta nel Campo addestramento cani “I Pianetti” di Santa Sofia, con il patrocinio dei comuni di Cesena, Santa Sofia, Galeata e Sarsina.

Due le categorie in gara, i Singoli e le Coppie, per un totale di 42 sciolte in sei giornate di prove con temperature a tratti torride che hanno impegnato concorrenti e giudici in turni non sempre facili.

I concorrenti sono arrivati da diverse regioni: Marche, Umbria Lazio, Toscana, Liguria, i “cugini” dell’Emilia… Tutti uniti con un unico ed encomiabile obbiettivo, quello di raccogliere fondi per una nobile causa: acquistare gli arredamenti interni ed esterni di due scuole per l’infanzia di Cesena andati completamente distrutti con l’alluvione dello scorso maggio.

Gli organizzatori dell’evento Paolo Margheritini (in arte Brucio), Renato Ricci, Nicola Fantini, Gabriele Valentini, Giovanni Mudadu, Daniele Possenti, assieme ai gestori del campo addestramento cani Francesco Conficconi e Maurizio Fabbri, tutti gli assistenti e collaboratori, hanno organizzato una manifestazione caratterizzata da un livello di agonismo decisamente alto, ma senza perdere d’occhio la sportività e lo scopo finale della gara, la solidarietà!

Domenica 27 Agosto, dopo un pranzo aperto a tutti – concorrenti, famiglie, amici, simpatizzanti – si sono tirate le somme della manifestazione.

Per quanto riguarda la prova queste le qualifiche:

Categoria Singoli

  1. Juri Amadori con Icnos
  2. Ivan Canori con Queen
  3. Luca Batani con Ombra

Categoria Coppie

  1. Maurizio Stefanelli con Lillo e Civetta
  2. Piergiuseppe Migliorini con Baffo e Athos
  3. Carlo Bianchini con Rock e Quirina

La raccolta fondi è andata oltre le aspettative degli organizzatori e grazie anche agli sponsor Mister Mix, Caccia-pesca Scarpellini, Super Asfalti, Green Garden, GM Color, Impresa Edile Gregori Luca, Tontini Mirko, Baldacci Luca, Armeria Antonioni Sport, Nicola Fantini e al contributo della FIDASC Regionale e della Federcaccia Provinciale di Forlì-Cesena, si è arrivati alla cifra di 2.500,00€ che saranno utilizzati per l’acquisto delle strutture di cui le scuole necessitano.

Con l’ausilio del Coordinamento nazionale Federcacciatrici si provvederà direttamente all’acquisto e alla consegna in sito delle strutture necessarie per i bambini. I cacciatori, guidati dalla loro etica, dalla loro empatia e dallo spirito di solidarietà che sempre li contraddistingue, sono stati ancora una volta protagonisti di un gesto di grande generosità, che arriverà a una destinazione certa senza tanti intermediari.

UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - foto di gruppo UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - il premio UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - i premi UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - un premiato UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - i premiati UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - foto di gruppo di spalle UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - in cucina UNA SEGUITA PER LA ROMAGNA - a pranzo ]]>
DIVIETO MUNIZIONI CONTENENTI PIOMBO NELLE ZONE UMIDE: COME COMPORTARSI https://www.ladeadellacaccia.it/divieto-munizioni-contenenti-piombo-nelle-zone-umide-come-comportarsi-73961/ Thu, 31 Aug 2023 09:36:19 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73961 Con l’entrata in vigore del Regolamento che vieta l’impiego di munizionamento con piombo nelle zone umide ci troviamo di fronte a uno scenario normativo mutato rispetto alla scorsa stagione venatoria, che se non ben interpretato e normato, potrebbe creare non poche problematiche anche all’attività venatoria ed ai cacciatori nel nostro Paese. Alcune indicazioni da parte della Cabina di Regia del Mondo venatorio.

Con l’inizio della stagione di caccia 2023‐24 ormai imminente si pone il problema dell’utilizzo delle munizioni caricate con pallini di piombo, materiale vietato nelle zone umide e a distanza di 100 metri da queste, in base al Regolamento UE 2021/57 del 25 gennaio 2021, in vigore anche nel nostro Paese dallo scorso mese di febbraio.

Le associazioni venatorie riunite nella Cabina di Regia (Federcaccia, Enalcaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, Arcicaccia, Italcaccia ed il CNCN Comitato Nazionale Caccia e Natura) ritengono i contenuti di quella normativa comunitaria, così come sono stati formulati, non condivisibili, nonostante molto sia stato ottenuto nella fase che ha preceduto la sua emanazione, per migliorarne le prescrizioni. Fra gli aspetti maggiormente criticabili si segnala in particolare la previsione di sanzioni di natura penale basate su una vera e propria presunzione di colpevolezza in caso di semplice possesso di una cartuccia contenente piombo, in spregio ai principi fondamentali del diritto.

Come ben noto, il fulcro della normativa sta nella definizione di “aree umide”, che il Regolamento stesso non ha chiarito, utilizzando la definizione generale della Convenzione di Ramsar, che include anche le aree allagate “temporaneamente”.

In tale contesto anche la circolare ministeriale n. 72 del 9/02/2023, di cui si apprezzano spirito e finalità, non è stata purtroppo risolutiva e riteniamo lasci ancora troppe incertezze e possibilità interpretative, non cancellando il rischio di esporre il cacciatore alle già ricordate sanzioni penali. La distinzione, infatti, risiede nelle aree “effimere” o “non utilizzabili come habitat dagli uccelli acquatici”, definizioni per nulla chiare in termini di durata della “temporaneità” o dell’importanza per gli uccelli acquatici.

Sia con il precedente esecutivo che con l’attuale, le scriventi Associazioni hanno ripetutamente richiesto e insistito per ottenere migliori e definitive indicazioni sia per i cacciatori che per i competenti organi di vigilanza. Un incontro è stato fissato presso il ministero dell’Ambiente solo per il prossimo 4 settembre, quindi successivo alla data prevista per la preapertura in molte Regioni. Per questa ragione, pur auspicando che al termine del confronto siano recepite le indicazioni del mondo venatorio per modificare in modo chiaro la circolare, soprattutto nell’ottica di scongiurare definitivamente rischi di interpretazioni sia da parte dei cacciatori che degli organi di vigilanza, non possiamo esimerci dal suggerire ai cacciatori un approccio prudente, che eviti in qualsiasi modo la possibilità di contenziosi.

Quindi, a meno che non vengano emanati da parte delle Istituzioni competenti appositi provvedimenti in merito alla corretta, chiara e non variamente interpretabile identificazione di zona umida, invitiamo i cacciatori in via prudenziale ad evitare l’uso e la presenza sulla propria persona di munizionamento tradizionale in piombo in presenza di acqua di origine sorgiva, palustre o di irrigazione.

Quindi suggeriamo:

  • Considerato che in preapertura la caccia è consentita da appostamento, oppure alla sola quaglia per alcune giornate in forma vagante, di stabilire l’appostamento a distanza superiore a metri 100 da qualsiasi area del terreno contenente acqua, inclusi i canali d’irrigazione, a esclusione di pozzanghere createsi per piogge recenti, oppure vasche di raccolta o condotte idriche in cemento, che non offrono habitat idoneo all’avifauna acquatica.
  • Nel caso della caccia vagante alla quaglia si consiglia di mantenere una distanza di metri 100 da superfici di acqua stagnante o corrente mentre, se le caratteristiche dei luoghi determinano l’impossibilità di mantenere queste distanze, si consiglia di utilizzare esclusivamente munizioni diverse dal piombo e di non detenere cartucce con piombo con sé. Ricordiamo che per questa forma di caccia i tiri sono ravvicinati e sono disponibili cartucce con pallini in ferro che non richiedono canne gigliate (ovvero il punzone con cui si indicano le canne adatte all’impiego di munizionamento in acciaio), possono essere sparate in fucili normali purché in buone condizioni di funzionamento e manutenzione.
  • Allo stesso modo, se l’appostamento sarà collocato a meno di 100 metri da superfici umide, inclusi i canali d’irrigazione con acqua presente, si consiglia di non utilizzare e non detenere cartucce con piombo, al fine di evitare possibili contenziosi. Anche per questa situazione vi è la possibilità di utilizzare cartucce con pallini in ferro che non richiedono canne gigliate, oppure materiali diversi.

Attenzione: in caso di dubbi o incertezze sulle munizioni da impiegare o sulla adeguatezza del vostro fucile, parlatene prima con il vostro armiere di fiducia.

La Cabina di Regia continuerà senza risparmio a investire tempo ed energie affinché l’applicazione del Regolamento avvenga senza penalizzazioni e senza incertezze che ledano la serenità dell’esercizio venatorio svolto con passione da tutti i cacciatori italiani.

Allegato: Scheda – informativa piombo preapertura

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FIDC TOSCANA. PREAPERTURA 2023: PUBBLICATE LE DELIBERE! https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-toscana-preapertura-2023-pubblicate-le-delibere-73957/ Thu, 31 Aug 2023 07:44:21 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73957 Sono state pubblicate le delibere n. 994 e 995 del 28/08/2023, inerenti la Preapertura della Stagione Venatoria 2023-24.

Al fine di semplificarne la fruizione da parte di tutti i cacciatori Toscani, pubblichiamo sul nostro sito in formato PDF Scaricabile e stampabile, oltre ai testi integrali delle stesse, un semplice Vademecum contenente le principali informazioni utili per tutti coloro che questo fine settimana andranno a Caccia.

Volantino
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LAZIO. PUBBLICATO SUL BUR IL DECRETO “PREAPERTURA” https://www.ladeadellacaccia.it/lazio-pubblicato-sul-bur-il-decreto-preapertura-73954/ Thu, 31 Aug 2023 07:35:42 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73954 Federcaccia Lazio segnala che è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio – N. 70 di oggi, 31 agosto, il Decreto del Presidente della Regione Lazio 30 agosto 2023, n. T00177 “Stagione venatoria 2023/2024. Esercizio della caccia nei giorni 02, 03, 09 e 10 settembre 2023” che autorizza le giornate di preapertura in Lazio.

Di seguito il testo: Decreto del Presidente della Regione Lazio 30 agosto 2023, n. T00177

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LUPO: PD, LEGGE NECESSARIA PER SALVARE LA SPECIE E GARANTIRE LE AZIENDE AGRICOLE https://www.ladeadellacaccia.it/lupo-pd-legge-necessaria-per-salvare-la-specie-e-garantire-le-aziende-agricole-73951/ Wed, 30 Aug 2023 13:15:15 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73951 “Questa proposta di legge, redatta confrontandoci con le associazioni agricole ed ambientaliste, rappresenta una sintesi virtuosa capace per la prima volta di coniugare la salvaguardia del lupo e le aziende agricole colpite dagli attacchi dei predatori”: è quanto dichiarano i due firmatari del provvedimento Marco Simiani e Stefano Vaccari, rispettivamente capigruppo Pd in Commissione Ambiente ed Agricoltura della Camera dei Deputati che viene presentata oggi, mercoledì 30 agosto presso il Palazzo della Provincia di Grosseto.

“Il provvedimento si compone infatti di tre interventi distinti. Il primo prevede la predisposizione di un piano di cattura e gestione, finalizzato alla sterilizzazione degli ibridi lupo-cane e dei cani randagi per contrastare e prevenire con efficacia la proliferazione di canidi. La maggior parte degli attacchi è infatti causata da ibridi o cani selvatici: limitare quindi i processi di ibridazione non solo ridurrà i danni ma salvaguarda la purezza della specie del lupo.

Il secondo intervento predispone la creazione di un fondo statale con risorse adeguate al fine di garantire risarcimenti equi ed immediati per i danni diretti e indiretti subiti dalle imprese.

Il terzo intervento consente l’istituzione di un ulteriore fondo finalizzato alla prevenzione degli attacchi dei predatori; tra le misure previste rientrano anche le attività di monitoraggio, custodia, guardiania, recinzioni, assistenza tecnica, formazione e buona gestione dei greggi finalizzate ad evitare le predazioni nei territori dove sono particolarmente presenti i predatori”.

“Il nostro obiettivo è quello di chiedere alla maggioranza la calendarizzazione del provvedimento in Commissione a Montecitorio entro ottobre, provando al tempo stesso di conseguire una sua approvazione trasformandolo in appositi emendamenti alla Legge di Bilancio o ad altri disegni di legge compatibili per materia che verranno esaminati dalle commissioni agricoltura e ambiente. Ci auguriamo che governo e maggioranza condividano i contenuti di questo provvedimento e la sua approvazione”, concludono Simiani e Vaccari.

Allegato: Proposta di Legge – Lupi canidi – Simiani – Vaccari – …

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PESTE SUINA, REGIONE LOMBARDIA: ALZATO LIVELLO DI ATTENZIONE, ALLEVATORI CHIAMATI AD ADOTTARE TUTTE LE MISURE DI PREVENZIONE NECESSARIE https://www.ladeadellacaccia.it/peste-suina-regione-lombardia-alzato-livello-di-attenzione-allevatori-chiamati-ad-adottare-tutte-le-misure-di-prevenzione-necessarie-73949/ Tue, 29 Aug 2023 09:39:13 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73949 In merito alle notizie sui recenti focolai di Peste Suina Africana che hanno colpito alcuni allevamenti nella provincia di Pavia, il livello di attenzione è altissimo e le strutture del servizio veterinario regionale sono al lavoro per monitorare costantemente la situazione.

Nella zona entro 10 km dagli allevamenti, in cui sono state riscontrate positività alla PSA, sono vietate tutte le movimentazioni di suini, sia in ingresso che in uscita, e in tutto il resto del territorio pavese e lombardo, le stesse sono vincolate all’esito favorevole di visite cliniche e campionamenti di materiale biologico.

Così Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste: “Serve parlare chiaro perché le regole sono altrettanto chiare: nessuna misura di contenimento può essere davvero efficace se, come si è verificato nel caso riscontrato lo scorso sabato a Zinasco (PV), comportamenti irresponsabili e mancate comunicazioni alle autorità sanitarie impediscono un intervento tempestivo, rischiando di mettere in pericolo tutto il comparto suinicolo regionale”.

Nel frattempo, sul caso l’ATS di Pavia ha avviato procedure di controllo e contenimento del virus ad ampio raggio, collaborando con le autorità giudiziarie per stabilire le responsabilità dell’evento e valutare eventuali azioni legali.

Nella giornata di domani si terrà un ulteriore incontro tra ATS di Pavia, Assessorato al Welfare e Assessorato all’Agricoltura con il commissario nazionale all’emergenza Vincenzo Caputo, al quale Regione Lombardia chiederà tutto il supporto tecnico e logistico da parte del Governo, interessando anche il Ministero della Difesa e la Protezione civile.

“In questi giorni – conclude Beduschi – sarà svolta un’azione di raccordo con le principali associazioni di settore proprio perché sensibilizzino gli operatori a seguire scrupolosamente tutte le norme di cautela nei confronti di un virus che, pur non rappresentando nessun pericolo per l’uomo, ha una capacità di diffusione altissima ed effetti devastanti negli allevamenti. Inoltre, siamo impegnati a reperire nuove risorse da destinare a interventi di biosicurezza e contenimento dei cinghiali per circoscrivere il più possibile la diffusione della PSA. Da questo punto di vista, anche le opposizioni sappiano che stiamo agendo nell’interesse comune di una filiera che è patrimonio di tutti”. (LNews)

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FIDC-UCT: APPROVATE LE DELIBERE SULLA PRE-APERTURA! https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-uct-approvate-le-delibere-sulla-pre-apertura-73943/ Tue, 29 Aug 2023 09:35:19 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73943 Nella seduta odierna, la Giunta regionale Toscana su proposta della Vice Presidente Stefania Saccardi, ha approvato le delibere riguardanti lo svolgimento della pre-apertura e il prelievo delle specie previste.

In particolare, si evidenzia che le giornate di pre-apertura si svolgeranno sabato 2 settembre e domenica 3 settembre (dalle ore 6 alle ore 19 ora legale) esclusivamente da appostamento.

Si ricorda che in tali giornate, la caccia potrà essere svolta esclusivamente dai residenti anagrafici in Toscana ed esclusivamente nell’ATC di residenza venatoria in cui il cacciatore è iscritto e sulle basi delle disposizioni specifiche del Calendario Venatorio 2023-2024.

Risulta obbligatorio l’uso del tesserino elettronico (App Toscaccia) in cui dovranno essere annotati i capi abbattuti. Tale dispositivo, consentirà inoltre di interrompere il prelievo delle singole specie, in caso di raggiungimento del contingente massimo abbattibile. Il tesserino elettronico digitale App Toscaccia, obbligatorio in pre-apertura, potrà essere comunque disinstallato dal cacciatore che intenderà tornare all’uso del tesserino cartaceo, prima dell’apertura generale, entro e non oltre il giorno 16/09/2023.

Le specie oggetto di prelievo saranno: Tortora selvatica (Streptotelia turtur), Tortora dal Collare (Streptotelia decaocto), storno (Sturnus vulgaris) e Piccione domestico (Columba livia forma domestica).

Per la Tortora selvatica è previsto un prelievo di 5 capi giornalieri per cacciatore fino al raggiungimento del contingente prelevabile e per un massimo di 10 capi per stagione venatoria.

Per la specie Storno è previsto un prelievo di 20 capi giornalieri per cacciatore per un massimo di 100 capi complessivi per la stagione venatoria. Il prelievo in deroga dello storno (Sturnus vulgaris) deve essere effettuato con le seguenti modalità:

  1. nei vigneti, negli uliveti e nei frutteti, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri; il prelievo è consentito anche in presenza di nuclei vegetazionali sparsi (almeno due piante) purché in piena terra;
  2. in presenza del frutto pendente e nei terreni in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture;

Per la Tortora dal collare è previsto un prelievo giornaliero di 10 capi per cacciatore fino al raggiungimento del contingente prelevabile per un massimo di 50 capi per stagione venatoria. Il prelievo in deroga della specie Tortora dal collare orientale (Streptopelia decaocto) deve essere effettuato esclusivamente nei terreni ove sono state seminate o sono presenti coltivazioni di cereali autunno vernini, cereali a semina primaverile o oleoproteaginose (quali ad esempio girasole, soia, colza, fava, favino, pisello, cece, cartamo, lino), nonchè in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, nel periodo compreso dalla semina alla raccolta del prodotto;

Il Piccione, è previsto un prelievo di 20 capi giornalieri per cacciatore e con il limite di 200 capi complessivi per stagione venatoria. Il prelievo in deroga della specie Piccione deve essere effettuato esclusivamente nei terreni ove sono state seminate o sono presenti coltivazioni di cereali autunno vernini, cereali a semina primaverile o oleoproteaginose (quali ad esempio girasole, soia, colza, fava, favino, pisello, cece, cartamo, lino), nonchè in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, nel periodo compreso dalla semina alla raccolta del prodotto;

Sarà cura di Federcaccia Toscana – Unione Cacciatori Toscani, congiuntamente con Anuu Migratoristi Toscana diffondere i testi delle delibere sopra citate non appena pubblicate sul BURT della Regione Toscana.

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DOMANI A GROSSETO IL PD PRESENTA IL SUO PDL SUL LUPO https://www.ladeadellacaccia.it/domani-a-grosseto-il-pd-presenta-il-suo-pdl-sul-lupo-73946/ Tue, 29 Aug 2023 09:15:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73946 Dal Partito Democratico idee concrete per coniugare la tutela del lupo e della biodiversità, limitare la presenza di canidi e garantire al tempo stesso alle imprese agricole e zootecniche risarcimenti adeguati e strumenti di prevenzione contro gli attacchi dei predatori. Mercoledì 30 agosto verrà infatti presentata ufficialmente a Grosseto, presso la sede della Provincia, la proposta di legge del Pd dal titolo “Disposizioni concernenti il contrasto e la prevenzione della proliferazione di canidi derivanti dai processi di ibridizzazione del lupo e l’indennizzo e la prevenzione dei danni alle imprese colpite”.

Il provvedimento si compone essenzialmente di tre interventi distinti: la predisposizione di un piano di cattura e gestione, finalizzato alla sterilizzazione degli ibridi lupo-cane e dei cani randagi per contrastare e prevenire con efficacia, la proliferazione di canidi derivanti dai processi di ibridizzazione del lupo; la creazione di un fondo statale per i risarcimenti dei danni diretti e indiretti alle imprese e l’istituzione di un ulteriore fondo finalizzato alla prevenzione degli attacchi ai predatori.

Prenderanno parte all’iniziativa i deputati dem presentatori della proposta di legge Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente e Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, oltre ad altri firmatari della legge. Interverranno inoltre: Camilla Laureti, Europarlamentare dem e componente della segreteria nazionale del Pd con delega alla Biodiversità, Annalisa Corrado, componente della segreteria nazionale Pd con delega all’Ambiente, il senatore dem Silvio Franceschelli, Leonardo Marras, assessore regionale Toscana, Francesco Limatola, presidente Provincia di Grosseto, David Bussagli, presidente Provincia di Siena, Luca Sani, segreteria regionale Pd e Giacomo Termine segretario provinciale. Sono inoltre previsti interventi di amministratori locali, associazioni agricole ed ambientaliste.

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FIDC SICILIA. QUORUM MERITA? (DI CHI SONO I MERITI) https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-sicilia-quorum-merita-di-chi-sono-i-meriti-73941/ Mon, 28 Aug 2023 13:59:13 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73941 Facendo seguito al Decreto del Presidente della Terza Sezione del Tar di Palermo n.417/23 il quale, visto il Calendario Venatorio ed il ricorso presentato da alcune Associazioni ambientalisteha rigettato, con proprio Decreto monocratico, la richiesta di sospensiva del C.V. fissando, per la trattazione collegiale, la camera di consiglio in data 18 settembre 2023.

Sembrerebbe tutto molto chiaro, ma nei fatti si è scatenato un rincorrere vorticoso per stabilire di chi fosse il merito della sospensiva.

Come Federazione Italiana della Caccia e Federazione Siciliana della Caccia abbiamo sin da subito riferito, senza accampare nessun merito, come sono andati i fatti.

Concordiamo pienamente con quanto dichiarato dall’Assessore regionale all’Agricoltura, On.Luca Sammartino, il quale in una intervista ha riferito che il TAR Palermo ha riconosciuto nel merito la correttezza del procedimento messo in atto dal dipartimento dello sviluppo rurale nella redazione del calendario venatorio.

Ovviamente ci associamo a quanto affermato dall’Assessore Sammartino poiché l’unico merito è degli Uffici preposti, con i quali un po’ tutti collaboriamo, ed è per questo motivo che nessuno dovrebbe accampare meriti particolari.

Da parte nostra possiamo affermare che il nostro contributo, grazie principalmente al nostro Ufficio Studi e ricerche Faunistiche ed Agro-ambientale, lo abbiamo sempre dato.

Dobbiamo riconoscere che parimenti a noi anche Federazione Siciliana della Caccia, con la quale da qualche tempo ci confrontiamo sulle tematiche venatorie, ha dato, con i suoi Tecnici, un valido contributo.

Auspichiamo che questo dialogo che abbiamo intavolato con la Siciliana Caccia possa estendersi ad altre Associazioni Venatorie disponibili al gioco di squadra.

La pre-apertura alla Tortora (2-3 e 6 Settembre) ed al Colombaccio (2-3-6-9 e 10 Settembre), legittimata dal parere Ispra, è stata assicurata mentre per il coniglio selvatico si dovrà attendere ancora qualche giorno per conoscere i periodi di caccia.

Il C.R.F.V. di giorno 29 p.v. discuterà sui dati del censimento del coniglio selvatico.

L’apertura generale è stata riconosciuta e fissata per il 17 settembre.

Dopo il 18 settembre, giornata nella quale si riunirà la camera di consiglio del Tar Palermo per pronunziarsi sul merito del Calendario Venatorio, sapremo quali saranno le decisioni adottate.

Federazione Italiana della Caccia, sempre vicina ai cacciatori, sarà presente all’udienza camerale del 18 settembre ritenendo quella la sede ove far valere i legittimi diritti del mondo venatorio. (Il Presidente Giuseppe La Russa)

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SICILIA. IL TAR RIGETTA IL RICORSO ANTICACCIA https://www.ladeadellacaccia.it/sicilia-il-tar-rigetta-il-ricorso-anticaccia-73938/ Fri, 25 Aug 2023 08:25:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73938 Con Decreto del 24 agosto il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Terza) si è pronunciato in merito al ricorso proposto da Wwf Italia, Legambiente Sicilia, Lipu, Enpa, Lndc Animal Protection e Lac per l’annullamento del calendario venatorio regionale.

Visti gli atti, il Tar ha deciso di rigettare la richiesta di sospensione cautelare fissando la trattazione del ricorso animalista nella camera di consiglio del 18 settembre 2023.

“Per molti versi una sentenza storica – ha commentato il presidente regionale di Federcaccia Sicilia Giuseppe La Russa – Colombaccio e tortora avevano avuto il parere positivo di Ispra e per questo la decisione appare una logica conseguenza. Per la tortora in particolare, la Regione ha provveduto per tempo alla rendicontazione in tempo reale del prelievo in accordo col piano di gestione nazionale, per il quale FIdC ha avuto un ruolo determinante nell’approvazione. Questo significa per i cacciatori siciliani la possibilità di andare a caccia in preapertura come previsto dal C.V. del 26 giugno scorso e di fare l’apertura generale il 17 settembre. Nel frattempo, prima del 2 settembre, l’Assessore pubblicherà il D.A. per il coniglio”.

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ECOSISTEMI FORESTALI ED INCENDI: AGGIORNAMENTO 24 AGOSTO 2023 https://www.ladeadellacaccia.it/ecosistemi-forestali-ed-incendi-aggiornamento-24-agosto-2023-73936/ Fri, 25 Aug 2023 07:05:19 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73936 Aumenta l’estensione delle aree percorse da grandi incendi boschivi in Italia nel 2023, prossimi a 64000 ha, di cui più di 10000 ha di ecosistemi forestali al 23 agosto.

Le foreste coinvolte risultano in gran parte macchia mediterranea e leccete (63%) e superfici ricoperte da boschi e rimboschimenti di conifere (20%).

L’ 89% delle aree bruciate fino ad oggi sono in Sicilia (72%) e Calabria (17%).  Le province con la maggiore superficie interessata da incendi sono: Palermo (oltre 15800 ha, di cui il 20% foreste), Reggio Calabria (più di 8500 ha, il 17% di foreste), Messina (oltre 5300 ha, il 19% di foreste), e Siracusa (oltre 4300 ha, il 23% di foreste).

In crescita anche il numero di aree naturali protette con ecosistemi forestali percorsi da incendio. Le aree protette maggiormente colpite sono in provincia di Palermo (7), Caltanissetta (7), Siracusa (3) ed in provincia di Agrigento (3).  È stato registrato un evento rilevante in Liguria vicino al confine con la Francia.

Analisi andamento – situazione al 23 agosto

(Fonte ISPRA)

 

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FIDC BRESCIA. CALENDARIO, “SULL’ ISPRA CONTROLLI LA POLITICA” https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-brescia-calendario-sull-ispra-controlli-la-politica-73934/ Thu, 24 Aug 2023 13:58:41 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73934 Puntuale come ogni estate arriva il ricorso animalista della Lac contro il calendario venatorio e gli atti di Regione Lombardia riguardanti la prossima stagione di caccia. Il ricorso è stato assegnato quest’anno alla Sezione seconda del Tar di Milano: la prima udienza utile è il 19 settembre, due giorni dopo l’apertura, che al momento non risulta a rischio. Federcaccia Lombardia sicuramente si costituirà in giudizio per difendere il calendario: staremo a vedere se la Lac richiederà con un atto separato il provvedimento di sospensione prima dell’apertura. Fin qua nulla di nuovo, ma andiamo a vedere alcune delle fantasiose tesi animaliste: secondo la sigla animalista le Regioni non sono legittimate ad adottare calendari diversificati per la selvaggina migratoria e dovrebbe esserci un calendario unico nazionale, contrariamente a quello che invece dispone la direttiva europea a riguardo la materia. Se poi teniamo conto della conformazione geografica del nostro paese questa affermazione stride ancora di più. Addirittura si solleva poi una questione di legittimità costituzionale contro la legge nazionale che delega alle Regioni il potere e dovere di emanare un calendario regionale relativo anche alla fauna migratoria.

Federcaccia Lombardia è già in contatto con gli uffici e con l’avvocatura di Regione Lombardia e sicuramente parteciperà al giudizio. E’ evidente però che la cosa che stona di più in questa vicenda che si protrae da anni è il parere di Ispra: Regione Lombardia a nostro parere ha dettagliato in modo corretto i motivi per cui ha deciso di discostarsi dal documento dell’Ente che dipende dal Ministero dell’Ambiente. Per esempio stabilendo l’apertura al 17 settembre e non al 1 ottobre la Regione ha fornito numerose motivazioni tutte corrette e serie e confidiamo che i giudici le leggano con attenzione.

Gli Uffici di Milano hanno ridicolizzato le tesi di Ispra, secondo la quale per esempio alla terza domenica di settembre è difficile fare vigilanza venatoria mentre dal 1 ottobre tutto diventa magicamente più agevole. Però è evidente che sulla carta per un giudice del TAR il parere ISPRA è un parere scientifico. Non possiamo pensare che un collegio giudicante, che deve affrontare gli argomenti più disparati nelle proprie camere di consiglio possa essere preparato al punto da smentire un parere dell’Ente statale che, sulla carta, è deputato a studiare, approfondire e a esibire pareri tecnico-scientifici sulle problematiche inerenti la fauna selvatica .

Come sempre il problema sta nel manico, cioè su coloro che devono controllare ISPRA, perchè questo Istituto dipende dal Ministero dell’Ambiente, ministro Pichetto di Forza Italia, e interviene su una materia affidata al Ministero dell’Agricoltura, ministro Lollobrigida di Fratelli d’Italia. Ecco il problema è questo: perchè nessuno controlla il modo di lavorare degli Istituti dipendenti? Se non ci mettiamo in testa che questo è il vero problema da risolvere e pensiamo ogni volta di tirar fuori la barzelletta del giudice anticacaccia, offendiamo l’intelligenza di migliaia di cittadini cacciatori.

Il 19 settembre avremo presumibilmente una sentenza, parziale forse, ma sicuramente i giudici prenderanno una decisione, ma la prenderanno leggendo un parere Ispra dove di tecnico e di scientifico c’è poco mentre di ideologico c’è tantissimo. Accetteremo come anno il verdetto del TAR ma non smetteremo di chiedere alla politica, quella politica che organizza convegni con proposte e non con obbiettivi, pur detenendo in pieno il potere decisionale, di esercitare il proprio ruolo decisionale, nel bene e nel male. (FEDERCACCIA BRESCIA – CACCIAPENSIERI)

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PIOMBO E ZONE UMIDE: COSA STA ACCADENDO? NE PARLA FEDERCACCIA TOSCANA https://www.ladeadellacaccia.it/piombo-e-zone-umide-cosa-sta-accadendo-ne-parla-federcaccia-toscana-73930/ Thu, 24 Aug 2023 13:43:36 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73930 La Federcaccia Toscana – UCT ha organizzato per il prossimo 5 settembre alla Dogana del Capannone a Ponte Buggianese in provincia di Pistoia, in pieno Padule di Fucecchio, un convegno aperto a tutti I cacciatori dal titolo: “MUNIZIONI DI PIOMBO, QUALE FUTURO ALL’INDOMANI DELLA NUOVA NORMATIVA EUROPEA?”.

Come è noto a seguito del Regolamento UE 2021/57 della Commissione del 25 gennaio 2021 recante la modifica dell’allegato XVII del regolamento (CE) n°1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda il piombo contenuto nelle munizioni utilizzate all’interno o in prossimità di zone umide, cambia la definizione di “zona umida” in: “superfici di paduli, pantani e torbiere o distese d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanee, in cui l’acqua è stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le distese di acqua marina la cui profondità non supera i 6 metri durante la bassa marea”.

Dal 15 Febbraio del 2023, tale regolamento, all’interno di zone umide o a non oltre 100 metri da esse vieta l’uso e il porto di munizioni in piombo.

Su questa tematica è intervenuta la Circolare Ministeriale n° 0000072 del 09/02/2023 volta ad interpretare e definire le caratteristiche delle zone classificabili e la nozione di “Zone umida” ai fini dell’applicazione del regolamento (UE), ma su questi aspetti e recentemente intervenuta la Commissione Europea con la procedura EU PILOT n° 10142/2023 lo scorso 14 luglio con una specifica richiesta di informazioni rivolta ai Ministeri competenti a cui dovranno rispondere entro il 18 settembre 2023.

Uno scenario normativo mutato dunque, che se non ben interpretato e normato, potrebbe creare non poche problematiche anche all’attività venatoria ed ai cacciatori nel nostro Paese.

A questa iniziativa parteciperanno, oltre ai dirigenti Provinciali e Regionali della nostra Associazione ed alle Istituzioni Locali che hanno collaborato alla sua organizzazione, esperti di settore per l’attività venatoria e rappresentanti di aziende Leader nel settore della produzione di munizioni quali la Baschieri&Pellagri e la Beretta.

Federcaccia a tutti i livelli continua ad essere molto attiva ed attenta, sempre in prima linea ed a stretto contatto con i rappresentanti istituzionali Nazionali, in merito agli sviluppi e ai possibili effetti di questa situazione.

Locandina

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EUROBOAR MEETING https://www.ladeadellacaccia.it/euroboar-meeting-73927/ Thu, 24 Aug 2023 07:57:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73927 Dal 5 al 7 settembre, presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, si svolgerà un incontro di oltre 30 ricercatori e tecnici provenienti da diversi Paesi Europei e dal Nord America che afferiscono al progetto EUROBOAR.

EUROBOAR è un progetto aperto e collaborativo, basato sulla condivisione dei dati raccolti durante campagne di monitoraggio del cinghiale (Sus scrofa), al fine di approfondire le conoscenze sull’ecologia attraverso i gradienti ambientali e comprendere come la specie risponde a condizioni specifiche, come i cambiamenti climatici e ambientali o gli impatti delle attività antropiche.

L’obiettivo di EUROBOAR è promuovere la ricerca comparata, teorica e applicata, sul comportamento e l’ecologia del cinghiale a livello europeo.

EUROBOAR afferisce alla rete di ricercatori e tecnici EUROMAMMALS, un’iniziativa che dal 2007 è stata pioniera della scienza collaborativa nell’ecologia della fauna selvatica.

Durante l’incontro sarà mostrato ai partecipanti il funzionamento delle nuove trappole a rete per la cattura dei cinghiali, di recente sperimentazione da parte di ISPRA, in collaborazione con l’IZS del Piemonte, della Liguria e della Val d’Aosta, nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano e nel Parco Regionale del Po Piemontese. (Fonte ISPRA)

 

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LOMBARDIA. PROROGATO BANDO RECINZIONI ANTI CINGHIALI https://www.ladeadellacaccia.it/lombardia-prorogato-bando-recinzioni-anti-cinghiali-73924/ Thu, 24 Aug 2023 07:52:25 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73924 È prorogata al 18 settembre 2023 la scadenza per partecipare al bando regionale dedicato a interventi di biosicurezza per gli allevamenti di suini. L’obiettivo è finanziare l’acquisto di recinzioni ‘anti-cinghiali’ per contrastare la diffusione della PSA (Peste Suina Africana). Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Lombardia, Alessandro Beduschi.

“La proroga – commenta Beduschi – si è resa necessaria per consentire alle aziende che partecipano di avere più tempo per reperire preventivi e materiali presso ditte specializzate disponibili, dato l’alto numero di richieste e la concomitanza con il periodo estivo. È quindi un atto di responsabilità per consentire la maggior partecipazione possibile. E, soprattutto, la messa in opera di interventi efficaci”.

Il bando, con una dotazione di 2,2 milioni di euro, è dedicato alle micro, piccole e medie imprese che allevano suini. È strutturato secondo tre fasce di priorità che comprendono gli allevamenti ricadenti nelle ‘Zone di restrizione I e II‘, in provincia di Pavia; quelli definiti a ‘rischio alto e medio-alto’ di trasmissione del virus e, infine, nei comuni confinanti con Piemonte ed Emilia-Romagna. L’investimento per installare reti ‘a prova di bestiame’ dovrà avere un costo complessivo compreso fra 3.000 e 30.000 euro per ciascun codice di allevamento suini attivo. La spesa massima per singolo beneficiario è pari a 100.000 euro. L’agevolazione avverrà con sovvenzione diretta a fondo perduto, pari al 65% del costo ammissibile. “Questo provvedimento – conclude Beduschi – è utile per tutelare il patrimonio suinicolo lombardo, primo in Italia, ed è solo una parte degli interventi introdotti per affrontare quella che sta diventando una vera emergenza nazionale. Il contenimento della PSA, infatti, non può prescindere da soluzioni sempre più radicali sulla popolazione di cinghiali. Va aumentata l’attività di abbattimento e recupero delle carcasse, che viene effettuata in collaborazione con il mondo venatorio, delle polizie provinciali e mediante ditte specializzate”. (Fonte Emanuele Vertemati – LOMBARDIANOTIZIE)

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“NE PARLIAMO CON…”. PER CHI LO HA VISTO E PER CHI NON C’ERA https://www.ladeadellacaccia.it/ne-parliamo-con-per-chi-lo-ha-visto-e-per-chi-non-cera-73920/ Wed, 23 Aug 2023 18:13:22 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73920 Durante l’estate abbiamo cercato di farvi compagnia con questi cinque appuntamenti che hanno trattato varie tematiche filo-venatorie. Dal momento che gli obiettivi perseguiti da ACMA e Giovani FIDC Nazionale sono: formazione ed informazione in maniera più coinvolgente e giovanile, abbiamo deciso di portare avanti questo progetto insieme per chi si fosse perso le puntate sono disponibili su YouTube (quindi visionabili anche da persone che non hanno i social). Vi invitiamo a condividerle con più persone possibili e farci sapere cosa ne pensate. È stata la prima esperienza anche per noi con le dirette Facebook, per cui sicuramente potevamo far meglio, ma abbiamo dato il massimo. Ringraziamo ancora tutti i nostri ospiti per la disponibilità e la sapienza che ci hanno trasmesso.

Dall’estate prossima cercheremo di fare ancora di più organizzando altre puntate con ospiti eccezionali.

Grazie per averci seguito ed in bocca al lupo per la nuova stagione venatoria. Di seguito i link e i video delle puntate:


OSPITE MICHELE SORRENTI

https://www.youtube.com/watch?v=A1W3i-iyV2A


OSPITE GIANLUCA GAROLINI

https://www.youtube.com/watch?v=ZE5LYBCkbNU


OSPITE ALFONSO LENZONI

https://www.youtube.com/watch?v=5HUjTzdJvCk&t=11s


OSPITE ANTONIO GOGGI

https://www.youtube.com/watch?v=-v6DA-WpYLY


OSPITE PIANETA COLOMBACCIO

https://www.youtube.com/watch?v=KGkN9w85vIM&t=1s

 

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FEDERCACCIA PUGLIA. LA VOLPE, L’UVA E LA NEGAZIONE DEI PROPRI LIMITI https://www.ladeadellacaccia.it/federcaccia-puglia-la-volpe-luva-e-la-negazione-dei-propri-limiti-73917/ Tue, 22 Aug 2023 08:37:00 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73917 “Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba”. È proprio il caso di dire che i vecchi proverbi non sbagliano mai. Infatti, il proverbio sta a significare che quando non si hanno i mezzi necessari e le giuste competenze per fare le cose si critica e si sminuisce l’operato degli altri.

Una emerita associazione venatoria pugliese, molto ideologizzata, per nascondere i propri fallimenti di gestione venatoria e l’incapacità di dare delle risposte serie ai propri iscritti e al mondo venatorio tutto, usa scuse per non ammettere le proprie responsabilità che hanno portato a una vera e propria emorragia di soci che abbandonano l’associazione e riconoscere invece i meriti di Federcaccia sia a livello regionale che nazionale.

Evidentemente il presidente regionale di tale associazione venatoria non si rende conto che oggi senza i censimenti (fatti da Federcaccia e dalla Regione Puglia anche con l’ausilio della telemetria satellitare) e la ricerca scientifica non si va da nessuna parte.

Federcaccia Nazionale per la difesa dei propri iscritti e di tutto il mondo venatorio ha istituito un Ufficio, con personale altamente qualificato, che collabora con molte università italiane e molte Regioni dove sono stati prodotti studi e ricerche che sono stati fatti propri anche da molti TAR Regionali. Inoltre, Federcaccia a differenza di qualche altra associazione, a difesa del mondo venatorio è sempre presente in tutti i ricorsi presentati dalle diverse associazioni ambientaliste avvalendosi dei migliori legali in materia.

Federcaccia Puglia è fiera che la propria associazione spenda i propri fondi per la ricerca scientifica e per la difesa della caccia nei vari Tribunali Italiani, poiché sono finalizzati alla tutela dei propri iscritti e di tutto il mondo venatorio.

Il presidente di tale associazione invece di criticare l’operato degli altri dovrebbe spiegare cosa ha prodotto il famoso “Comitato Scientifico” istituito a livello nazionale dalla propria associazione, mentre è evidente che la confusione e l’incertezza sui calendari venatori sono dovuti a una politica venatoria filo ambientalista posta in essere dalla sua associazione di appartenenza che pubblicamente ha preso posizione a favore dei pareri ISPRA che vanno contro il mondo venatorio e in particolare contro le cacce tradizionali pugliesi.

Per quanto riguarda la gestione degli ATC in Puglia, si ricorda che gli stessi sono commissariati dal 2018. Prima dei commissari tutti gli ATC pugliesi erano gestiti dai comitati di gestione, dove tale associazione era presente con propri componenti che mai hanno contestato nulla o messo in dubbio la loro esistenza.

Stranamente la critica avviene alla vigilia della costituzione dei nuovi comitati di gestione degli ATC, e in molti di questi comitati tale associazione NON sarà presente per mancanza di rappresentatività.

Inoltre, risulta contraddittorio il comportamento del presidente di tale associazione, ormai ridotta ai minimi termini, poiché oggi denuncia il fallimento degli ATC e mette in discussione la loro gestione, mentre solo qualche settimana fa si attivava per far modificare il regolamento regionale degli ATC al solo fine di far entrare i propri rappresentanti in tutti i comitati di gestione degli stessi ATC pugliesi.

È proprio il caso di dire che “si predica bene e si razzola male”.

Federcaccia Puglia confida nell’intelligenza dei cacciatori pugliesi che sapranno rivolgersi a quelle associazioni venatorie serie che avranno la capacità di rappresentarli in tutte le sedi e isolare i venditori di fumo.

Colgo l’occasione per fare un in bocca al lupo a tutti i cacciatori pugliesi per l’approssimarsi dell’apertura della nuova stagione venatoria, rispettando leggi e regolamenti. (Il presidente regionale Federcaccia Puglia Luigi Scalera)

Foto di Klaus Böhm da Pixabay

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L’AGORÀ DEI SUOLI ITALIANI. #TUTTIGIUPERTERRA https://www.ladeadellacaccia.it/lagora-dei-suoli-italiani-tuttigiuperterra-73914/ Mon, 21 Aug 2023 08:03:25 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73914 Lo scorso 5 luglio la Commissione Europea ha pubblicato il testo della proposta di Direttiva per il monitoraggio e la resilienza del suolo, necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo della salute del suolo al 2050. I principali obiettivi della proposta di Direttiva sono: fermare ed invertire i processi di degrado del suolo, prevenire e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici e di perdita della biodiversità, aumentare la resilienza rispetto ai disastri naturali, garantire la sicurezza alimentare e ridurre le contaminazioni del suolo a livelli non più considerati dannosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

Le azioni sono il monitoraggio quinquennale e la valutazione della salute del suolo sulla base di descrittori definiti a livello europeo nell’ambito dei “Soil District” e riguardano, inoltre, la gestione sostenibile dei suoli e dei siti contaminati. L’evento che si terrà a Roma il prossimo 13 settembre, presso Palazzo Merulana, propone una discussione con le Istituzioni che hanno competenze sul suolo con il fine di definire un sistema forte e integrato di monitoraggio e tutela dei suoli nazionali.

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FIDASC. FERMA E CERCA SU STARNE: I CAMPIONI DEL PRIMO ITALIANO OPEN “SUPERPREMIUM” https://www.ladeadellacaccia.it/fidasc-ferma-e-cerca-su-starne-i-campioni-del-primo-italiano-open-superpremium-73911/ Mon, 21 Aug 2023 08:00:00 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73911 Lo scorso 5 agosto si è tenuto il 1° Campionato Italiano Fidasc Open “Superpremium” per cani da ferma e da cerca su starne. Ad ospitare cani e conduttori i terreni della Zona federale Collacchioni a Pieve Santo Stefano (Ar), dove ha fatto gli onori di casa il vicepresidente Fidasc Domenico Coradeschi. Era presente anche il vicepresidente Fidasc Paola Gobbi, che ha seguito le gare e presenziato alle premiazioni.

Il ritrovo dei partecipanti si è svolto alle 6.30 presso l’Euro Hotel di Pieve Santo Stefano (Ar), dove l’organizzazione aveva predisposto una sala adibita al controllo dei documenti da parte della preparata ed efficiente segreteria.

Sono state 8 le regioni partecipanti: Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto. Durante il Campionato Italiano Fidasc Open “Superpremium” si sono svolti 76 turni di gara (binomio cane/atleta, conduttore/atleta) a cui hanno preso parte 5 Continentali Italiani, 21 Esteri, 37 Inglesi e 13 Cani da cerca.

La giornata ha presentato condizioni ottimali per temperatura e vento e l’organizzazione è stata perfetta. – ha affermato Luigi Chiappetta, consigliere nazionale e delegato per la manifestazione – I terreni sono risultati validi e tutti i concorrenti hanno avuto modo di avere terreno inesplorato precedentemente. In evidenza molti branchi di starne, così che tutti hanno avuto la possibilità di incontro, giudicati da ufficiali di gara preparati ed imparziali come sempre”.

Gli ufficiali di gara Cesare Coradeschi, Fabrizio Muccioli, Marco Fabbri e Maurizio Masiero hanno quindi decretato i vincitori: nei Continentali Italiani tra gli individuali conquista il gradino più alto del podio Calisesi con lo spinone italiano Maspo, mentre nelle squadre si posiziona al primo posto l’Emilia-Romagna (con Calisesi, Sarpieri, Zuccheri); nei Continentali Esteri oro per Innocenti con il suo épagneul breton Natt tra gli individuali e ancora oro per l’Emilia-Romagna nelle squadre (con Giorgi, Ferraro, Conti, Calli); tra gli Inglesi individuali si classifica primo Gargiani con Lessi e nelle squadre la Toscana (con Gargiani, Galletti e Pistolesi); nei Cani da Cerca primo posto tra gli individuali per la giovanissima Caterina Valentini (11 anni) con il cocker spaniel Lerry del Bona, mentre tra le squadre conquista la prima posizione il Veneto (con Dal Cin e Gasparinetti).

A fine premiazioni è stato offerto un brunch, apprezzato da tutti i presenti. Si è così conclusa la prima edizione del Campionato Italiano Fidasc Open “Superpremium” per cani da ferma e da cerca su starne, in un’atmosfera festosa e piena armonia.


LE CLASSIFICHE

Continentali Italiani

Individuale

  1. Calisesi con Maspo – p.ti 78
  2. Sarpieri con Scilla – p.ti 68
  3. Zuccheri con Artu’ – p.ti 62

Squadre
1. Emilia-Romagna – p.ti 146

(Calisesi, Sarpieri, Zuccheri)

Continentali Esteri

Individuale

  1. Innocenti con Natt – p.ti 93
  2. Conti con Ali – p.ti 92
  3. Ferraro con Messi – p.ti 91

Squadre
1. Emilia-Romagna – p.ti 183

(Giorgi, Ferraro, Conti, Calli)

Inglesi
Individuale
1. Gargiani con Lessi – p.ti 85

  1. Borgnoli con Tzunami – p.ti 82
  2. Carbotti con Darck – p.ti 80

Squadre
1. Toscana – p.ti 158

(Gargiani, Galletti, Pistolesi)

  1. Emilia-Romagna – p.ti 126

(Della Pasqua, Sini, Maltoni)

3 Toscana

(Babbicini, Borgnoli, Bartolini) – p.ti 74

Cani da Cerca

Individuale
1. Valentini con Lerry del Bona – p.ti 79

  1. Gasperinetti con W Shot – p.ti 78
  2. Dal Cin con Rocky Road – p.ti 76

Squadre
1. Veneto – p.ti 154

(Dal Cin, Gasparinetti)

  1. Toscana – p.ti 134

Foto Gallery


(Fonte FIDASC)

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ALMENNO E SARNICO, LA TRADIZIONE DELLE FIERE DEGLI UCCELLI CONTINUA. A GUSSAGO APPUNTAMENTO IL 9-10 SETTEMBRE https://www.ladeadellacaccia.it/almenno-e-sarnico-la-tradizione-delle-fiere-degli-uccelli-continua-a-gussago-appuntamento-il-9-10-settembre-73906/ Mon, 21 Aug 2023 07:57:27 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73906 A cavallo di Ferragosto, come da tradizione, protagoniste sono state le sezioni bergamasche che hanno organizzato le Fiere della Caccia. In particolare più di 5mila persone hanno visitato la Sagra degli Uccelli di Almenno San Salvatore, ormai arrivata alla 87esima edizione, un
evento organizzato dalla sezione comunale FIdC di Almenno San Salvatore con la sezione provinciale di Bergamo. Al Parco Sant’Uberto, oltre agli appassionati dell’arte canora dei richiami e i falconieri, sono stati presenti anche alcuni assessori e consiglieri regionali vicini al mondo venatorio: Federcaccia era rappresentata dal Presidente provinciale di Bergamo Michele Bornaghi.

A Sarnico, nella giornata di Ferragosto, la Fiera degli uccelli e dei cani da caccia, giunta alla 66esima edizione, è tornata sul lungo lago con la nuova formula della mattinata: visitatori in calo rispetto agli ultimi anni, ma boom di esemplari presenti alla gara di canto, con ben 255 uccelli, più 30% rispetto al 2022 e un livello eccellente della mostra dei cani, valutati con professionalità dal giudice internazionale Gianfranco Di Napoli. In contemporanea alla gara di canto, i visitatori hanno avuto la possibilità di osservare gli esperti addestratori di rapaci del gruppo Do.C Falconry.

Nella gara di imitazione del canto degli uccelli, vincitore a bocca libera è stato Fiorino Losa di Monte Marenzo, mentre Federico Spillare di Verona ha prevalso con il fischietto.

Occhi puntati ora sul grande appuntamento di inizio settembre, la Fiera più nota a livello regionale, quella organizzata a Gussago, in provincia di Brescia, dalla locale sezione di Federcaccia, e in programma sabato 9 e domenica 10 settembre.

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TOSCANA. CARNI DA SELVAGGINA IN BENEFICENZA, STANZIATI 80 MILA EURO PER I RIMBORSI DELLA LAVORAZIONE https://www.ladeadellacaccia.it/toscana-carni-da-selvaggina-in-beneficenza-stanziati-80-mila-euro-per-i-rimborsi-della-lavorazione-73903/ Mon, 21 Aug 2023 06:04:26 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73903 La Toscana raccoglie e distribuisce alle persone più bisognose le carni di selvaggina degli ungulati abbattuti nell’ambito dei piani di controllo per il contenimento della fauna. Si tratta di cinghiali, per lo più. Lo fa attraverso il banco alimentare della Toscana, con ispezioni rigorose prima che le stesse arrivino a tavola. Un’azione messa in campo dalla Regione Toscana dalla doppia finalità, sociale e sanitaria, che arriva con una delibera approvata dalla giunta e presentata dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini che assegna alle aziende sanitarie le risorse, complessivamente 40mila euro l’anno per i prossimi due anni, necessarie al rimborso dei costi sostenuti dai centri  coinvolti nella lavorazione delle carni degli animali.

“Di fronte alla notevole disponibilità di carne proveniente da ungulati selvatici abbattuti nell’ambito di piani di controllo della Regione – si sofferma la vice presidente ed assessora alla caccia, Stefania Saccardi -, si è ritenuto necessario incentivare alla beneficenza alimentare e coordinare gli ambiti territoriali di caccia, ovvero le strutture territoriali che programmano l’attività venatoria a livello territoriale: un modo per rispondere ai bisogni delle fasce di popolazione più vulnerabili e in condizione di svantaggio o marginalità”.

“L’iniziativa – spiega l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -, oltre agli obiettivi sociali, risponde anche a finalità di carattere igienico sanitario. La carne, infatti, prima di essere distribuita sarà ispezionata nei centri di lavorazione selvaggina dai veterinari delle Asl, chiamati a condurre un’azione diretta di prevenzione e rilevamento precoce di eventuali malattie che possono colpire la fauna selvatica e per la popolazione animale particolarmente rischiose come, ad esempio, la peste suina africana, di cui si sono registrati focolai in alcuni regioni italiane”. “Si tratta dunque – conclude – di un’azione significativa che contribuisce ad accrescere il grado di sicurezza igienico sanitaria della nostra regione”. (Fonte Toscana Notizie)

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A CUNEO LA COPPA ITALIA “FEDERALE” SU SELVAGGINA DI MONTAGNA https://www.ladeadellacaccia.it/a-cuneo-la-coppa-italia-federale-su-selvaggina-di-montagna-73896/ Mon, 21 Aug 2023 06:02:55 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73896

La Federazione Italiana della Caccia del Piemonte in collaborazione con FIdC Cuneo organizza domenica 10 settembre 2023 in località Limone Piemonte, in provincia di Cuneo, la Coppa Italia “federale” per cani da ferma su selvaggina di montagna.

Due le categorie previste, Continentali e Inglesi, che saranno giudicate dai giudici Votta Saverio, Formenti Gian Battista e Carosio Paolo. Delegato Masiero Maurizio. Vige regolamento FIdC.

Le iscrizioni, tramite la scheda allegata, andranno inviate per e-mail all’indirizzo fidc.cuneo@fidc.it e ulteriori informazioni potranno essere richieste sempre presso la Federcaccia di Cuneo ai numeri telefonici 0171693172 – 3332449849 – 33726685.

Il costo dell’iscrizione è € 20.00.

Il ritrovo è previsto il 10 settembre alle ore 6.30 presso Hotel ristorante Edelweiss, Frazione Panice Sottana 10, strada statale 20, Limone Piemonte – 0171928138

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LIBERA CACCIA: “UNA PRESA D’ATTO TRANQUILLIZZANTE” https://www.ladeadellacaccia.it/libera-caccia-una-presa-datto-tranquillizzante-73893/ Mon, 21 Aug 2023 06:01:14 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73893 Negli scorsi mesi, mediante comunicati stampa dell’Associazione e una lettera ai dirigenti nazionali, avevamo diffuso, preoccupati, la notizia che la Fondazione UNA e il CNCN mirassero all’abolizione dell’art. 842 c.c. e al mutamento del regime giuridico della fauna selvatica, e quindi alla fine della caccia sociale in Italia. A seguito di opportune consultazioni e delle continue interlocuzioni con le Associazioni interessate abbiamo preso atto che, fortunatamente, Fondazione UNA e CNCN, così come dichiarato a più riprese in consessi sia pubblici che privati, considerano come sempre la caccia sociale un patrimonio irrinunciabile del mondo venatorio italiano, patrimonio che deve essere tutelato innanzitutto garantendo il suo principale baluardo, l’art. 842 c.c.

Siamo pertanto felici di poter constatare che Fondazione UNA, CNCN e AB saranno sempre a fianco del mondo venatorio nel difendere questa norma essenziale e tutto ciò che essa significa e comporta per i cacciatori italiani. Resteremo comunque vigili affinché gli attacchi, diretti e indiretti, verso il mondo venatorio siano sempre adeguatamente contrastati.

(Fonte UFFICIO STAMPA ANLC)

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PRIMO SOCCORSO. PARTONO I CORSI DEL COORDINAMENTO CACCIATRICI FIDC https://www.ladeadellacaccia.it/primo-soccorso-partono-i-corsi-del-coordinamento-cacciatrici-fidc-73887/ Mon, 21 Aug 2023 06:00:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73887 Al via i corsi di primo soccorso organizzati dal Coordinamento nazionale cacciatrici Federcaccia con numerose sezioni provinciali Fidc.

Si parte mercoledì 30 agosto alle 21 presso la Sala hobby 3a età di Cesena.

Qui il corso prevede anche una presentazione sul maneggio e sicurezza delle armi.

Si prosegue lunedì 4 settembre alle 17.30 a Vigne di Narni (Terni) presso la Proloco Tempo Libero e quindi a Genova martedì 5 settembre alle 21 presso la sede Fidc di corso Sardegna.

Ma altri eventi sono in programma in Piemonte, Toscana, Lazio, Abruzzo…

I corsi sono gratuiti, agli intervenuti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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FIDC CALABRIA E LE ALTRE AAVV REGIONALI INTERVENGONO SUL CALENDARIO VENATORIO https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-calabria-e-le-altre-aavv-regionali-intervengono-sul-calendario-venatorio-73883/ Wed, 16 Aug 2023 11:33:37 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73883 Con l’approvazione del Calendario Venatorio per la stagione 2023-2024 si risponde alle tante incertezze che ogni anno sorgono su questa complessa materia, a cui ora si aggiungono quelle derivanti dalla comparsa della peste suina africana (PSA)

Dopo quasi due mesi dalla presentazione della proposta tecnica congiunta dalle Associazioni Venatorie riconosciute regionali, (FEDERCACCIA, ANLC, ENALCACCIA, ARCICACCIA, ANUU, ITALCACCIA, EPS), consolidata da atti e dati tecnico-scientifici e giuridici, predisposti dalla Regione Calabria con i contributi particolari dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia e dalle riunioni della Consulta Faunistico-Venatoria, finalmente la Giunta Regionale ha approvato il Calendario venatorio 2023-2024.

In sintesi, sono previste 6 giornate di preapertura, fissate nei giorni 2, 3, 9, 10, 13 e 14 settembre, che vedranno consentite nelle prime due (2 e 3 settembre) il prelievo di tortora, colombaccio e gazza e la possibilità dell’utilizzo dei cani da riporto. Nelle successive due (9 e 10 settembre) colombaccio e gazza, mentre nelle ultime due giornate (13 e 14 settembre) saranno cacciabili sempre colombaccio e la gazza, oltre alla quaglia, con l’ausilio del cane da ferma, da cerca e da riporto.

È invariata la data di apertura generale alla terza domenica di settembre (17 settembre) con chiusura al 31 gennaio per anatidi, rallidi e volpe.

Mantenute inalterate le date di prelievo dei turdidi, con apertura 1° ottobre e chiusura 31 gennaio, mentre per la beccaccia il periodo va dall’8 ottobre al 31 gennaio, grazie al contributo dei dati scientifici raccolti con la telemetria satellitare con progetti FIdC e da pubblicazioni scientifiche.

Mantenute le date 1° ottobre – 31 dicembre per il prelievo dell’allodola e dal 17 settembre al 31 dicembre per il merlo; dal 17 settembre al 30 novembre è il periodo di prelievo del fagiano e (oltre alla preapertura) il colombaccio e la gazza saranno cacciabili continuativamente dal 17 settembre al 14 gennaio.

Mantenuta la possibilità di prelievo esclusivamente della cornacchia grigia e della ghiandaia nella prima decade di febbraio.

Come consolidato dalla recente giurisprudenza, per queste ultime specie e per quelle inserite in preapertura, le date di apertura/chiusura devono essere purtroppo obbligatoriamente adeguate alle ultime sentenze della Corte Costituzionale sull’applicazione rigorosa dell’arco temporale massimo previsto dalla L. n. 157/92.

La caccia alla lepre sarà consentita dal 17 settembre al 17 dicembre.

Per la specie cinghiale resta inalterato il periodo 1° ottobre – 31 dicembre. Questo in attesa che il Parlamento accolga la richiesta di associazioni, mondo agricolo ed anche espressioni della comunità scientifica, tesa a modificare la L. n. 157/92, estendendo l’arco temporale di caccia oltre gli attuali tre mesi. Pertanto la caccia in braccata potrà essere svolta dal 1° ottobre al 31 dicembre.

Si ricorda che per quanto riguarda le zone soggette a restrizioni per la PSA il Calendario venatorio soggiace alla prevalente normativa europea e all’attuale conseguente Ordinanza n. 2, del 20 aprile 2023 del Commissario Straordinario nazionale alla Peste Suina Africana, che purtroppo dispone il divieto di caccia al cinghiale (in qualsiasi forma) su tale territorio. Pertanto, allo stato delle conoscenze e in attesa di una preannunciata nuova Ordinanza commissariale, nel territorio metropolitano di Reggio Calabria la caccia al cinghiale, anche in braccata, è consentita nella sola “zona di sorveglianza” (restrizione I) della PSA.

Mentre si ribadisce la necessità che nelle zone soggette a restrizioni II e III si avvii quanto prima l’attività di “depopolamento” del cinghiale (attività tecnica di controllo e non di tipo venatorio, quindi non inserita nel calendario), si riafferma che ciò avvenga con il supporto delle squadre di caccia al cinghiale con minibattuta o “girata” di otto cacciatori e un massimo di tre cani. Contestualmente si sollecita la Regione Calabria all’adozione delle misure previste, sia nel recentissimo Piano di azione per il contrasto della PSA, sia dall’altrettanto recente Piano Nazionale, approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni, per realizzare un appropriato controllo della specie sull’intero territorio regionale.


È importante sottolineare che nelle zone soggette a restrizioni sarà comunque possibile effettuare tutte le altre forme di caccia, pur con gli accorgimenti previsti dall’Ordinanza 2/2023, sia individuali che collettive, in questo caso, con le limitazioni di un massimo tre cacciatori e l’uso massimo di tre cani complessivi.


Per quanto riguarda l’addestramento e allenamento dei cani questo è consentito già dalla pubblicazione del Calendario venatorio fino al 10 settembre, eccezion fatta, come è ovvio, per le giornate di preapertura sopra indicate.

Diamo atto e ringraziamo l’Assessore Gallo, il Dipartimento e l’Ufficio Caccia del lavoro svolto e di aver accolto buona parte delle proposte unitarie delle AA.VV. per quanto riguarda le specie e i tempi di caccia.

In riferimento al Decreto VIncA, che ha effetto sulle Aree della Rete Natura 2000, sebbene lo si ritenga insoddisfacente, si registra che alcune aree tornano tra quelle dove si potrà esercitare l’attività venatoria: 1nella provincia di Cosenza (Fiumara Trionto) e 3 nella provincia di Crotone (Fiume Lese, Monte Fuscaldo e Murge di Strongoli). Riteniamo che permane priva di giustificazione la circostanza che ben 15 ZSC sul territorio regionale restino inibite all’attività venatoria: 5 in provincia di Cosenza, 2 in provincia di Crotone, 1 in provincia di Vibo, 5 in provincia di Reggio Calabria.

Ricordiamo inoltre che in provincia di Catanzaro restano inibiti i Laghi La Vota, che permangono in stato di inquinamento. Peraltro nell’attuale momento ciò appare ingiustificato in quanto questa stagione vige il divieto dell’uso del piombo nelle zone umide e non si vedono azioni volte al risanamento del sito come dovuto e necessario. In questo, come in altri casi, si registra una grande prontezza nel vietare la caccia, ma purtroppo nessuna azione significativa per il ripristino degli habitat alterati e per il risanamento ambientale.

Il divieto assoluto di caccia in queste 15 aree ZSC non trova giustificazione, considerando che tali zone sono designate ai sensi della Direttiva Habitat, che non riguarda la tutela degli uccelli, ma di determinati habitat. Inoltre, non sono riportate nelle motivazioni le presunte influenze negative dell’attività venatoria sugli habitat o sulle specie animali diverse dagli uccelli. Anche l’analisi dell’elenco delle ZSC inibite alla caccia non riporta elementi tecnici che supportino il divieto di caccia imposto, mentre si considera del tutto singolare la prescrizione di divieto di caccia alla tortora nelle aree Rete Natura 2000, considerato che rispetto all’anno scorso è vigente il Piano nazionale di gestione, con la sola prescrizione della riduzione del prelievo e nessuna menzione di limitazioni da imporre nei siti Natura 2000.

Tale complessivo approccio non può che definirsi ideologico nei confronti dell’attività venatoria e di fatto impedirà a molti cacciatori di esercitare la propria passione in alcuni territori da sempre conosciuti e frequentati.

Al netto delle considerazioni critiche sulla VIncA, si reputa quello deliberato un calendario sostanzialmente equilibrato, che in linea generale risponde alle attese e che soprattutto ha tenuto conto dei risultati scaturiti dai tavoli di confronto e concertazione.

(Federcaccia Calabria, Libera Caccia, Anuu, Arcicaccia, Enalcaccia, EpS, Italcaccia)

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FIDC BRESCIA. IL PUNTO SULLA PESTE SUINA AFRICANA https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-brescia-il-punto-sulla-peste-suina-africana-73881/ Fri, 11 Aug 2023 07:10:00 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73881 Sei regioni ufficialmente infette da Peste Suina Africana (P.S.A.), più di 700 cinghiali testati positivi, 20 mesi di espansione continua del virus… andrà davvero tutto bene?!

Nonostante i divieti imposti da gennaio 2022 nelle zone infette da Peste Suina Africana a tutti i frequentatori dei boschi, non solo a noi cacciatori, la malattia è ormai presente in ben sei regioni italiane, Lombardia compresa. La strategia nazionale introdotta dalle Istituzioni e dai Commissari Straordinari nominati ad hoc non sembra portare ad una eradicazione veloce della malattia e nemmeno impedire l’espansione del virus, visto il fronte di avanzamento costante. La diffusione a macchia d’olio del virus, che sembrava fuori controllo durante la primavera, ad oggi risulta rallentata, probabilmente a causa della minore mobilità generale della specie, sia a causa dal periodo dell’anno sia dagli abbattimenti che in alcune aree infette, compresa l’area pavese, sono stati numerosi. Questo però non deve far abbassare l’allerta perché, se la malattia dovesse anche solo sfiorare i territori ad elevata concentrazione di suini, l’impatto per la suinicoltura sarebbe devastante.

Regione Lombardia, consapevole di questo, ha seguito la vicenda in primissimo piano: nell’anno e mezzo trascorso la collaborazione tra l’unità organizzativa Veterinaria della Direzione Generale Welfare dell’Assessore Bertolaso, la Direzione Agricoltura dell’Assessore Beduschi con il territorio pavese, prima lambito e poi colpito dalla PSA, è stata evidente. Grazie al contributo del mondo venatorio dell’Oltrepò pavese sono stati raggiunti obiettivi importanti nel tentativo di arginare il più possibile la malattia.

Ciò è stato ottenuto attraverso la coniugazione locale delle numerose norme e i piani emanati d’urgenza, a volte in modo caotico, dagli organi di governo. Gli elementi normativi di recente emanazione sono stati i Piani Regionali di Interventi Urgenti (i PRIU), il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica e il Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali a livello nazionale oltre alle ordinanze del Commissario alla PSA. Regole, obiettivi, modalità e mezzi diversi per ogni piano che mirano a gestire il cinghiale, più che la PSA, e che solo occasionalmente sembrano parlare il medesimo linguaggio. L’unico elemento in comune è una dichiarazione di guerra verso la specie cinghiale. Questo contesto, se non rigidamente governato a livello centrale, genererà attorno alla gestione del cinghiale un caos che gioverà esclusivamente alla diffusione della PSA.

Infatti, le norme sono passate dal tentativo di eradicare la PSA a dettare nuove regole per la gestione del cinghiale su tutto il territorio nazione, non solo nelle zone infette. È stata addirittura istituita una nuova figura, quella del bioregolatore. “I soggetti abilitati in base alla normativa vigente al prelievo venatorio con specifica formazione in materia di biosicurezza -si legge nell’ordinanza- (…) per il periodo di applicazione dei piani di eradicazione della peste suina africana (…) assumono la funzione di bioregolatori e possono iscriversi nell’apposito Elenco nazionale dei Bioregolatori attivato nel portale dei Sistemi informativi veterinari – Vetinfo, al quale potranno attingere le Autorità competenti locali per attività di contenimento della specie cinghiale sull’intero territorio nazionale“. L’autorità competente locale potrà attingere dall’elenco nazionale per incaricare i bioregolatori per abbattere i cinghiali anche nelle aree di braccata, dove non sono stati raggiunti gli obiettivi minimi di prelievo. Questi obiettivi minimi dovrebbero essere ufficializzati con il “Piano straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali” e, considerata la guerra aperta verso il cinghiale, non crediamo siano numericamente bassi e facilmente raggiungibili.

Il quadro normativo si completa con l’Ordinanza n.2/2023 del Commissario alla PSA, in fase di revisione perché in scadenza a fine agosto, che regolamenta le attività nei territori infetti. Se l’obiettivo dell’eradicazione dalla PSA non è più perseguibile, ci auguriamo che la nuova Ordinanza possa contenere regole che permettano uno svolgimento il più normale possibile della prossima stagione venatoria e allo stesso tempo possa dare strumenti e risorse alla Regione per poter contrastare in modo incisivo l’avanzata della PSA.  In questo contesto dobbiamo sostenere i nostri colleghi pavesi nella lotta a questa malattia le cui ricadute sono sicuramente devastanti per la suinicoltura e per tutta l’attività venatoria. Ci auspichiamo, e chiediamo, alla Regione di continuare a districare la matassa delle norme nazionali per darci elementi chiari per metterci a disposizione delle autorità sanitarie. (FIDC BRESCIA – CACCIAPENSIERI)

 

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TORNA LA FIERA DEGLI UCCELLI DI SARNICO: APPUNTAMENTO IL 15 AGOSTO AL LIDO NETTUNO https://www.ladeadellacaccia.it/torna-la-fiera-degli-uccelli-di-sarnico-appuntamento-il-15-agosto-al-lido-nettuno-73870/ Tue, 08 Aug 2023 08:26:52 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73870 Dopo le difficoltà organizzative avute lo scorso anno con il cambio di sede, torna al Lido Nettuno la Fiera degli Uccelli e dei Cani da caccia, a cura della sezione di Federcaccia Sarnico nella storica area.

Nella giornata di Ferragosto, in versione leggermente rivista nell’orario per far fronte al caldo pomeridiano, prenderà il via la consueta sagra, iscritta nel circuito AMOV. In questo parco di 24000 metri quadrati non mancheranno certo le attività. Alle 6 avrà inizio la tradizionale gara canora, con bottacci, sasselli, merli, fringuelli, allodole, tordine e cardellini e lucherini a farla da padroni.

A giudicare i migliori cantori tra i circa 300 uccelli iscritti ci sarà la giuria AMOV. Successivamente, verso le 11:30 si sfideranno sul palco i chioccolatori della zona, riproducendo fedelmente il canto dei richiami sia a bocca libera che con l’ausilio di particolari fischietti. Come capita spesso negli ultimi anni non mancherà la dimostrazione del campione di chioccolo Loris Dal Maistro.

In contemporanea alla gara di canto, ma in una zona riparata in modo da non recare disturbo alla stessa, ci sarà la possibilità di osservare gli esperti addestratori di rapaci del gruppo Do.C Falconry: durante la manifestazione sarà possibile fare fotografie alla bellissima aquila reale ad esempio, fare domande ai falconieri riguardo questa antichissima forma di caccia e qualche fortunato potrà addirittura provare l’ebrezza di tenere al polso un falco o un gufo. Alle 10: 30 seguirà la mostra canina dove il giudice internazionale, Dott. Di Napoli, esaminerà la bellezza dei singoli soggetti, decretando poi il miglior cane per singola specie e il Best in show di tutta la manifestazione.

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ISTITUITO IL COMITATO TECNICO FAUNISTICO-VENATORIO NAZIONALE https://www.ladeadellacaccia.it/istituito-il-comitato-tecnico-faunistico-venatorio-nazionale-73866/ Fri, 04 Aug 2023 07:32:23 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73866 Con decreto del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste sono stati nominati i membri del Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio Nazionale, istituito con decreto del Ministro stesso lo scorso 22 maggio 2023.

Nel documento allegato i rappresentanti nominati per ciascuno degli organi componenti il Comitato.

Allegato: DM Nomina CTFVN 2023

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FIDC LAZIO INTERVIENE SU CALENDARIO VENATORIO E PIANO FAUNISTICO REGIONALE https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-lazio-interviene-su-calendario-venatorio-e-piano-faunistico-regionale-73863/ Thu, 03 Aug 2023 14:09:52 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73863 Nei giorni scorsi, all’indomani della sua pubblicazione, il Presidente di Federcaccia Lazio Aldo Pompetti ha scritto agli Uffici regionali in merito ad alcune osservazioni sul calendario venatorio della prossima stagione e dul PFR. Di seguito il testo.

Federcaccia Lazio ha preso visione del nuovo Calendario venatorio regionale pubblicato dalla Regione Lazio. Si esprime apprezzamento per le date di apertura e chiusura della stagione venatoria, che rispecchiano per la maggior parte delle specie i periodi della Legge 157/92, e che sono motivate correttamente nel discostamento dal parere dell’ISPRA. Tuttavia, si desidera fare presenti alcune incongruenze e penalizzazioni che questa Federazione aveva già evidenziato negli anni passati, ma che sono rimaste non applicate anche quest’anno con il cambio di indirizzo politico regionale. Di seguito i punti che si chiede vengano rivisti:

CALENDARIO VENATORIO

    • Caccia alla tortora: il sistema adottato dalla Regione Lazio non può essere considerato soddisfacente perché porta all’assegnazione di 1 tortora a cacciatore e affida agli ATC la gestione del piano di prelievo. Si ritiene corretto che sia adottato un sistema regionale di monitoraggio dei prelievi, con applicazione per smartphone, invio SMS o pagina web dedicata, in cui i cacciatori interessati alla caccia alla tortora si devono iscrivere, del resto tutte le regioni italiane hanno attuato questa modalità, mentre nessuna ha fatto una “preassegnazione” di capi da parte degli ATC. Federcaccia offre in tal senso la propria collaborazione, anche attraverso la convenzione con XCaccia. In questo modo i cacciatori appassionati della specie possono usufruire del carniere di 5 capi, permesso dal Piano di Gestione Nazionale e la caccia verrebbe interrotta al raggiungimento del limite regionale di 5.534 capi. Si fa presente che questo sistema si è dimostrato efficace nelle confinanti regioni Toscana e Umbria nella scorsa stagione.
    • Caccia al moriglione: anche per questa specie si ritiene preferibile adottare un sistema regionale come descritto per la tortora. Può infatti capitare che un cacciatore dichiari il proprio interesse alla specie, ma poi non possa esercitare la caccia, in questo modo i capi preassegnati non saranno disponibili per altri cacciatori, con evidente penalizzazione dei più appassionati.
    • Cancellazione di specie cacciabili: da molti anni la Regione Lazio esclude dal prelievo venatorio le specie combattente e moretta. Si chiede una modifica in questo approccio penalizzante facendo presente che nessuna delle due specie si trova in una condizione di sofferenza demografica e non è corretto escludere totalmente una specie dal prelievo venatorio, quando sono possibili regolamenti di caccia con alcune restrizioni ma non divieti assoluti.
    • Limitazione di prelievo giornaliero e stagionale: i limiti di capi abbattibili in Regione Lazio sono più restrittivi rispetto a quelli delle regioni vicine (es. Toscana e Umbria) e vanno oltre il parere ISPRA penalizzando i cacciatori laziali. Alcuni esempi sono il limite di colombacci di 10 capi, il limite stagionale di lepri, fagiani e i limiti stagionali per le specie beccaccino, frullino, canapiglia, marzaiola e mestolone che non sono richiesti nemmeno da ISPRA.

PIANO FAUNISTICO VENATORIO

Come noto, il Piano   Faunistico Venatorio Regionale è fermo al 1998 e questo ha impedito da molti anni l’implementazione della pianificazione faunistico-venatoria e l’attuazione di scelte di programmazione aggiornate alle nuove situazioni della fauna e del territorio della Regione Lazio.

Nell’anno scorso era stato prospettato un Piano Faunistico Regionale che questa Federazione non ha condiviso perché non rispecchiava le realtà territoriali che nel corso dei decenni si sono trasformate ad esempio:

    • le monocolture di noccioleti hanno invaso il territorio e per la loro sopravvivenza ai danni degli ungulati vengono debitamente recintate, sottraendo territorio utile alla caccia;
    • gli impianti fotovoltaici in espansione e con altri progetti di nuovi insediamenti
    • l’espansione di parchi–oasi e aree protette in genere.

Quanto sopra esposto ha ridotto notevolmente il territorio utile alla caccia, si possono ad esempio verificare i comuni della Provincia di Viterbo come Villa San Giovanni in Tuscia che ha solo qualche ettaro disponibile alla caccia, così come i comuni limitrofi sino a Nepi.

Questi comuni sono anche destinati a raccogliere i cacciatori romani che per mancanza di territorio devono riversarsi obbligatoriamente, come anche previsto dalle Legge 450 nei comuni confinanti.

Nelle poche zone cacciabili nell’area di Roma questa Federazione ha dovuto creare un App appositamente per i cacciatori, che segnala l’avvicinamento alle aree destinate alla preclusione della caccia-Parchi-ZRC- ed altri divieti al fine di evitare gli inconvenienti.

Il Piano Faunistico prospettato, in virtù del decremento del numero di cacciatori ed automaticamente l’aumento degli ettari di territorio disponibili pro-capite, aveva indotto la nascita di nuove zone restrittive come ZRC-Oasi, la cui tabellazione è a carico degli ATC ricadenti con spese che gravano moltissimo sul bilancio degli stessi ATC.

Proprio per motivi economici e di risparmio sarebbe opportuno valutare l’ATC unico in alcune province del Lazio.

I corsi per le Guardie Venatorie Volontarie delle associazioni non sono più stati attuati. Sarebbe anche opportuno individuare delle nuove figure di Guardie che possano esplicare in alternativa le attività svolte dalla Polizia Provinciale laddove vi è carenza o un numero non corrispondente alle esigenze degli ATC per svolgere tutte le funzioni richieste dalla legge.

Questa Federazione ha più volte espresso parere negativo al tesserino elettronico in totale applicazione. Questa forma digitalizzata andrebbe a penalizzare i cacciatori non in possesso di uno smartphone e coloro che non ne hanno le capacità tecniche per l’uso. Le proposte sono state di inserire nei nuovi esami venatori la parte informatica per i futuri cacciatori- la richiesta volontaria per coloro che sono abili all’uso di tale forma.

La Regione Lazio è stata penalizzata dalla mancata raccolta di dati stagionali sui prelievi dichiarati nei tesserini venatori che non sono stati quindi resi disponibili negli ultimi anni. Le proposte di Federcaccia Lazio sono state diverse: la lettura tramite la penna elettronica, l’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza ai fini di ritiro e lettura dati, incentivi economici ai Comuni ed Enti preposti a rilascio e raccolta dei tesserini al fine di trasmettere i suddetti dati.

Lo scorso anno la Regione Lazio ha recepito solo parzialmente le nuove leggi e disposizioni sulla PAC che è finanziata totalmente dall’Unione Europea per fini di miglioramento ambiente-habitat- e territorio, ciò va a discapito della biodiversità del territorio laziale e della gestione corretta della fauna e della caccia.

La scrivente Federazione chiede gentilmente un incontro per esaminare con il necessario approfondimento le questioni sopra descritte.

Ringraziamo per l’attenzione e porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Roma, 31/07/2023 – Il Presidente Regionale Federcaccia Aldo Pompetti

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PESTE SUINA: CIA VENETO, REGIONE IN STATO DI PREALLERTA https://www.ladeadellacaccia.it/peste-suina-cia-veneto-regione-in-stato-di-preallerta-73861/ Thu, 03 Aug 2023 14:05:59 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73861 In Veneto è stato di preallerta relativamente all’eventuale diffusione della peste suina africana. L’annuncio è di Cia-Agricoltori Italiani Veneto, alla luce di un incontro sul tema che si è tenuto nei giorni scorsi assieme alla Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione, i servizi veterinari delle Ulss e le organizzazioni agricole. “È stato avviato un coordinamento fra le autorità sanitarie e le organizzazioni agricole stesse -sottolinea Cia Veneto-. Fino ad ora, nella nostra regione, non sono stati rilevati casi di infezione. Tuttavia, la guardia va mantenuta alta al fine di scongiurare qualsiasi tipo di rischio”.

Stando ai numeri della Banca Dati Nazionale (che consente la rintracciabilità dei capi bovini in tutto il territorio nazionale), in Veneto vi sono 5mila allevamenti suinicoli registrati; di questi, 4mila fino a 4 capi, 500 da 4 a 50 capi, e altri 500 oltre 50 capi. “In questo momento deve venire rafforzata la biosicurezza, in particolare mediante apposite recinzioni degli allevamenti -aggiunge Cia Veneto- Nella zona eventualmente infetta, la legge prevede la macellazione istantanea di tutti i capi degli allevamenti familiari”. Per quanto riguarda la peste suina, si tratta di una malattia per la quale, al momento, non esiste un vaccino: si può trasmettere tra i cinghiali e i maiali (non esiste alcun pericolo per l’uomo). “Tutto il territorio veneto, e soprattutto l’area del Parco Colli Euganei, il Bellunese e la Lessinia, è potenzialmente interessato a motivo della presenza di migliaia di ungulati -precisa il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini-. Serve portare avanti con continuità il contenimento di questi animali mediante l’azione di selecontrollori autorizzati”. Non solo. Cia Veneto ricorda che “è stato sottoscritto un protocollo ad hoc fra l’amministrazione regionale e le organizzazioni agricole per la cattura dei cinghiali con gabbie, chiusini, trappole e recinti mobili in rete”. Oggi la peste suina africana è presente nella vicina Croazia e in Regioni italiane quali Piemonte, Lombardia, Liguria, Basilicata, Campania e Calabria.

“L’ultima ordinanza del commissario nazionale alla Psa, Vincenzo Caputo, impone controlli serrati sulle carni suine e di cinghiale, il monitoraggio degli ungulati e, appunto, il rafforzamento della biosicurezza nelle aziende suinicole -chiarisce Passarini-. Se questa malattia si diffondesse, milioni di suini sani, destinati principalmente alla produzione dei prosciutti Dop di Parma e San Daniele, dovrebbero essere prematuramente abbattuti. Ciò comporterebbe dei danni ingenti -conclude- e in taluni casi permanenti, alla filiera della salumeria nazionale. Ecco perché non dobbiamo farci trovare impreparati rispetto ad una possibile diffusione della Psa nella nostra regione”. (Fonte CIA)

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FIDC BRESCIA. DECRETO PER LA PREAPERTURA A: CORNACCHIA GRIGIA, NERA, GAZZA E GHIANDAIA https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-brescia-decreto-per-la-preapertura-a-cornacchia-grigia-nera-gazza-e-ghiandaia-73859/ Wed, 02 Aug 2023 08:56:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73859 In allegato il decreto relativo all’anticipo dell’apertura della caccia per le specie cornacchia grigia e nera, gazza e ghiandaia, per il territorio di competenza della provincia di Brescia.

Riportiamo i punti salienti del decreto:

  • l’apertura anticipata della caccia è autorizzata da appostamento fisso e temporaneo sul territorio di competenza della Struttura Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca di Brescia per le sole specie Corvidi (Cornacchia grigia, Cornacchia nera,
    Gazza e Ghiandaia) nelle seguenti modalità:
    –  dal 3 al 14 settembre 2023, nei soli giorni di giovedì e domenica;
    –  i giorni in cui esercitare la caccia sono il 3, 7, 10, 14 settembre 2023;
    –  in dette giornate la caccia in parola si può esercitare da un’ora prima dell’alba fino alle ore 13.00;
    –  la caccia alle suddette specie è esercitabile esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo;
    –  la chiusura è anticipata al 17 gennaio 2024 compreso;

Decreto-11543-del-1-8-23_apertura-anticipata

Riportiamo anche il link dove poter consultare tutti i nostri calendari aggiornati

https://www.federcacciabrescia.it/calendari-venatori/

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FIDC BRESCIA. CONTROLLO PER LE SPECIE STORNO E COLOMBO DI CITTÀ https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-brescia-controllo-per-le-specie-storno-e-colombo-di-citta-73857/ Wed, 02 Aug 2023 08:54:36 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73857 Pubblichiamo le delibere e la modulistica relative al controllo specie piccione e storno per il prelievo venatorio per l’annata venatoria 2023/2024:

  • DGR n. 523 del 26/06/2023 “Autorizzazione al controllo della specie colombo di città per prevenire danni all’agricoltura mediante prelievo venatorio, nel periodo 17 settembre 2023 – 31 gennaio 2024, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lett. A) della dir. 2009/147/CE e degli artt. 19 e 19 bis della l. 157/92”;
  • DGR n. 524 del 26/06/2023 “Autorizzazione al controllo della specie storno per prevenire danni all’agricoltura mediante prelievo venatorio, nel periodo 1 settembre 2023 – 30 ottobre 2023, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lett. A) della dir. 2009/147/CE e degli artt. 19 e 19 bis della l. 157/92”;

Si ricorda che i cacciatori interessati al prelievo dovranno, in base alla residenza anagrafica, fare richiesta di autorizzazione al controllo ai rispettivi uffici agricoltura foreste caccia e pesca territoriali, tramite i modelli allegati nel periodo compreso tra il 1 e il 12 agosto 2023.

Per i residenti a Brescia la domanda andrà consegnata a mano o inviata per raccomandata con ricevuta di ritorno o via pec (ogni richiedente può inviare una singola domanda di iscrizione) a:

Regione Lombardia – Ufficio Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca – Via Dalmazia 92/94 – 25125 Brescia

Oppure:

Pec: agricolturabrescia@pec.regione.lombardia.it

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FIDC-UCT: A PISTOIA GRANDE PARTECIPAZIONE PER L’ASSEMBLEA PUBBLICA ANNUALE https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-uct-a-pistoia-grande-partecipazione-per-lassemblea-pubblica-annuale-73854/ Wed, 02 Aug 2023 08:52:32 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73854 Si è tenuta a Casalguidi (PT), l’assemblea pubblica annuale organizzata dalla Federcaccia UCT Provinciale di Pistoia alla presenza del Presidente Provinciale Federcaccia UCT Franco Biagini e di quello Regionale Marco Salvadori.

Dopo l’introduzione del Presidente Biagini, che ha inquadrato ai presenti gli argomenti della serata, il Presidente Regionale Salvadori ha aggiornato i partecipanti sulle molte novità in ambito venatorio a livello regionale.

Dall’approvazione Calendario Venatorio Regionale, che il prossimo lunedì sarà corretto in alcune imprecisioni per poi essere nuovamente e definitivamente ratificato dalla Giunta Regionale, al grande lavoro di confronto e proposta della nostra Associazione sulla bozza del prossimo Piano Faunistico Venatorio Regionale.

Ripercorrendo nella sua analisi tutti gli appuntamenti promossi da Federcaccia Toscana UCT negli ultimi mesi, per incentivare l’apertura della fase di discussione sul nuovo strumento programmatico, a partire dal convegno del 15 di Aprile scorso organizzato in collaborazione con la Regione Toscana.

In chiusura si è parlato poi di anelli e richiami vivi. Una battaglia questa che vede impegnata l’Associazione assieme all’Anuu Migratoristi Toscana sin dal 2020, e per la quale i dirigenti delle due Associazioni continuano quotidianamente a confrontarsi con i rappresentanti istituzionali regionali e locali.

Di buon auspicio in questo senso i positivi esempi della Liguria e della Lombardia, due Regioni che negli ultimi anni con provvedimenti appositi, hanno provveduto a normate adeguatamente situazioni analoghe a quella Toscana, e che quindi fanno ben sperare in una rapida e positiva risoluzione della questione anche per la nostra Regione. (La Segreteria FIdC-UCT)

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INCENDI: SOS VACANZE, ECCO IL VADEMECUM COLDIRETTI https://www.ladeadellacaccia.it/incendi-sos-vacanze-ecco-il-vademecum-coldiretti-73852/ Wed, 02 Aug 2023 08:51:08 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73852 Arriva il vademecum salva vacanze per evitare il pericolo della diffusione delle fiamme favorito dalle alte temperature, sigarette, picnic e comportamenti imprudenti. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha elaborato una serie di consigli per prevenire i roghi in occasione del week end di grandi partenze segnate dagli incendi anche nelle mete tradizionali dei viaggi, dalla Calabria alla Puglia, dalla Sardegna fino alla Sicilia.

Un rischio reale per l’Italia che è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale emerge che si tratta di ben 11,4 milioni di ettari, decine di migliaia dei quali sono già andati in fumo quest’estate con il fuoco che ha travolto boschi, macchia mediterranea, oliveti e pascoli con danni economici ed ambientali incalcolabili.

La prima regola da seguire nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili.

Dal momento che – continua la Coldiretti –  6 roghi su 10 si stima siano causato volontariamente anche per opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

Ci vorranno almeno 15 anni – ricorda la Coldiretti – per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.

Proprio per garantire una funzione di controllo e monitoraggio ed intervenire tempestivamente Coldiretti e Vigili del Fuoco, con il supporto dell’Associazione A.B.-Agrivenatoria Biodiversitalia, hanno sottoscritto un protocollo per le attività di lotta attiva agli incendi di bosco o per rischi idrogeologici. L’accordo prevede che gli agricoltori mettano a disposizione – conclude Coldiretti – spazi per i mezzi di pronto intervento e partecipino a progetti mirati per lo sviluppo di procedure per l’allertamento delle squadre operative Vvf in caso di emergenze. (Fonte COLDIRETTI)

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“ATTENTI A QUEI 4!” CAMPAGNA DI CITIZEN SCIENCE PROMOSSA DA IRBIM CNR E ISPRA PER L’AVVISTAMENTO DI SPECIE ALIENE NEL MEDITERRANEO https://www.ladeadellacaccia.it/attenti-a-quei-4-campagna-di-citizen-science-promossa-da-irbim-cnr-e-ispra-per-lavvistamento-di-specie-aliene-nel-mediterraneo-73849/ Wed, 02 Aug 2023 08:50:10 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73849 Nel video, l’ultimo avvistamento, lungo le coste calabresi, del Pesce Scorpione che sulle pinne dorsale, anale e pelviche presenta spine velenose, molto lunghe e sottili.

ISPRA e CNR-IRBIM ricordano la campagna Attenti a quei 4! I due istituti in collaborazione con il progetto Alien Fish raccolgono le segnalazioni come previsto dalla campagna Attenti a quei 4.

 

(Fonte ISPRA)

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PSA: CIA, SERVONO RISORSE PER IMPLEMENTARE BIOSICUREZZA E DRASTICA RIDUZIONE UNGULATI https://www.ladeadellacaccia.it/psa-cia-servono-risorse-per-implementare-biosicurezza-e-drastica-riduzione-ungulati-73847/ Wed, 02 Aug 2023 08:47:55 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73847 Un confronto pragmatico per fronteggiare l’emergenza della Peste suina africana (PSA) e mettere al sicuro la zootecnia Made in Italy, a partire dalle regioni più colpite dalla malattia. Questo il tema dell’incontro del 1° agosto fra Cia-Agricoltori Italiani e il commissario straordinario per la PSA, Vincenzo Caputo, tenutosi nella sede nazionale di Via Fortuny e presieduto dal presidente, Cristiano Fini, insieme al referente Cia per i temi sulla fauna selvatica, Gabriele Carenini.

Durante l’incontro, Cia ha confermato la sua volontà di collaborare con le istituzioni con l’obiettivo di eradicare il virus e ha illustrato le diverse criticità che affrontano gli agricoltori ogni giorno sul territorio. Di primaria importanza, le misure di protezione e di prevenzione rigorose negli allevamenti. A tal fine, per Cia sono indispensabili maggiori risorse economiche per implementare negli allevamenti i requisiti di biosicurezza.

Nel corso della riunione, il commissario ha dichiarato l’impegno del governo a eradicare la Peste suina attraverso l’abbattimento dei cinghiali dalla zona infetta entro 36 mesi, con l’attività di bioregolatori che interverranno nelle operazioni. Caputo, inoltre, ha chiesto la collaborazione delle aziende agricole sul fronte della gestione delle carcasse, per superare il problema anche economico dello smaltimento.

Per Cia, il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica di prossima emanazione deve avere come obiettivo l’eradicazione degli ungulati nelle aree agricole ed è fondamentale che le azioni di depopolamento siano tempestive, concentrandosi nelle zone confinanti con quelle in restrizione, allo scopo di limitare la diffusione della malattia e l’ampliamento delle zone infette.

“Come ribadito in diverse circostanze, con l’estate inoltrata, già noto elemento di criticità sul fronte della PSA, chiediamo che vengano messi in campo tutti gli strumenti per eradicare la malattia -è intervenuto Gabriele Carenini-. Bisogna ridurre drasticamente il numero dei cinghiali in circolazione e occorre far ripartire al più presto le aziende che sono ferme”.

“La situazione è gravissima -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- occorre agire in maniera concreta, prima che si arrivi al blocco della circolazione dei prodotti di salumeria nazionali. Dobbiamo ridurre la pressione dei selvatici, sono indispensabili abbattimenti organizzati e sistematici su tutto il territorio. Adesso, servono risorse economiche e messa in opera delle disposizioni, prima che le conseguenze siano devastanti per l’intero settore suinicolo da cui dipendono 11 miliardi di fatturato e 70 mila addetti nella filiera delle carni suine, e che i danni superino l’intero valore della suinicoltura nazionale”. (Fonte CIA)

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TIRO A VOLO. BENELLI SCEGLIE LA SUA SQUADRA PER BAKU https://www.ladeadellacaccia.it/tiro-a-volo-benelli-sceglie-la-sua-squadra-per-baku-73844/ Wed, 02 Aug 2023 08:46:10 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73844 Il dado è tratto anche per lo Skeet: il Direttore tecnico Andrea Benelli ha formalizzato il suo sestetto che parteciperà al Mondiale in programma a Baku dal 14 agosto al 1° settembre (ma le gare dello Skeet saranno concentrate nei giorni dal 17 al 20 agosto). Inevitabilmente diverso il criterio che ha informato le scelte del sessantaduenne selezionatore fiorentino (da atleta: medaglia d’oro a Atene 2004 dopo il bronzo di Atlanta 96) per l’ambito maschile e per quello femminile. Due sono le carte olimpiche dello Skeet femminile già acquisite dall’Italia con Diana Bacosi (nel 2022) e con Martina Bartolomei (agli EuroGames di Cracovia nel mese di giugno), pertanto per l‘appuntamento iridato il Ct ha convocato proprio l’umbro-toscana olimpionica a Rio e l’atleta aretina a cui si affiancherà la viterbese di Tarquinia Simona Scocchetti che nella recente Coppa del Mondo di Lonato del Garda, pur gareggiando soltanto per il conseguimento dei punti nel ranking internazionale, è stata autrice di una gara magistrale (123/125).

Condizionato invece dalla necessità di inseguire il pass per l’Olimpiade francese il terzetto degli uomini: a Baku Benelli schiererà il casertano Tammaro Cassandro (argento alla World Cup di Lonato del Garda di luglio), Erik Pittini (il “vichingo” di Udine che ha fatto faville nel primo scorcio della stagione 2023) e un atleta dalla consolidata esperienza come il pistoiese olimpionico a Rio Gabriele Rossetti.

“È stata davvero difficile la composizione delle due squadre – ha spiegato Andrea Benelli – e ancora di più nel caso del terzetto femminile perché in questo momento avevo a disposizione tante atlete in condizioni ideali. Ho fatto le mie scelte in base ai risultati più recenti che del resto hanno fornito indicazioni precise e attendibili.” Per scaldare i motori intanto il gruppo si riunisce proprio in queste ore al Concaverde di Lonato del Garda per un raduno che impegnerà le atlete e gli atleti con il coach Benelli e con il Preparatore atletico Fabio Partigiani dal 2 al 6 agosto. (Fonte FITAV)

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TIRO CON L’ARCO. MONDIALI 2023: QUINTO E DODICESIMO POSTO PER LE SQUADRE AZZURRE DOPO LE QUALIFICHE https://www.ladeadellacaccia.it/tiro-con-larco-mondiali-2023-quinto-e-dodicesimo-posto-per-le-squadre-azzurre-dopo-le-qualifiche-73841/ Wed, 02 Aug 2023 08:44:50 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73841 Prime frecce ai Mondiali di Berlino che assegnano anche i pass a squadre per le prossime Olimpiadi di Parigi 2024. Al termine delle qualifiche del ricurvo l’Italia si piazza al quinto posto con il terzetto femminile e al dodicesimo con quello maschile.

I RISULTATI A SQUADRE – Per qualificarsi ai prossimi Giochi sarà necessario arrivare tra le prime tre e quindi salire sul podio mondiale al termine delle eliminatorie che si disputeranno tra domani [oggi per chi legge, n.d.r.] e venerdì. Ad accedere al primo turno sono state le migliori 24 squadre sia del maschile che del femminile dopo le 72 frecce di qualifica per ogni arciere di questa mattina.

L’Italia maschile di Mauro Nespoli, Federico Musolesi e Alessandro Paoli si è piazzata al dodicesimo posto con 1965 punti in una classifica che ha visto in prima posizione la Corea del Sud (2048), seguita da Olanda (1992) e Cina (1989). Ai dodicesimi di finale gli azzurri se la vedranno con Israele (Dror, Frenkel, Shanny) che ha chiuso la qualifica al 21esimo posto, in caso di passaggio del turno il match agli ottavi sarà contro gli USA, dallo stesso lato del tabellone dell’Italia maschile c’è la Corea del Sud, oltre a Francia e Germania.

Meglio hanno fatto le donne con Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e Chiara Rebagliati che hanno concluso la qualifica quinte con 1942 dietro a Corea del Sud (2013), Cina (1960), Germania (1955) e Ucraina (1950). Grazie all’ottimo risultato l’Italia è già qualificata agli ottavi di finale dove troverà la vincente del match tra Brasile (Canetta, Dos Santos, Nikitin) e Olanda (Reoffen, Schloesser, van der Winkel), rispettivamente ventunesime e dodicesime nel tabellone. Anche per le azzurre c’è la Corea del Sud nello stesso lato della griglia degli scontri, oltre a Francia e Ucraina.

I RISULTATI INDIVIDUALI – Nella gara individuale maschile primo posto per il coreano Kim Woojin con 688 punti, cinque in più dell’indiano Dhiraj Bommadevara e sei in più del brasiliano Marcus D’Almeida. Miglior piazzamento azzurro per Mauro Nespoli, quattordicesimo con 664 punti e atteso al primo turno dal tailandese Pathairat; Federico Musolesi si piazza ventiduesimo con 660 mentre Alessandro Paoli è settantanovesimo con 641: per loro le prime sfide saranno contro l’arciere della Malesia Busthamin e l’australiano Boukouvalas.

Tra le donne prova da incorniciare della messicana Alejandra Valencia che con i suoi 675 punti si mette alle spalle il terzetto coreano Lim Sihyeon (675), Kang Chae Young (672) e An San (666). Per le azzurre diciottesimo posto per Tatiana Andreoli con 651 punti, venticinquesimo per Chiara Rebagliati (646) e ventisettesimo per Lucilla Boari (645). Le tre italiane al primo turno affronteranno rispettivamente la tailandese Khunhiranchaiyo, la turca Coskun e la georgiana Gvinchidze.

I RISULTATI DEL MIXED TEAM – Le qualifiche hanno disegnato anche la griglia delle eliminatorie del mixed team con l’Italia che schiererà Mauro Nespoli e Tatiana Andreoli. Gli azzurri sono tredicesimi dopo le frecce di qualifica con 1315 punti e affronteranno la Colombia (Rendon, Enriquez) ai dodicesimi di finale. La migliore coppia è stata quella della Corea del Sud con 1363 punti, secondo posto per il Messico (1331) e terzo per la Cina (1326).

I RISULTATI INDIVIDUALI DEL COMPOUND – Nel pomeriggio sono scesi sulla linea di tiro i compound, nel maschile il migliore degli azzurri è Federico Pagnoni, ventisettesimo con 694 punti, gara a braccetto per Marco Bruno ed Elia Fregnan che chiudono con 691 punti al quarantesimo e al quarantunesimo posto. Nel primo turno eliminatorio Pagnoni se la vedrà con il tailandese Wongtana, Bruno affronterà il tedesco Grafmans e Fregnan sfiderà il norvegese Figved.

Nel femminile ventunesima posizione per Elisa Roner con 686 punti che valgono il passaggio diretto al secondo turno eliminatorio, Marcella Tonioli è quarantaquattresima con 674 punti e al primo turno tirerà contro la slovacca Kokutova, mentre Andrea Nicola Moccia dopo il sessantacinquesimo posto con 664 punti è attesa dal match con l’estone Tetsmann.

Ai vertici della classifica maschile ci sono il turco Haney con 709 punti, l’olandese Schloesser con 705 e il polacco Konecki con 704, nel femminile primo posto con 702 punti per la colombiana Sara Lopez, secondo per l’indiana Jyothi Vennam con 701 e terzo per la messicana Dafne Quintero con 698.

I RISULTATI A SQUADRE DEL COMPOUND – Tra le squadre al maschile l’Italia è nona con 2076 punti e affronterà nel primo turno eliminatorio il Canada, mentre nel femminile le azzurre si classificano quattordicesime con 2024 e se la vedranno con l’Islanda. Nel mixed team Roner e Pagnoni inizieranno la propria corsa dal quattordicesimo posto con 1380 e ai dodicesimi di finale sfideranno la Francia.

(Fonte FITARCO)

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PORTALE ENCI PROVE: DAL 1 SETTEMBRE 2023 PER LE PROVE PER RAZZE DA SEGUITA https://www.ladeadellacaccia.it/portale-enci-prove-dal-1-settembre-2023-per-le-prove-per-razze-da-seguita-73839/ Wed, 02 Aug 2023 08:43:18 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73839 A seguito dell’implementazione del Portale ENCI PROVE, si comunica che per poter partecipare alle prove calendarizzate a partire dal 1 settembre 2023, l’iscrizione dei cani deve essere effettuata direttamente anche per le prove:

  • per le razze da seguita
  • brevetto di cane da limiere e girata organizzate dalla Società Italiana Pro Segugio

Anche per queste tipologie di prove le iscrizioni vengono effettuate attraverso il collegamento diretto ai dati del Libro genealogico, con il vantaggio della coerenza delle informazioni inserite.

Il catalogo è predisposto per via informatica e i risultati, al termine della prova, sono immediatamente recepiti dal sistema e consultabili.

Gli uffici segnalano ai soci, agli allevatori, ai proprietari e ai conduttori dei cani che le iscrizioni, con relativo pagamento elettronico, dei soggetti alle prove autorizzate dall’ENCI, devono essere effettuate entro i termini previsti dai Comitati Organizzatori ed esclusivamente accedendo al Portale (link: https://prove.enci.it).

Si invitano gli interessati a verificare su ENCI Prove la data di chiusura delle iscrizioni al fine di provvedere per tempo.

Per eventuali informazioni, assistenza e/o richieste di supporto nella fase di iscrizione, gli uffici sono a disposizione tramite l’indirizzo e-mail enciprove@enci.it

(Fonte ENCI)

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PLASTICHE GALLEGGIANTI PADULE FUCECCHIO, ECCO IL PROGETTO PER RIMUOVERLE https://www.ladeadellacaccia.it/plastiche-galleggianti-padule-fucecchio-ecco-il-progetto-per-rimuoverle-73836/ Wed, 02 Aug 2023 08:42:10 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73836 Un progetto di ricerca scientifica per intercettare e rimuovere le plastiche galleggianti nel Padule di Fucecchio, prima che arrivino al mare. Con questo obiettivo Regione Toscana, Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università degli Studi di Pisa hanno rafforzato la propria collaborazione, attiva sul fronte della definizione di strumenti per il miglioramento della gestione dei livelli idrici nel cratere palustre, con una ulteriore attività legata al “Progetto di ricerca scientifica per lo studio di metodi per il contenimento e lo sbarramento di materiale plastico superficiale flottante nel Padule di Fucecchio”.

Il progetto è stato presentato questa mattina dall’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, da Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e da Stefano Pagliara, docente alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, alla presenza di Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio (Fi), del sindaco Nicola Tesi e dell’assessore all’ambiente Fulvio Rossellini per il Comune di Ponte Buggianese (Pt) e di Sandro Beneforti assessore del Comune di Larciano (Pt).

“Questo progetto, che darà un contributo per monitorare i nostri corsi d’acqua, prende vita grazie alla collaborazione con l’Università di Pisa, il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e con i Comuni che si sono resi disponibili – ha dichiarato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni -. Abbiamo già installato qualche barriera in via sperimentale in questo territorio e ne installeremo tre all’interno del cratere del Padule di Fucecchio, nel canale di immissione perché, come sappiamo, le plastiche che ci sono nei nostri fiumi arrivano in mare, dove si deteriorano e raggiungono dimensioni molto piccole, finendo poi nel ciclo alimentare, con gravi danni per la salute umana. Raccoglierle nei fiumi ci consente di riciclarle perché sono ancora in uno stato in cui è possibile farlo.  Peraltro sono barriere che raccolgono le plastiche galleggianti, quindi non interferiscono con i sedimenti che devono andare ad alimentare le nostre coste che sono in grande difficoltà. Non interferiscono con la flora e con la fauna e in via definitiva saranno anche realizzate proprio con il legno degli alberi caduti nel Padule. Quindi, con un’attenzione anche all’inserimento paesaggistico ambientale in un luogo così delicato e bello, come questo che è l’area protetta umida più importante del centro Italia. Nei due anni di durata, il progetto ci consentirà di analizzare le plastiche e capire quali siano i punti di immissione per intervenire in maniera preventiva”.

“Si tratta di un progetto della durata di due anni che vedrà stanziati circa 68 mila euro, di cui 17mila a carico della Regione Toscana, altri 17 mila a carico del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Università di Pisa e 34 mila a carico del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno – spiega Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno -. Il progetto prevede la messa a punto di un sistema di sbarramento – idoneo per la riserva naturale Padule di Fucecchio – con l’immissione di tre barriere per bloccare le plastiche galleggianti, posizionate anche a rotazione per permettere la navigabilità dell’area”.

“Il progetto – spiega Stefano Pagliara, docente alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa – prevede l’analisi del bacino del Padule di Fucecchio, del movimento delle plastiche e lo studio scientifico dei metodi per intercettare e rimuovere le plastiche galleggianti e si articola in tre punti. Il primo prevede lo studio idraulico del bacino per inquadrare i movimenti delle plastiche e sperimentare la barriera più idonea. Nel laboratorio di Idraulica DESTEC Pisa è stato studiato un prototipo per la raccolta selettiva delle plastiche, costituito da una barriera in polietilene che intrappola e raccoglie il materiale galleggiante e semi affondato che si muove spinto dalla corrente”.

Un sistema che non interferisce con la vita del fiume, non reca danno alla flora e alla fauna e inoltre è progettato per restare in posizione per lungo tempo. Inoltre, resta operativo durante le piogge ordinarie grazie a un sistema di ancoraggio, realizzato tramite funi, su dei pali infissi sulle sponde e sul letto del fiume. Il galleggiante non è invasivo, tiene conto della stagionalità del corso d’acqua e permette inoltre lo scorrimento libero delle acque senza alterarne la portata e la velocità, così come il passaggio di animali acquatici e dei detriti fluviali naturali, che afferiscono al mare alimentando le coste.

Il funzionamento del dispositivo si basa su un sistema modulare di raccolta selettiva di materiali galleggianti che, posizionato sule sponde con la concavità rivolta verso la direzione del flusso di corrente d’acqua, intercetta il materiale sulla base del proprio assetto: quello con maggior galleggiamento scavalca è intercettato dalla barriera, dove il flusso dell’acqua lo convoglia verso il centro in corrispondenza di un’area di raccolta. Ogni modulo ha una lunghezza di 2 metri e una sezione circolare di diametro pari a 10/20 cm. Il sistema è altamente efficace per le plastiche galleggianti, sfrutta il basso peso specifico di questi oggetti per intrappolarli, senza essere invasivo per materiali naturali semi sommersi, per la flora e la fauna.

Si passerà poi alla fase successiva, con l’installazione di tre barriere per lo sbarramento della plastica. Si tratta di barriere galleggianti posizionate anche a rotazione per permettere la navigabilità dell’area. Tenendo conto della ricchezza della flora e della fauna e le particolarità idrogeologiche e paesaggistiche, che rendono il territorio del Padule tutelato da tre aree protette, verrà effettuata una sperimentazione sul campo di una o più barriere per intercettazione delle plastiche galleggianti in legno (es. pioppo – castagno – canna di bambù) così da realizzare un sistema a basso impatto ambientale con tipologia naturalistica biotecnologica. Nella loro realizzazione verrà valutato l’utilizzo di alberi caduti che si trovano nell’area di studio mentre per il recupero del materiale plastico l’utilizzo dei barchini tipici del luogo.

Infine, l’ultimo step, quello della raccolta dati e del monitoraggio per due anni. Il monitoraggio del materiale di rifiuto galleggiante, in accordo e in cooperazione logistica con il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, si alternerà con ispezioni sul posto. Il rifiuto galleggiante bloccato sarà catalogato, pesato e suddiviso per tipologia di materiale così da creare un database storico.

L’intesa arriva dalla consapevolezza che una delle principali fonti di pressione dei rifiuti marini deriva dal trasporto delle plastiche provenienti da fiumi e acque superficiali interne: recenti studi attribuisco ai fiumi la responsabilità di essere i maggiori vettori di diffusione dei detriti di origine antropica. Ogni anno il sistema fluviale globale rilascia negli oceani un quantitativo di plastica che può raggiungere più di 2 milioni di tonnellate. Mettere quindi in atto misure per la riduzione dei fattori determinanti ha l’obiettivo di minimizzare la quantità di macroplastiche presenti nell’ambiente marino e i danni da esse causate.

L’inquinamento da plastiche desta infatti particolare preoccupazione a causa della loro potenziale tossicità e dimensione e conseguente danno per gli animali che le ingeriscono e le disposizioni assunte dalla normativa hanno incentivato le Istituzioni a promuovere intense attività di indagine e di misurazione degli input globali di detriti plastici accumulati nel tempo. Un progetto che s’inserisce anche all’interno di un quadro europeo di attenzione sul tema: tutte le attività di ripristino dell’ecosistema marino e terrestre fanno parte degli obiettivi che le Nazioni Unite si sono prefissate nell’Agenda 2030.

La creazione e il posizionamento di apposite barriere lungo i corsi d’acqua, permette alla plastica di essere recuperata più facilmente e quando è ancora riciclabile, in quanto non ancora entrata in contatto con il sale marino ed esposta all’azione di acqua e sole principali cause del suo degrado e scomposizione in microplastiche; che oltre ad essere fonte di inquinamento sono facilmente ingeribili dalla fauna marina. Infine non va dimenticato che recuperare i rifiuti nei fiumi è il modo migliore per creare nuovi prodotti riciclati: il mare restituisce materiale molto più corroso e quindi con meno possibilità di essere riciclato al 100%. Le macroplastiche in mare, con gli agenti del sole e del sale, si trasformano in microplastiche sminuzzate e ingeriti dai pesci, così da entrare nella nostra catena alimentare.

L’attività s’inserisce in un più ampio piano di tutela e valorizzazione dell’area del Padule di Fucecchio. In particolare, il Consorzio di Bonifica negli ultimi tempi ha effettuato moltissimi lavori all’interno del cratere palustre grazie al finanziamento regionale del progetto di “Misure ed interventi per la salvaguardia e tutela del Padule di Fucecchio”, oltre a portare annualmente interventi di manutenzione di propria competenza. Un esempio tra tutti è la ricavatura del Fosso Nievolina dell’estate 2022 e quella del Fosso Canaletto da effettuarsi nell’anno in corso sempre nel rispetto delle tempistiche dettate dai regolamenti vigenti.

Ecco il riepilogo dei lavori che verranno effettuati quest’anno in Padule dal Consorzio 4 Basso Valdarno. In Riserva delle Morette ci sono gli interventi effettuati in convenzione con la Regione Toscana (30mila euro) che prevedono lo sfalcio delle arginature perimetrali, la riparazione delle arginature ammalorate, il taglio dei chiari interni, la risagomatura degli schiari interni, piccole opere di sistemazione dell’osservatorio. Sul canale del Canaletto, come già detto, si prevede lo scavo completo (in appalto) dal Casin del Lillo al fosso Terminale (80mila euro). Sul Canale del Capannone (per 40mila euro) ci sarà lo scavo dalla Dogana al Ponte di Salanova (in gestione diretta) e dal Ponte di Salanova a valle (in appalto).

Le spese di manutenzione ordinaria per l’anno 2023 ammontano a 146mila euro e comprendono la Riserva Righetti, con lo sfalcio delle arginature perimetrali e il ripristino delle parti ammalorate, lo sfalcio dell’Area del Coccio, lo scavo del fosso Morto (a partire dallo sbocco e dato in appalto). Inoltre, è a cura del Consorzio lo sfalcio della vegetazione (in appalto) di: canale del Capannone, controfosso Canale del Capannone, fosso della Traversa, fosso del Canaletto, fossa del Prete, canale del Terzo, fosso della Nievolina, fosso di Collegamento Capannone con la Pescia di Pescia, fosso del Capitolo, fosso del Pratogrande, fosso della Croce, Argine strada, fosso del Ministro, fosso di Chiusi, fosso Castelletto, fosso Terminale, argini perimetrali della riserva naturale Righetti e area dell’invaso del Coccio. (Fonte Lorenza Berengo per TOSCANA NOTIZIE – In collaborazione con l’ufficio stampa del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno)

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VENETO. CONSIGLIO REGIONALE RIADOTTA PIANO FAUNISTICO-VENATORIO. CORAZZARI, RISPOSTA RAPIDA PER DARE CONTINUITA’ ALL’ATTIVITA’ VENATORIA https://www.ladeadellacaccia.it/veneto-consiglio-regionale-riadotta-piano-faunistico-venatorio-corazzari-risposta-rapida-per-dare-continuita-allattivita-venatoria-73834/ Wed, 02 Aug 2023 08:39:24 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73834 “Oggi [1 agosto, n.n.r.] l’Assemblea del Consiglio regionale ha provveduto a riassumere il Piano faunistico-venatorio regionale 2022–2027, dando così concreta attuazione alla proposta della Giunta regionale finalizzata ad assicurare piena ed efficace vigenza, senza soluzione di continuità, dello strumento regionale di pianificazione faunistico-venatoria. Viene così data risposta immediata ed efficace alle incertezze e alle criticità derivanti dall’applicazione della Sentenza della Corte Costituzione”.

L’assessore regionale alla Caccia, Cristiano Corazzari, interviene così a commento del voto dell’assemblea legislativa regionale sul Piano faunistico-venatorio 2022-2027.

“Abbiamo deciso di agire da subito – aggiunge Corazzari – con la proposta di provvedimento amministrativo per il Consiglio, un provvedimento che la Giunta regionale ha adottato all’indomani della pubblicazione della stessa sentenza. In questo modo assicuriamo vigenza e valore a tutti i provvedimenti e procedimenti sin qui realizzati con questo Piano faunistico, da febbraio 2022 e sino ad oggi, quali: la puntuale ed efficace tabellazione delle zone di tutela e protezione della fauna, la concessione, dopo ampia e articolata istruttoria, dell’istituto dei fondi sottratti, l’approvazione del calendario venatorio per la prossima stagione venatoria.”

“La messa a regime del Piano a seguito della sentenza – conclude l’Assessore -consentirà di procedere speditamente a tutti i successivi adempimenti, anche attraverso la valorizzazione e lo sviluppo del metodo del confronto e della condivisione con i vari stakeholder interessati e coinvolti che ha accompagnato tutti gli step attuativi del Piano sin qui realizzati”. (Fonte REGIONE VENETO)

 

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BERGAMO. DOMENICA 13 AGOSTO TORNA LA SAGRA DEGLI UCCELLI DI ALMENNO SAN SALVATORE https://www.ladeadellacaccia.it/bergamo-domenica-13-agosto-torna-la-sagra-degli-uccelli-di-almenno-san-salvatore-73828/ Wed, 02 Aug 2023 08:37:22 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73828 Inizia il mese di agosto, da sempre per alcune delle nostre sezioni comunali quello dedicato alle Fiere degli Uccelli. Ad Almenno San Salvatore, in provincia di Bergamo, torna l’appuntamento con Sagra Degli Uccelli Almenno S.Salvatore giunta all’87esima edizione: appuntamento il 13 agosto!

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“A CACCIA DI SCATTI”. PARTE IL CONCORSO FOTOGRAFICO DI FEDERCACCIA PER CHI AMA LA CACCIA E LA NATURA https://www.ladeadellacaccia.it/a-caccia-di-scatti-parte-il-concorso-fotografico-di-federcaccia-per-chi-ama-la-caccia-e-la-natura-73824/ Tue, 01 Aug 2023 14:25:47 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73824 Volete veder valorizzate e magari premiate le foto che fissano i vostri ricordi più belli trascorsi in mezzo alla natura? Ecco aperto a tutti, iscritti e non iscritti, cacciatori e no, il concorso di Federcaccia per scegliere le fotografie che andranno a costituire il calendario Federcaccia 2024. E per le più belle un premio Beretta

Ha preso il via oggi “A caccia di scatti”, il concorso fotografico organizzato da Federcaccia rivolto a chiunque, cacciatori e non cacciatori, iscritti a Federcaccia o non iscritti.

L’iniziativa è gratuita e punta a scegliere 13 foto (12 per ogni mese dell’anno e una per la copertina), di 13 autori diversi che vedranno premiare il loro scatto con la pubblicazione nel calendario ufficiale di Federcaccia nazionale 2024.

Grazie alla collaborazione con la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta di Gardone Val Trompia, eccellenza del Made in Italy a livello mondiale, di queste 13 fotografie le 4 giudicate migliori riceveranno un buono acquisto da usare sullo store online dell’azienda.

La partecipazione al concorso non prevede alcun obbligo, spesa di iscrizione o altro e si può partecipare con quante foto si desidera, semplicemente caricandole in un apposito sito internet, in modo facile, rapido e, appunto, del tutto gratuito. È possibile partecipare al concorso da oggi 1° agosto 2023 al 22 ottobre 2023. 

Il regolamento e il sito ufficiale dell’iniziativa si trovano all’indirizzo www.acacciadiscatti.it.

Una occasione imperdibile per condividere un vostro ricordo prezioso con tantissimi altri appassionati. Cosa aspettate allora a inviare le vostre foto?

 

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SUI CANI “RECLUSI” LA FIDC DI PESARO RISPONDE AL CARLINO https://www.ladeadellacaccia.it/sui-cani-reclusi-la-fidc-di-pesaro-risponde-al-carlino-73819/ Mon, 31 Jul 2023 10:39:32 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73819 Domenica 23 luglio, sulla cronaca di Pesaro de “Il Resto del Carlino” è apparso un articolo che Federcaccia ha trovato gravemente lesivo della figura dei cacciatori e in particolare della realtà del loro rapporto con i propri cani. Immediatamente è stata inviata alla Direzione e alla redazione del quotidiano una lettera, chiedendo di poter avere spazio sulle stesse pagine in virtù del cosiddetto diritto di replica. Malgrado le rassicurazioni ricevute, dopo una settimana questo non è ancora avvenuto. Diamo perciò diffusione di quanto risposto all’articolo attraverso altri canali, sottolineando visto il comportamento tenuto dal quotidiano, che non ci eravamo sbagliati nel “leggere” in quelle righe una precisa posizione ideologica avversa all’attività venatoria e un pretesto per colpire i cittadini che la praticano approfittando di una posizione rilevante e negando qualsiasi contraddittorio.

In allegato l’articolo citato e di seguito la risposta di Federcaccia Pesaro.

Egregio Direttore,

a una prima e magari un po’ superficiale lettura è difficile non concordare con l’articolo a firma Alessandro Mazzanti pubblicata nella Cronaca di Pesaro dell’edizione de “Il Resto del Carlino” di domenica 23 luglio, titolata “La barbarie dei cani reclusi”. A una più attenta riflessione emerge però come il suo scritto pecchi di parzialità, attribuendo a due ben precise categorie di cittadini una serie di comportamenti che sono invece purtroppo diffusi fra tutti i proprietari di cani, indipendentemente dalla loro funzione.

Di certo non si può accettare l’accusa gratuita e preconcetta di chi individua solo nei cacciatori e nei tartufai i responsabili della barbarie, come viene definita, della reclusione in gabbia dei cani.

Le categorie citate non sono esenti da questi comportamenti, lo sappiamo bene, ma costituiscono una eccezione condannata con forza dagli altri appartenenti alle stesse. E non potrebbe essere altrimenti, visto il legame di affetto che si sviluppa fra un uomo e il suo cane.

Ma anche volendo lasciare da parte i sentimenti, non è certo una scelta saggia per un cinofilo, cacciatore o tartufaio che sia, trascurare il benessere del proprio ausiliare. Un cane in perfetta forma fisica e psichica è fondamentale nell’attività in cui viene impiegato, perciò ogni proprietario cura l’esercizio fisico del proprio cane facendolo uscire almeno una volta, ma c’è chi lo fa anche due tre volte a settimana, quando l’attività venatoria è chiusa e, lo ricordiamo, la legge proibisce di portare in campagna e far correre gli ausiliari. Per questo motivo esistono e non è un caso che nella nostra provincia siano in buon numero, le “zone addestramento cani”, le cosiddette Zac, sempre più invocate dai nostri tesserati e dai cacciatori in genere per tenere in forma i propri ausiliari senza rischiare multe salate per farli muovere liberamente nei periodi vietati. Ma questo l’autore dello scritto forse lo ignora o… preferisce ignorarlo.

Troviamo poi quantomeno discutibile il suo invocare la delazione dei cittadini nei confronti dei cacciatori e tartufai proprietari di cani perché vengano denunciati, giustificandosi con l’affermazione – una presunzione di colpevolezza – che “I cani vengono fatti uscire dalle gabbie solo pochi minuti al giorno, poi li rimettono dentro”.

Più che un richiamo a esercitare un dovere civico denunciando un – presunto – reato, ci sembra piuttosto un invito a dichiarare con una certa leggerezza anche il falso pur di raggiungere lo scopo.

Certo, ci possono essere dei casi palesi ed è bene che siano denunciati, ma in realtà, nella stragrande maggioranza dei casi il cittadino comune non si accorge nemmeno quando i cacciatori o i tartufai escono con il cane. Lo facciamo in un orario tale che quando rientriamo generalmente i vicini dormono ancora, specie nel fine settimana.

Si esce così presto approfittando del fresco mattutino proprio per evitare i colpi di calore e magari essere pronti in orario sul proprio posto di lavoro. I tartufai poi, escono con il proprio cane praticamente tutto l’anno: ad ogni stagione corrisponde una tipologia di tartufo (l’autore dovrebbe saperlo) e in più non hanno nemmeno le giornate di divieto settimanale come noi cacciatori.

Ancora una volta, dietro almeno apparentemente buone intenzioni non si presta troppa attenzione alla realtà dei fatti e complice magari una certa deformazione professionale che tende piuttosto a suscitare facili emozioni – lungi da noi pensare alla malafede, sia chiaro – quello che dovrebbe essere un articolo giornalistico si trasforma in disinformazione e denigrazione di una attività lecita e di chi la pratica.

In qualità di presidente provinciale della Federazione Italiana della Caccia invito quindi fermamente il sig. Mazzanti nel nome di quella deontologia professionale che come giornalista dovrebbe guidare i suoi scritti a un maggior rispetto anche nei confronti di chi, magari cacciatori e tartufai, esercita una attività da lui non condivisa.

Se è a conoscenza di casi in cui si violano le regole e viene meno il rispetto e la cura per un animale domestico denunci personalmente e pubblicamente come è diritto/dovere di ogni giornalista i responsabili, siano essi cacciatori, tartufai o proprietari di cani in genere. Ma lo faccia raccontando fatti e non dando voce a pregiudizi.

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ULTERIORE FALLIMENTO RACCOLTA FIRME REFERENDUM ANTICACCIA https://www.ladeadellacaccia.it/ulteriore-fallimento-raccolta-firme-referendum-anticaccia-73815/ Fri, 28 Jul 2023 10:58:08 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73815 Il tentativo di abolire la caccia attraverso un referendum è ancora una volta fallito. Il CADAPA (Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente) che aveva promosso la raccolta delle firme necessarie ad indire la consultazione popolare non è riuscito a raggiungere il suo obiettivo.

Il 26 luglio 2023 ha gettato la spugna, allo scadere del termine di tre mesi, giustificando l’insuccesso con gli eventi climatici avversi che – parole dello stesso Comitato – hanno impedito di raccogliere le 500mila firme previste dalla Costituzione. Appare, pertanto, velleitario e non legittimo l’intendimento di quanto dichiarato dallo stesso CADAPA di protrarre fino a metà settembre la raccolta delle suddette firme.

Su tale modo di procedere le Associazioni Venatorie partecipanti alla Cabina di Regia (Federcaccia, Enalcaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, Italcaccia ed il CNCN Comitato Nazionale Caccia e Natura) confidano nella competente attività di controllo della Corte di Cassazione.  Ad oggi comunque è da prendere atto del nuovo fallimento di azioni referendarie portate avanti da sedicenti Associazioni Anticaccia.

Le Associazioni riunite nella Cabina di Regia, sempre vigili sulla raccolta firme per il referendum anticaccia promossa dal CADAPA e da altre associazioni, al fine di verificare la regolarità delle procedure adottate, saranno, pertanto, attive nel portare evidenza di tali irregolarità alle istituzioni preposte al controllo, auspicando che la vicenda si risolva nel pieno rispetto delle pratiche legali.

La Cabina di Regia, con le sue attive componenti, continuerà inoltre a vigilare con la sua consapevole fiducia per la continuità dell’esercizio venatorio nel rispetto dell’esistente normativa.

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PMX BERETTA-ARMA DEI CARABINIERI, NOTA DI FABBRICA D’ARMI P. BERETTA SPA https://www.ladeadellacaccia.it/pmx-beretta-arma-dei-carabinieri-nota-di-fabbrica-darmi-p-beretta-spa-73813/ Thu, 27 Jul 2023 21:59:24 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73813 Gardone Val Trompia, 27 luglio 2023 – In merito a quanto pubblicato sui siti internet in queste ore, ovvero della temporanea sospensione dall’impiego operativo presso l’Arma dei Carabinieri, della pistola mitragliatrice PMX a causa di paventati difetti di produzione, Fabbrica d’Armi Pietro Beretta Spa dichiara che: “Si conferma l’assoluta bontà e qualità del progetto e della costruzione della PMX. La rottura ha riguardato UN solo pezzo sul quale è stata disposta una approfondita perizia. Dalle prime risultanze, sembra che il problema in questione sia stato causato da un errore umano durante la manutenzione dell’arma”.

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LOMBARDIA, FASCETTE DI PLASTICA SONO BENESSERE ANIMALE https://www.ladeadellacaccia.it/lombardia-fascette-di-plastica-sono-benessere-animale-73809/ Wed, 26 Jul 2023 14:54:52 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73809 “Dove erano i contestatori quando Regione Toscana introdusse e stanziò le risorse per l’acquisto delle fascette di plastica nel 2021 e perché questi ambientalisti si muovono solo quando queste iniziative sono prese dalla Lega e dal centrodestra?”

Così Floriano Massardi Consigliere regionale della Lega e Presidente della Commissione ‘Agricoltura, montagna e foreste’ di Regione Lombardia in risposta ai contestatori del ‘Fronte animalista’ di ieri mattina fuori da Palazzo Pirelli contro l’introduzione delle fascette di plastica sui richiami vivi.

“Le accuse di favorire i bracconieri sono totalmente infondate, le fascette di plastica introdotte servono proprio per favorire il benessere animale a differenza di quelle metalliche che, con il tempo, rovinano il tarso degli uccelli”.

“Ricordo infine – spiega Massardi – che le fascette di plastica sono inamovibili e sono certificate tali dallo stesso produttore, così come avvenuto in Regione Toscana. Polemizzare su 100mila euro quando i cacciatori lombardi versano, annualmente, a Regione Lombardia 3,3 milioni di euro come tassa di concessione regionale è ridicolo. Noi come Lega e Regione Lombardia continueremo sulla strada del benessere animale. Sicuri anche del sostegno dei cacciatori, veri conoscitori del tema, che domani saranno presenti fuori dal Pirellone in sostegno della nostra iniziativa” conclude Massardi. (Fonte Ufficio stampa Lega – Lega Lombarda Salvini)

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ECOSISTEMI FORESTALI ED INCENDI: DAL 19 AL 24 LUGLIO 25 GRANDI INCENDI BOSCHIVI https://www.ladeadellacaccia.it/ecosistemi-forestali-ed-incendi-dal-19-al-24-luglio-25-grandi-incendi-boschivi-73806/ Wed, 26 Jul 2023 07:12:20 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73806 Nell’ultima settimana aumento significativo degli incendi boschivi in Italia. Il monitoraggio satellitare indica che le regioni maggiormente colpite per incidenza sugli ecosistemi forestali sono Calabria e Sicilia.

Nella settimana dal 17 al 24 luglio sono stati registrati almeno 25 grandi incendi boschivi che hanno colpito ecosistemi forestali per oltre circa 700 ettari. Gli eventi di maggior rilievo dal punto di vista naturalistico si sono verificati in provincia di Reggio Calabria, ed in provincia di Enna. In particolare l’incendio in corso nei pressi di Piazza Armerina rischia di colpire la Riserva Naturale Regionale che era stata già pesantemente attaccata da incendi nel 2021 e nel 2022.

Per maggiori dettagli consulta il report

Cartina dell'Italia con le regioni colpite da incendi

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TIRO A VOLO. AZZURRE E AZZURRI DEL TRAP CON CONTI A BAKU https://www.ladeadellacaccia.it/tiro-a-volo-azzurre-e-azzurri-del-trap-con-conti-a-baku-73803/ Wed, 26 Jul 2023 07:09:12 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73803 Il Direttore tecnico della Nazionale di Fossa Olimpica Marco Conti e un gruppo di nomi celebri del Trap azzurro hanno raggiunto Baku, capitale dell’Azerbaigian, per un training camp che li impegnerà fino al 30 luglio.  Con il Dt saranno al lavoro sulle pedane del Mar Caspio Jessica Rossi, Silvana Stanco, Alessia Iezzi, Federica Caporuscio, Giulia Grassia e Maria Lucia Palmitessa per l’area femminile e Mauro De Filippis, Daniele Resca, Luca Miotto e Massimo Fabbrizi per l’area maschile. Il training camp indetto da Marco Conti svolgerà il ruolo di “trial” per l’assegnazione della qualifica di titolari in entrambi i comparti. Con Massimo Fabbrizi e Giovanni Pellielo già designati per il Campionato del Mondo che si svolgerà appunto a Baku nella seconda metà di agosto, saranno Daniele Resca e Luca Miotto ad affrontare questa settimana il test selettivo per entrare in squadra. Analogamente per la squadra femminile, con Jessica Rossi e Silvana Stanco che hanno già ottenuto il viatico per il confronto iridato, toccherà a Alessia Iezzi, Federica Caporuscio, Giulia Grassia e Maria Luicia Palmitessa concorrere per aggiudicarsi il posto vacante. Per le atlete e gli atleti già designati per il Mondiale in terra azera il training camp rappresenterà ovviamente un utile momento di ricognizione del “terreno di gioco” dell’appuntamento agonistico più importante dell’anno. Come ha precisato il Ct Conti, il “trial” consisterà in un percorso di 400 o 500 piattelli che le atlete e gli atleti affronteranno in parte sparando due colpi e in parte sparando un colpo. “Lasciamo parlare i fucili – ha dichiarato Marco Conti in partenza per Baku con un’immagine molto efficace – e valutiamo poi proprio in base all’evidenza oggettiva del risultato.” (Fonte FITAV)

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TIRO CON L’ARCO. GIOCHI MONDIALI UNIVERSITARI: ARRIVATI A CHENGDU I NOSTRI AZZURRI. PRIMI TIRI IL 27 LUGLIO https://www.ladeadellacaccia.it/tiro-con-larco-giochi-mondiali-universitari-arrivati-a-chengdu-i-nostri-azzurri-primi-tiri-il-27-luglio-73800/ Wed, 26 Jul 2023 07:07:10 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73800 Arrivata ieri la delegazione di Tiro con l’arco a Chengdu, in Cina, per la 31esima Universiade Fisu, che si svolge dal 27 all’8 agosto. Sono circa 300 tra atlete e atleti, dirigenti, tecnici, organizzazione, staff medico e stampa la componente della delegazione italiana della FederCusi. Alla guida dell’intera delegazione il presidente di FederCusi, Antonio Dima “Andiamo a Chengdu, culla della civiltà cinese e metropoli ricca di innovazione, sviluppo e progresso, con sentimenti e valori sportivi di fratellanza, pace e sport” le parole di Antonio Dima.

Arcieri azzurri in pedana. Giovedì 27, dalle 9 (ora locale), per il tiro con l’arco in campo atlete e atleti coordinati dal tecnico Natalia Valeeva.

In calendario qualificazioni arco olimpico (Recurve) maschile e femminile. In gara Matteo Bilisari (Università degli Studi Niccolò Cusano – Roma), Matteo Borsani (Università degli Studi dell’Insubria), Francesco Gregori (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna). Tra le ragazze Aiko Rolando (Università degli Studi di Trento), Sara Noceti (Università Telematica Pegaso – Napoli) e Nicole Degani (Politecnico di Torino).

Per le qualificazioni arco compound (maschile e femminile), sono in gara Viviano Mior (Università degli Studi di Udine), Antonio Brunello (Università degli Studi di Trieste), Alex Boggiatto (Università degli Studi di Torino), Sara Ret (Università degli Studi di Udine), Elisa Bazzichetto (Università degli Studi di Trieste) e Paola Natale (Università degli Studi di Bergamo)

(Fonte FITARCO)

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FIDC-UCT: CONTINUANO GLI INCONTRI CON I RAPPRESENTANTI DELLE FORZE POLITICHE REGIONALI https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-uct-continuano-gli-incontri-con-i-rappresentanti-delle-forze-politiche-regionali-73797/ Tue, 25 Jul 2023 14:38:16 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73797 Si è tenuto la scorsa settimana a Cascina in Provincia di Pisa, l’incontro tra il Presidente Regionale FIDC-UCT Marco Salvadori e la consigliera regionale della Lega Toscana, nonché componente della seconda commissione Agricoltura Regionale, Elena Meini.

Molti i temi trattati durante l’incontro: dal prossimo Piano Faunistico Venatorio Regionale, per il quale è stato sollecitato un iter di confronto rapido che possa portare entro la fine dell’anno alla stesura di una bozza valida che possa poi essere approvata velocemente, a questioni di carattere locale come la proposta di ampliamento del Parco di Migliarino, Massaciuccoli, San Rossore, che da tempo vede la nostra Associazione impegnata a difesa dei diritti dei cacciatori interessati.

Come sempre la consigliera si è dimostrata molto sensibile e vicina agli interessi dei cacciatori, impegnandosi a portare al più presto le richieste di FIDC UCT – Federcaccia Toscana Unione Cacciatori Toscani, in Consiglio Regionale. Nelle prossime settimane non mancheranno poi altre occasioni di confronto trasversali con tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione.

La Segreteria Fidc-UCT

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VALLE D’AOSTA. APPROVATO IL CALENDARIO VENATORIO CON ALCUNE IMPORTANTI NOVITÀ https://www.ladeadellacaccia.it/valle-daosta-approvato-il-calendario-venatorio-con-alcune-importanti-novita-73795/ Tue, 25 Jul 2023 11:29:34 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73795 L’assessore all’Agricoltura e risorse naturali, Marco Carrel, informa che oggi, lunedì 24 luglio, la Giunta regionale ha approvato il Calendario venatorio per la stagione di caccia 2023/2024.
Il Calendario venatorio indica, tra le altre cose, le specie cacciabili e le relative modalità di prelievo, i periodi, le giornate e gli orari di caccia, il numero massimo di capi abbattibili, stagionale e giornaliero, le norme inerenti all’uso dei cani in periodo venatorio ed ogni altra indicazione ritenuta utile al fine di una corretta attività venatoria.

Il documento, a cui si è giunti attraverso numerosi incontri con il mondo venatorio e le associazioni ambientaliste e che ha ottenuto il parere favorevole dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, recepisce, innanzitutto, quanto previsto dalla mozione n. 1850/XVI del 5 ottobre 2022, con la quale il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta regionale ad inserire la possibilità di cacciare la Pernice bianca e la Lepre variabile.

L’Assessore Marco Carrel sottolinea a questo proposito: “Oltre ad aver recepito la mozione, questo calendario venatorio cerca di incrementare il più possibile i prelievi di cinghiali sul territorio regionale, allo scopo di prevenire il diffondersi della Peste Suina Africana in Valle d’Aosta.” E puntualizza inoltre: “Su specifica indicazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il periodo di caccia in selezione alla specie sarà prorogato fino al mese di giugno, ma ricordiamo che comunque da febbraio a giugno bisognerà comunicare l’uscita sul territorio entro le ore 17 del giorno precedente”. (Fonte: Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste)

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FIDC TORINO. SI CHIUDE IL GRAN PREMIO DI CINOFILIA https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-torino-si-chiude-il-gran-premio-di-cinofilia-73791/ Tue, 25 Jul 2023 08:19:22 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73791 Si è svolta domenica scorsa presso la Z.A.C della Cialma l’ultima tappa del Gran Premio Fidc organizzata dalla Sezione Provinciale Federcaccia di Torino.

Alla chiusura della manifestazione erano presenti anche il neo eletto Presidente regionale Guido Dellarovere, il Responsabile regionale delle attività sportive Paolo Carosio e il Presidente dell’ Uncza di Torino Enrico Garelli.

La Sezione Provinciale di Torino, ringrazia tutti coloro che hanno permesso lo svolgimento della manifestazione e tra questi in particolar modo tutti gli organizzatori, i giudici e gli Sponsor.

Un ringraziamento particolare a tutti partecipanti, che insieme ai propri ausiliari sin dalla prima tappa del Gran Premio, si sono contraddistinti per la loro sportività.


Questa la Classifica della tappa del 23 luglio:

1°classificato con molto buono Fiero di Basolo

2° classificato con molto buono Eva di Rossi

3° classificato con buono Diablo di Nieroz.

1° classificato con molto buono della cat. giovani Alma di Bertoglio


La Classifica finale del Gran Premio risulta così composta:

1°classificato Chirbi di Pedrotti Emanuel

2°classificato Neil di Tugnolo Emanuel

3° classificato Jack di Malengo Omar

1° classificato della cat. giovani Alma di Bertoglio


 

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GIOVANI FEDERCACCIA. UN SUCCESSO ANCHE QUESTA EDIZIONE DEL DOPPIETTA DAY https://www.ladeadellacaccia.it/giovani-federcaccia-un-successo-anche-questa-edizione-del-doppietta-day-73788/ Tue, 25 Jul 2023 08:17:20 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73788 Anche la terza edizione del Doppietta Day, svolta domenica 23 luglio a Carpignano Sesia (NO), si è conclusa con un brindisi e un arrivederci all’ anno prossimo.

Le classifiche della bella gara di percorso caccia riservata alle doppiette nata da un’idea del Gruppo Giovani di Federcaccia, sono state precedute da un breve saluto del neo presidente regionale Federcaccia del Piemonte Guido Dellarovere.

Paolo Di Bella, coordinatore nazionale del Gruppo Giovani a nome di tutta Federcaccia provinciale ha ringraziato i partecipanti, le aziende che hanno sponsorizzato l’evento e la famiglia Tribolo per aver messo a disposizione l’impianto e i direttori di tiro.

Il weekend è stato mite dal punto di vista metereologico, ma l’atmosfera era calda come le canne delle doppiette: quasi 70 partecipanti divisi nelle categorie Junior, Ladies, Cacciatori e Tiratori hanno dato vita a una bellissima giornata, trascorsa in una atmosfera di allegria, amicizia, sportività e grande correttezza.

Queste le classifiche:


Cacciatori

Elia Vivani 23/25

Paolo Di Bella 22/25

Ivan Pizzetta 21/25


Tiratori

Mattia Allorio 24/25

Roberto Bertolotti 23/25

Giuseppe Palumbo 23/25


Junior

Thomas Bonecchi 18/25

Martino Minatti 13/25

Alessandro Tealdi 9/25


Ladies

Valeriya Sokha 18/25

Laura Tolbar 14/25

Letizia Massardi 13/25


Il ricavato della manifestazione sarà interamente devoluto alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna.

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FIDC-UCT: APPROVATO OGGI DALLA GIUNTA REGIONALE IL CALENDARIO VENATORIO 2023/24 https://www.ladeadellacaccia.it/fidc-uct-approvato-oggi-dalla-giunta-regionale-il-calendario-venatorio-2023-24-73785/ Mon, 24 Jul 2023 16:46:52 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73785 La Giunta Regionale Toscana, su proposta della Vice Presidente Saccardi, ha approvato nella seduta odierna il testo del nuovo Calendario Venatorio regionale per la stagione 2023/24 che avrà inizio domenica 17 Settembre 2023 e terminerà il 31 Gennaio 2024.

Un atto indispensabile che afferma la certezza del diritto per i cacciatori toscani, rafforzato dalle recenti sentenze del Tar e del Consiglio di Stato sulla delibera dello scorso anno, del quale per il momento non è stato diffuso il testo integrale che sarà nostra cura pubblicare appena possibile, rimandando ulteriori eventuali informazioni e considerazioni.

Nei giorni scorsi FIDC-UCT aveva già avuto modo di inviare un contributo tecnico redatto dal competente Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale sui principali aspetti riguardanti gli ultimi studi e contributi tecnico scientifici a sostegno dei tempi e del prelievo venatorio delle specie cacciabili, con particolare riferimento all’avifauna migratoria.

Dalle notizie dell’ultim’ora raccolte presso l’assessorato competente, il nuovo calendario sembra non discostarsi da quello delle passate stagioni, riconfermando un impianto ormai consolidato nella nostra Regione, con la novità dell’inserimento tra le specie oggetto di prelievo del Moriglione, e della Tortora dal collare come ulteriore specie in deroga.

Ferme restando le date di apertura e chiusura della caccia (terza domenica di settembre/ 31 gennaio) è previsto lo svolgimento della pre apertura, che comunque verrà disciplinata con apposita delibera che sarà approvata successivamente.

Come sopra evidenziato, sarà nostra cura pubblicare appena possibile il testo completo del provvedimento corredato dalle misure specifiche relative agli allegati provinciali.

La Segreteria Fidc-Uct

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FONDAZIONE EDMUND MACH: ZECCHE E ZANZARE, L’ESTATE CALDA E UMIDA FAVORISCE LA PROLIFERAZIONE https://www.ladeadellacaccia.it/fondazione-edmund-mach-zecche-e-zanzare-lestate-calda-e-umida-favorisce-la-proliferazione-73782/ Mon, 24 Jul 2023 16:44:48 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73782 Stanno proseguendo le attività di monitoraggio e ricerca a lungo termine di zanzare e zecche in Trentino. A causa del caldo, dell’elevata umidità e della formazione di ristagni d’acqua, questo periodo estivo appare particolarmente favorevole alla proliferazione di questi artropodi di interesse sanitario.
Il monitoraggio effettuato dalla Fondazione Mach riguarda le specie aliene invasive (zanzara tigre, coreana e giapponese) e la specie autoctona Culex pipiens (zanzara comune) che sono ritenute importanti dal punto di vista sanitario poiché in grado di trasmettere malattie emergenti come la febbre del Nilo Occidentale (West Nile virus), Dengue, Zika e Chikungunya.
In parallelo la FEM è impegnata nel monitoraggio delle zecche in alcune aree della provincia. Viene effettuata una raccolta dei parassiti dalla vegetazione con la tecnica della “copertina strisciata” in ambienti naturali con presenza diversificata di fauna selvatica, al fine di valutare la prevalenza di alcuni patogeni di interesse medico, quali la borreliosi di Lyme e la TBE.

Attività di monitoraggio sulle zanzare
A partire dalla metà di aprile 2023 il gruppo di ricerca di ecologia applicata del Centro Ricerca e Innovazione FEM ha iniziato il campionamento delle zanzare in due zone della provincia di Trento già monitorate da lungo tempo. La prima è localizzata nella zona dell’alto Garda, nei comuni di Arco e Riva del Garda, dove sono attive 6 trappole per la cattura di adulti. Il monitoraggio di questa area è iniziato nel 2008. La seconda zona comprende i comuni di Telve, Castel Ivano, Pergine in Valsugana, ai quali si aggiunge la collina est del comune di Trento e l’interporto doganale di Trento (considerato un possibile punto d’ingresso di altre specie invasive), per un totale di 5 trappole. Da quest’anno, FEM in collaborazione con gli studenti del percorso Gestione Ambiente e Territorio del Centro Istruzione e Formazione della Fondazione Mach, effettuerà nel corso dell’anno due campionamenti di focolai larvali di zanzara con identificazione degli individui sfarfallati. La ricerca larvale verrà effettuata in potenziali focolai di sviluppo (es: tombini, bidoni ecc.) soprattutto nei comuni con assenza di segnalazioni al fine di aggiornare la mappa di distribuzione nel territorio della Provincia di Trento.

Le trappole per la cattura
Le trappole usate per il monitoraggio sono di due tipologie differenti. La BG-sentinel trap è un modello appositamente studiato per la cattura di esemplari adulti di zanzare del genere Aedes, in particolare la zanzara tigre, mentre la CDC-like trap è più idonea alla cattura di specie notturne, quali ad esempio la zanzara comune (genere Culex). Le trappole rimangono attive per 24 ore ogni due settimane dalla metà di aprile fino alla fine di ottobre. Per renderle maggiormente attrattive vengono dotate di un apposita esca che simula l’odore della pelle umana e di un contenitore con del ghiaccio secco che sublimando produce CO2 gassosa la quale attrae gli insetti ematofagi. Inoltre, saranno anche utilizzati degli aspiratori motorizzati per catturare zanzare adulte con il pasto di sangue dai loro siti di riposo.

Esperimenti scientifici per studiare la biologia
Nell’insettario presso la FEM sono presenti colonie di zanzara tigre, zanzara coreana e zanzara comune che permettono di approfondire gli aspetti biologici di questi insetti mediante la conduzione di esperimenti scientifici.

Zecche sotto la lente
Per quanto riguarda l’attività di ricerca e monitoraggio sulle zecche, queste si focalizzano soprattutto sulla zecca dei boschi, Ixodes ricinus, che riprende la sua attività dopo la diapausa invernale non appena le temperature permangono sopra i 7-10 °C, ma le temperature possono anche essere inferiori nei versanti più caldi. In genere da maggio a metà giugno le zecche presentano un picco di abbondanza nel nostro territorio per cui si richiede una maggiore attenzione quando ci si reca in ambienti con vegetazione cespugliosa e aree boschive dal fondovalle ai 1200-1400 m.

Progetti specifici: BePrep (H2020) e BioAlpec (PNRR)
FEM è partner del progetto europeo BePrep e del progetto finanziato dal PNRR Bioalpec che si propongono di investigare il ruolo della biodiversità nel mitigare il rischio dell’emergenza o della diffusione di zoonosi.
Nel progetto BePrep verrà confrontata la biodiversità di aree naturali rispetto a quella di aree soggette a perturbazioni dovute ad eventi climatici estremi (es. Vaia). In particolare verranno raccolti dati circa la circolazione di patogeni in roditori e zecche nel Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino confrontando le aree di schianto con le foreste non perturbate.
Nel progetto Bioalpec verranno studiate la dinamica delle popolazioni di roditori selvatici che rappresentano i principali serbatoi dei patogeni delle zecche al fine comprendere il ruolo dei predatori naturali nel mitigare l’emergenza di zoonosi.

Un sito dedicato ai cittadini
I cittadini possono visitare il sito web: https://vettoritrentino.it/ dove troveranno i risultati delle attività svolte, il materiale informativo di supporto e la mappa interattiva con l’andamento in tempo reale dei monitoraggi (per ora solo relativi alle zanzare) svolti sul territorio. (Fonte FEM)

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BASILICATA. INCREMENTATO NEI PARCHI IL PRELIEVO DEI CINGHIALI https://www.ladeadellacaccia.it/basilicata-incrementato-nei-parchi-il-prelievo-dei-cinghiali-73780/ Mon, 24 Jul 2023 16:41:52 +0000 https://www.ladeadellacaccia.it/?p=73780 A seguito dell’incontro tenutosi in Regione il 10 luglio scorso con i rappresentanti degli Enti gestori delle Aree protette (Parchi nazionali, regionali e riserve naturali regionali) alla presenza del commissario straordinario alla Peste suina africana (Psa), Vincenzo Caputo, si segnala un sensibile incremento del numero di prelievi della specie cinghiale, in particolare nel Parco del Pollino, nel parco del Vulture e nel parco di Gallipoli Cognato, attraverso le varie tecniche di girata, selecontrollo da appostamento fisso e cattura tramite gabbie.

Nel dettaglio, comunica l’assessore regionale all’Ambiente Latronico, ad esito delle attività di monitoraggio condotte dall’ufficio Parchi della Direzione Generale dell’Ambiente Territorio ed Energia, nelle prime due settimane di luglio è stato registrato il prelievo di 24 capi nel Parco regionale del Vulture, di 18 capi nel Parco regionale di Gallipoli e di 60 capi nel Parco Nazionale del Pollino.

Per quanto riguarda il Parco nazionale dell’Appennino Lucano, quello regionale delle Chiese rupestri e le Aree protette gestite dalle Province, sono state intensificate le azioni di vigilanza attiva che hanno permesso di accertare l’assenza di carcasse di animali infetti.

In ottemperanza alle ordinanze commissariali ed al mutato quadro normativo, daremo ulteriore impulso, conclude Latronico, ai gestori delle aree protette, ed in particolare al Parco nazionale dell’Appennino Lucano, al Parco regionale delle Chiese Rupestri e alla Provincia di Matera, affinché sia recepito l’invito ad intensificare tutte le azioni previste volte al contenimento della popolazione di cinghiali presenti sul territorio regionale. (Fonte REGIONE BASILICATA)

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