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BREMBATE SOPRA: QUANDO L’ANIMALE È SUPERIORE AD UN ESSERE UMANO, PER DI PIÙ DISABILE. IL PENSIERO DI UN AMICO

Riportiamo dal sito di Federcaccia Bergamo: “Grazie perché ancora una volta la gente comune, il cittadino non interessato alla materia ambientale-animalista-venatoria, al dibattito tra cacciatori e animalari, quest’ultimi ormai arrivati ad atti di inciviltà (i muri imbrattati nell’Isola Bergamasca) e di criminalità (distruzione di roccoli nel bresciano e aggressione a cacciatore nel mantovano solo per citarne alcuni), ha capito che si è toccato il fondo, quale sia la mentalità di certa gente, quali le priorità, naturalmente una gallina in una carriola, piuttosto che la felicità di un ragazzo disabile.

L’episodio è quello di Brembate Sopra, la sfilata di Carnevale del 12 marzo che ha visto l’arrivo nella cittadina dell’Isola di più di 20mila persone e tra queste c’è stato chi ha pensato bene di “avvertire un delegato del Nucleo operativo italiano tutela animali (Noita) che si è portato a Brembate Sopra e, vedendo gli animali all’interno della sfilata, ha avvertito le autorità, che sono quindi dovute intervenire per le verifiche” come riferisce L’Eco di Bergamo.

Per cosa? Per due galline in una carriola e un asino, tra l’altro senza che il veterinario che li ha poi analizzati riscontrasse alcun tipo di problema, il carro de «I Ragazzi di campagna», allestito dagli amici dell’Associazione Genitori di Calusco d’Adda per i ragazzi disabili.

Capito bene? Questo indefesso cittadino ha così smosso addirittura le forze dell’ordine per un asino e due galline, bloccando la festa dei ragazzi disabili. Senza vergogna, si sono scomodati i volontari dell’Oipa, addirittura non poteva mancare il commento del loro presidente Enrico Rizzi, al quale i bergamaschi sulla sua pagina facebook non hanno di certo fatto mancare il loro “calore” e la loro indignazione.

Difendere il proprio credo supportati dalla legge è una causa da stimare, qualunque ambito o qualsiasi schieramento tocchi: così no! E’ la mentalità che ormai disgusta e schifa, contro l’uomo, essere inferiore agli animali. Non si generalizza, sia chiaro, ma si parla di tanti casi estremi, come questo: testimoni dicono che nel trambusto non ci si è resi conto di cosa stesse succedendo e per fortuna per i “paladini de do (2) pulì”.

Vergognatevi, questo è il grido forte che la Bergamo che difende le proprie tradizioni vi urla forte: questione di mentalità, di gente che vive nella cultura metropolitana, vissuta nel cemento, che invece che denunciare i veri crimini contro gli animali, su tutti il bracconaggio di gente dell’Est Europa sul Po, beh, se la prende per due galline e un asino di un gruppo di disabili. A voi il commento, grazie, per averci mostrato ancora una volta cosa siete capaci di fare. (Catone)

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