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CIA DUE MARI: SU AGGRESSIONE LUPI RIUNIONE IN COMUNE A MARTINA FRANCA

Incontro in Comune a Martina Franca dopo i tanti episodi di danni da fauna selvatica e l’ultimo caso, avvenuto in una masseria dell’Orimini, che ha visto aggredito da parte di un branco di lupi, un puledro murgese. La riunione tenuta dal sindaco Franco Ancona, ha coinvolto alcuni titolari di aziende agricole e ha visto intervenire anche il consigliere regionale Donato Pentassuglia, il presidente provinciale di Cia Due Mari (Taranto-Brindisi) Pietro De Padova, il delegato Cia Franco Bruni (che il giorno dell’accaduto si è recato in azienda e ha attivato le azioni a tutela dell’allevatore) e l’avvocato Mariangela Crisi, legale di alcune aziende agricole e di un gruppo di allevatori.

Al centro del confronto, la complessiva e sempre più drammatica situazione che investe gli allevamenti del territorio a causa degli animali selvatici. Tanto più che, ha spiegato Pietro De Padova, presidente provinciale Cia Due Mari: “In questa vasta area del Tarantino l’allevamento allo stato brado ha sempre rappresentato un punto di forza per la loro qualità. Le continue aggressioni dei lupi, però, causano danni ingenti e mettono a rischio la continuità e lo sviluppo di quegli allevamenti”.

“Cia Puglia -ha aggiunto Vito Rubino, direttore provinciale Cia Due Mari- è stata la prima, da molti anni ormai, a sollevare il problema e a fare proposte per affrontare la questione con strumenti nuovi”. Il consigliere regionale Donato Pentassuglia, presidente della Commissione Agricoltura, da tempo si è fatto promotore di una proposta di legge regionale riguardante i danni da fauna protetta. La proposta è stata già approvata dalla Commissione ed è all’attenzione del Consiglio regionale per l’adozione definitiva. La proposta di legge va nella direzione giusta, soprattutto per quanto riguarda lo stanziamento di risorse adeguate per gli indennizzi da destinare agli allevatori che subiscono un danno.

SINERGIA TRA COMUNI E ASL L’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Martina Franca, che nell’incontro, attraverso il sindaco Franco Ancona, ha garantito il proprio sostegno alle aziende agricole per affrontare la questione, si estenderà presto ai vicini comuni di Mottola, Noci e Crispiano. Agricoltori, allevatori e Cia Due Mari coinvolgeranno anche le ASL competenti, cui spetta il compito di garantire chiarezza e esaustività nella stesura dei verbali tecnici che attestano i danni occorsi agli allevatori. “Esistono moderne tecnologie per individuare, con esattezza, quale specie di animale abbia sbranato il bestiame”, ha spiegato De Padova. “La precisione e l’accuratezza di quel tipo di verifiche, naturalmente, facilita un più celere ed equo indennizzo”.

UNA VALUTAZIONE CONGRUA Gli allevatori non vogliono un euro di più né un euro di meno rispetto alla esatta e congrua valutazione del danno subito. A questo proposito, Cia Due Mari plaude all’iniziativa di sensibilizzare ISMEA e Regione Puglia per ottenere una giusta valutazione degli animali abbattuti, oltre a un procedimento più snello per lo smaltimento delle carcasse, il cui onere non può ricadere sugli allevatori che, così, risulterebbero danneggiati due volte. Cia Due Mari ha informato sulla questione Gianpaolo Cassese, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e parlamentare del territorio. “Crediamo che ognuno, per le proprie competenze, debba sentirsi investito della problematica”, ha concluso De Padova

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