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COPPA ITALIA: I RISULTATI DELLA 5ª EDIZIONE

COPPA ITALIA: I RISULTATI DELLA 5ª EDIZIONE

Si è conclusa la 5ª edizione della Coppa Italia per cani da seguita su cinghiale in muta, svoltasi nei giorni 19 e 20 gennaio per la categoria B (cani non iscritti) e 26 e 27 gennaio per la categoria A (cani iscritti).
Come è ormai consuetudine, ci si è avvalsi dell’ospitalità della famiglia Corsini, usufruendo dei terreni di prova e della sala del castello per la premiazione, tutti ricadenti nel cuore della maremma grossetana, in località Marsiliana.
Nella prova per i cani iscritti si sono confrontate sei mute, giudicate dai giudici Enci Alberto Galdi, Giovanni Montanari e Alberto Mora e dai giudici federali Biagio Carbone, Luigi Desogus e Gianfranco Mereu.
Per la categoria B hanno partecipato sei mute e i giudici federali impegnati sono stati Ivo Angeli, Stefano Grassi, Roberto Minetti e Ascolo Vannuzzi.
Gianfranco Gemignani ha svolto le funzioni di delegato.
Una piacevole sorpresa, sottolineata lietamente dai giudici, è stata la presenza di concorrenti giovani, una prospettiva importante per il futuro di Fidc.

Di seguito le classifiche:

cat. A
1° D’Epiro Massimo con muta di Petit Bleu de Gascoigne
2° Brunacci Loris con muta di segugi del Giura
3° Greco Mauro con muta di segugi Ariegeois

cat. B
1° Dalla Pina Franco con muta di Briquet Griffon Vendeen
2° Guidoni Ardito con muta di segugi maremmani
3° Nencini Enzo con muta di segugi maremmani

Alla cerimonia di premiazione il presidente nazionale Gianluca Dall’Olio, buon conoscitore ed appassionato di questa pratica di caccia, ha ringraziato tutti i partecipanti, i giudici e gli organizzatori per l’impegno profuso e ha espresso alcune considerazioni sulla necessità che i cacciatori siano sempre di più parte attiva nella gestione della materia venatoria che, nel caso del cinghiale in Maremma, necessita di una forte assunzione di responsabilità visto l’aumento esponenziale della specie e le conseguenze che ne derivano.
Il vice presidente nzionale delegato alle attività sportive Antonio D’Angelo ha argomentato che questo tipo di prove favorisce la valorizzazione del cane e la difesa dei valori della caccia, obiettivi primari di Fidc.
Da ultimo un ringraziamento speciale alla Federcaccia di Grosseto nelle persone di Gianfranco Gemignani e Sestilio Tonini, senza la competenza e la passione dei quali tutto questo non sarebbe possibile, e allo sponsor Big Hunter per la sua collaborazione.

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