– COMUNICATO STAMPA – Gianluca Bardelli, Amministratore Delegato della Greentime SpA, casa editrice di Federcaccia, scrive alla redazione di Geo&geo, chiedendo di rettificare le posizioni assunte nei confronti della caccia durante la trasmissione del 27 marzo e precedenti. L’Amministratore ha voluto così sottolineare come ancora una volta i media abbiano nei confronti della caccia un atteggiamento fazioso. Durante la trasmissione, infatti, sono state prese delle posizioni nei confronti dell’attività venatoria non adeguatamente documentate e senza democratico contraddittorio. Greentime si è riservata di sottoporre l’episodio alla Commissione parlamentare di Vigilanza e al Garante delle Comunicazioni.
Trasmettiamo la versione integrale della raccomandata inviata dall’Amministratore in data 30 marzo.
Raccomandata A/R
Bologna, 30 marzo 2009
Facendo riferimento a varie Vs. trasmissioni, – ultima delle quali il 28 marzo u.s. – nelle quali avete parlato della nuova legge della caccia in discussione in Parlamento, facciamo notare che avete:
1) diffuso notizie poste in maniera faziosa ed in modo tale da fuorviare l’ascoltatore su un tema così delicato
2) trattato l’argomento in più distinte puntate concentrate in un unico periodo, che corrisponde a quello delicato della discussione parlamentare
3) invitato solamente ospiti che avvalorassero nel telespettatore le tesi contro la caccia (che ricordiamo è attività legale in Italia e dunque deve essere rispettata – soprattutto dal servizio pubblico generalista – la scelta legittima di chi decide di praticarla)
4) evitato qualunque contraddittorio, portando avanti una vera campagna politica sulle reti pubbliche.
Nella Vs. trasmissione del 28 u.s., ad esempio, al fine chiaro di demonizzare la caccia ed i suoi praticanti, parlando della possibilità per i cacciatori di poter imbalsamare le prede, si è portato l’esempio di laboratori illegali dove nei congelatori la Forestale ha rinvenuto specie protette in attesa di essere trattate. Un abbinamento pretestuoso, poiché quei laboratori clandestini nulla c’entrano con i cacciatori, che prelevano lecitamente le specie prescritte dal calendario venatorio e dalle leggi.
Per quanto sopra, Vi invitiamo a rettificare tale Vs. atteggiamento, permettendo, in un democratico contraddittorio, ai rappresentanti del mondo venatorio di spiegare le tesi dei cacciatori, la tutela della natura perseguita da essi, le modalità e le tecniche di abbattimento al di là di errati luoghi comuni che avete avvalorato.
In caso non vogliate accogliere tale ns. legittima richiesta, investiremo della questione la Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla RAI ed il Garante delle Comunicazioni.
Distinti saluti
Greentime SpA
Amministratore Delegato
Gianluca Bardelli