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XII Coppa Italia con cani da seguita su volpe

GRANDI SODDISFAZIONI DELLA CINOFILIA PISANA ALLA XII COPPA ITALIA CON CANI DA SEGUITA SU VOLPE

Importante risultato per la cinofilia pisana alla XII Coppa Italia con cani da seguita su volpe, che si è svolta in provincia di Salerno sabato 19 e domenica 20 gennaio.

Nella categoria coppie la squadra composta da Luca Lazzeri, Claudio Tani (dirigenti della Federcaccia pisana) e Maurizio Sollazzi (Fucecchio) ha presentato in gara due coppie di cani da seguita, condotte da Maurizio Sollazzi e Luca Lazzeri, conquistando rispettivamente la seconda e la quarta posizione. Un risultato andato molto oltre le attese, considerato che il terzetto partecipava per la prima volta a una competizione e ha dovuto contendere il risultato a dieci squadre molto agguerrite ed esperte, provenienti dalle regioni a più forte tradizione per la caccia alla volpe.

Il primo posto sul podio (conquistato dalla squadra di Crotone) è stato mancato per un soffio dai nostri concorrenti solo a causa del non abbattimento del selvatico, mentre il lavoro svolto dalla coppia di cani è stato giudicato nettamente il migliore e premiato con la qualifica di “Eccellente”. Anche la muta che si è aggiudicata il 4° posto si è comportata molto bene; purtroppo però la volpe si è diretta verso una strada intensamente trafficata ed è stato necessario bloccare i cani, non completando la prova. Per questa circostanza il giudice di gara, durante le premiazioni, ha speso parole di elogio per il conduttore Luca Lazzeri, sia per la conduzione dei cani in generale sia per averne privilegiato la sicurezza rispetto al risultato.

“Dedichiamo questo nostro risultato alla memoria di un grande amico e maestro di caccia alla volpe, Libero Lupetti detto Il Folena”, hanno dichiarato i tre concorrenti.

Importante risultato anche nella Categoria mute, dove Luca Bernardeschi (presidente della Federcaccia di Villamagna) insieme a Tanzini Fabio, Baroncini Moreno, D’Auria Antonio, hanno conquistato il terzo posto. Anche in questo caso il risultato poteva essere addirittura migliore: una segugia del gruppo, ancora molto giovane, non è riuscita a risalire un ripido costone, staccandosi così dalla muta e determinandone la penalizzazione.

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