“Un incontro costruttivo e di dialogo con i rappresentanti delle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) per fare il punto e individuare una serie di priorità su cui si dovrà tener conto nella nuova legge regionale”. Questo, in sintesi, il commento dell’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Terzi, al termine dell’incontro fra una rappresentanza di Gev Lombarde e l’assessorato regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile.
Oggetto dell’incontro, la presentazione da parte delle GEV di un elenco di proposte per l’attualizzazione della Legge Regionale 9/2005 che regola il servizio di vigilanza ecologica volontaria in Lombardia e per l’implementazione di un regolamento regionale in attuazione a tale legge. I contributi presentati delineano in particolare un elenco di aree tematiche di rilievo sulle quali le guardie ecologiche hanno richiesto l’interessamento della Regione, affinché questa possa programmare interventi finalizzati al miglioramento del servizio di vigilanza ecologica volontaria, ridefinendo gli ambiti di competenza, le funzioni, le risorse, gli strumenti ed alcuni aspetti organizzativi del servizio.
“Le proposte presentate – sottolineano le Guardie Ecologiche – sono il risultato del dibattito e dei contributi portati dai vari gruppi al seminario “Guardia Ecologica Volontaria Oggi”, tenutosi a Brescia lo scorso 11 febbraio, organizzato dal servizio GEV della Provincia di Brescia, che ha visto la partecipazione delle GEV di quarantuno enti, rappresentati da oltre trecento guardie ecologiche. Il seminario ha raccolto le varie esperienze, le problematiche, le proposte, ma anche le esperienze virtuose portate dai vari gruppi”.
Le GEV hanno evidenziato l’importanza di una formazione continua, rispetto alle attività di vigilanza e ai compiti di monitoraggio, d’ informazione e coinvolgimento della popolazione nelle attività di sensibilizzazione ambientale e di collaborazione per la creazione di situazioni ambientali funzionali alla tutela della flora e della fauna selvatica. Oltre al tema della formazione costante, le GEV hanno affrontato il tema della valorizzazione e riconoscibilità del ruolo e il miglioramento del coordinamento con le istituzioni.
“Ho molto apprezzato che dall’incontro sia emersa – sottolinea l’assessore Terzi – la capacità di fare analisi critica, obiettiva e di intervenire su limiti che si possono riscontrare sulla normativa in vigore. Noi siamo assolutamente disponibili per un confronto, vista l’importanza della loro attività. Si potrebbe usare lo stesso metodo che abbiamo utilizzato per la riforma delle aree protette”.
Il principale elemento, sottoposto all’assessorato regionale all’Ambiente, riguarda la creazione di un organismo di rappresentanza delle GEV lombarde sul modello delle organizzazioni di volontariato, un organismo che rappresenti tutte le GEV a livello regionale, con funzioni consultive e proattive nei rapporti con le istituzioni, non mediata dagli enti e portatore delle esperienze dirette sviluppate delle Guardie Ecologiche Volontarie lombarde.
“Non voglio – conclude – Claudia Terzi – imporre un modello pensato stando chiusa in un ufficio a Milano, voglio incontrare i diretti interessati, dialogare, confrontarmi e realizzare qualcosa di scritto anche a quattro mani ma che sia il più condiviso possibile”.