TOP-MENU

premio mario rigoni stern

PREMIO MARIO RIGONI STERN PER LA LETTERATURA MULTILINGUE DELLE ALPI

Sono dodici le opere entrate nella shortlist della ottava edizione del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi e che si giocheranno la vittoria dell’edizione 2018.
Come sempre il premio tiene conto sia della produzione letteraria sia di quella saggistica con uno sguardo anche ai libri giunti da altre lingue in rappresentanza per l’appunto dell’universo culturalmente e linguisticamente composito dell’arco alpino.Per l’edizione 2018 sono state presentate 54 opere.
Ecco dunque i 12 titoli e autori selezionati proposti rigorosamente in ordine alfabetico (per nome dell’autore). 
AAVV, Per forza o per scelta. L’immigrazione straniera nelle alpi e negli appennini, Aracne 
Antonella Tarpino, Il paesaggio fragile, Einaudi
Astrid Kofler,  Das Fliegen der Schaukel, Haymon
Enrico Camanni, Storia delle Alpi, Biblioteca dell’Immagine
Franco Faggiani, La manutenzione dei sensi, Fazi
Gaëlle Cavalié, Cent heures de solitude, Paulsen – Guerin
Ilaria Tuti, Fiori sopra l’Inferno, Longanesi
Marco Albino Ferrari, La via incantata, Ponte alle Grazie
Marco Paolini-Gianfranco Bettin, Le avventure di Numero Primo, Einaudi
Massimo Bubola, Ballata senza nome, Frassinelli
Matteo Righetto, L’anima della frontiera, Mondadori
Rory Steele, Il cuore e l’abisso, Alpine Studio

La giuria del premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi è composta da personalità di spicco del mondo culturale italiano.
llvo Diamanti, professore di Scienza Politica all’università di Urbino e di “Régimes Politiques Comparées” nel master Etudes Politiques all’Università Parigi II, pubblicista e autore di numerosi saggi politici.
Paola Maria Filippi, docente di letteratura tedesca e traduzione letteraria presso l’Università di Bologna, responsabile scientifico della Österreich Bibliothek / Centro LAI di Trento, membro, fra le altre, dell’Accademia Roveretana degli Agiati e di Villa Vigoni, traduttrice letteraria e saggista.
Mario Isnenghi, già direttore del Dipartimento di Studi Storici e professore di Storia Contemporanea presso l’università di Venezia, autore di numerosi articoli e saggi in particolare sulla Grande Guerra.
Daniele Jalla, storico di formazione, funzionario e dirigente della Regione Piemonte dal 1980 al 1994, dal 1994 al 2012 ha diretto i Musei civici e i servizi museali della Città di Torino. Già presidente di ICOM Italia, è stato membro del Consiglio superiore dei beni culturali e docente a contratto di museologia presso diversi Atenei. Nella sua attività di ricerca si è interessato in particolare di storia orale, di storia della deportazione, di museologia e museografia, di Alpi e di storia valdese. Sull’insieme di questi argomenti ha pubblicato tra saggi, articoli e volumi più di 150 titoli.
Paolo Rumiz, scrittore, giornalista e inviato in zone di guerra, vincitore di numerosi premi per i suoi reportage.
Il coordinamento della giuria è affidato alla giornalista Margherita Detomas.

Domani, 13 marzo, la giuria deciderà e comunicherà l’opera vincitrice dell’edizione 2018. La consegna ufficiale del Premio  avverrà nella cerimonia di premiazione del 24 marzo a Riva del Garda (Tn).

Il “Premio Mario Rigoni Stern” è fissato per il 2018 in 10.000 (diecimila) € che, a giudizio della giuria potrà essere assegnato alla miglior opera di narrativa, al miglior saggio o diviso equamente fra le due sezioni che lo caratterizzano.
Il Premio Mario Rigoni Stern si è arricchito lo scorso anno anche della sezione “Il Guardiano dell’Arca” intitolato a Osvaldo Dongilli – tra i fondatori del premio Mario Rigoni Stern e venuto a mancare durante il 2017  – un riconoscimento che anche in questa edizione andrà a una persona che si è distinta per la sua vita e per l’attività a difesa del paesaggio, del territorio e delle radici. La cerimonia di consegna dei questo premio avverrà sempre il 24 marzo a Riva del Garda.
Mario Rigoni Stern è stato uno degli scrittori più significativi del secondo dopoguerra ed ha portato nella sua scrittura non solo le vicende e i vissuti di una generazione che ha sperimentato il dramma della Seconda guerra mondiale e della ritirata di Russia ma anche una visione del mondo particolarissima che attinge a profonde radici di umanità, a un rapporto strettissimo con la natura e a una visione positiva dell’essere umano. Tra le sue opere più note si ricorda Storia di Tönle, Il sergente nella neve, L’anno della vittoria, Le stagioni di Giacomo, Arboreto salvativo, Stagioni.
Scrive Eraldo Affinati nella prefazione del volume dedicato a Stern nei Meridiani Mondadori: “Stando insieme a lui ho appreso una distinzione ulteriore: quella che separa il narratore della tradizione orale da colui che scrive. Il primo, accalorato davanti a un gruppo di persone vicino al fuoco, improvvisa ogni volta il racconto; il secondo si preoccupa di come verranno interpretate le sue parole fissate per sempre, ha le orecchie alzate, al pari del segugio. Riconosco nell’attenzione di Rigoni nei confronti del suo interlocutore l’essenza stessa della letteratura: la disposizione a sforbiciare ogni ramo superfluo pur di restituire il senso pieno di ciò che è stato fatto e detto”.
Il premio si svolge in due ambiti: la Regione Veneto e la Provincia di Trento. Proprio in Trentino, a Riva del garda,  avverrà la cerimonia di premiazione dell’edizione 2018.
Numerosi gli Enti e le Associazioni che sostengono l’iniziativa: Regione Veneto, Comune di Asiago, Provincia autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, oltre a Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e Bolzano, Riva del Garda Fiere e Congressi, il circolo Ars Venandi e la Federazione italiana della Caccia, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina.

, , ,

Le foto presenti su La Dea della Caccia sono in parte prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione potranno segnalarlo alla redazione - info@ladeadellacaccia.it - che provvederá prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.