ISOLA D’ELBA: UNGULATI FENOMENO INSOSTENIBILE

Riceviamo e pubblichiamo.

In una lettera Coldiretti conferma impegno e attenzione su fenomeno fuori controllo dei cinghiali e mufloni all’Isola d’Elba.
Gli agricoltori appoggiano proposta del Parco Nazionale Arcipelago Toscano: piano di abbattimento insufficienti.
Coldiretti: “Si a proposta del Parco Nazionale Arcipelago Toscano a prelevamento ungulati dall’Isola d’Elba”.

Dopo i proclami e le intenzioni ora gli agricoltori elbani si aspettano i fatti. Lo ha ribadito Coldiretti (info su www.livorno.coldiretti.it) in una lettera inviata al Parco Nazionale Arcipelago Toscano, all’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Livorno, ai Sindaci dell’Elba e al Prefetto di Livorno, confermando “attenzione e fermezza” sulla questione del proliferare incontrastato dei cinghiali (e dei mufloni) all’Isola d’Elba dove il piano di abbattimenti è stato inadeguato. Gli agricoltori hanno chiesto che “dai proclami si passi all’attuazione di misure efficaci e durature – hanno scritto nella lettera – che diano risposte concrete alle aspettative della popolazione civile che non può subire vere e proprie limitazioni alla libertà di movimento, di impresa, e di garanzia della propria incolumità”.
Tanti i casi, più volte segnalati da Coldiretti, di devastazioni, raid a coltivazioni e produzioni agricole, disagi e danni provocati a strutture, opere murarie, argini e muretti a secco, frutto di secoli di interventi di contenimento e manutenzione da parte di intere generazioni di elbani e parte integrante oggi del “paesaggio” che migliaia di turisti scelgono ogni anno di “gustare” arrivando sull’isola.
“All’Elba, ma il problema è diffuso in molte aree della Toscana e del livornese – scrive Coldiretti che si rende disponibile a partecipare ai tavoli per portare il suo contributo – si è finalmente giunti alla presa di coscienza che i piani di abbattimento non si sono dimostrati sufficienti a contenere la presenza della specie che è causa di danni non solo alle colture, bensì alle strutture ed opere murarie. La recente proposta che il Parco ha coraggiosamente avanzato di procedere alla drastica riduzione degli ungulati, da tutta la superficie dell’Elba in quanto specie estranee alla fauna locale, ci trova nel caso di specie pienamente concordi”. Coldiretti richiama in causa l’indagine conoscitiva condotta dalla Camera dei Deputati sul fenomeno dei danni che ha messo in risalto, se ancora ce n’era bisogno, “la necessità di garantire l’assenza dei cinghiali nelle aree a forte vocazione agricola, puntando alla conservazione in modo più o meno moderato in altri contesti”. Le nostre notizie su www.redazionevirtuale.it

Condividi l'articolo su: