I primi di dicembre, in una giornata di pieno sole sotto la regia del Presidente Provinciale della Federazione Italiana della Caccia della provincia di Lecco, si sono ritrovati al Passo della Culmine di S. Pietro cacciatori e simpatizzanti, alcuni venuti anche dalla vicina Val Taleggio, per inaugurare il posizionamento e assistere alla benedizione del defibrillatore posizionato in un crocicchio turistico di grossa rilevanza per la Valsassina.
L’apparecchiatura è stata donata dai cacciatori delle Sezioni Comunale FIDC di Cassina Valsassina/Moggio, Barzio2, Cremeno/Maggio e Barzio1, presenti con i loro presidenti Fabio Locatelli, Fausto Camozzini, Pierluigi Invernizzi, nella doppia veste di Presidente e di Sindaco di Cremeno, e Giuseppe Arrigoni Marocco, Presidente di Barzio1 nonché il più longevo cacciatore dell’Altopiano.
Era presente anche il Presidente del Comprensorio Alpino di Caccia Prealpi Lecchesi Roberto Combi con fascia tricolore quale sindaco del comune di Cassina Valsassina.
Nel suo intervento di presentazione il Presidente Carissimi ha voluto ricordare “alla faccia di chi ci vuol male” che i cacciatori sono sempre attenti ai problemi del loro territorio. Oltre all’acquisto del defibrillatore si sono fatti anche carico di far sostenere ad una quindicina di persone, che sono abitualmente alla Culmine di S. Pietro, un corso di operatori DAE presso la Croce Rossa di Balisio, e qui Carissimi ha tenuto a ringraziare il sig. Pietro Bergamini che ha curato tutta la logistica di questo evento.
Nei vari ringraziamenti fatti dal Presidente quello particolarmente sentito è andato all’inossidabile don Alfredo Comi (anni 91) che è salito sino alla Culmine di S. Pietro per officiare la benedizione di questa importante apparecchiatura.
Nel ringraziare tutte le autorità, Carissimi si è soffermato a fare un ringraziamento particolare alla madrina del defibrillatore, la signora Mariella Dal Fior, memoria storica della Culmine di San Pietro, che andava a togliere il drappo che copriva il defibrillatore con relativa targa ricordo di questa manifestazione.
Al termine della breve ma toccante cerimonia la signora Ornella Rattini, gestore dell’albergo ristorante la Culmine di San Pietro, ha voluto offrire un piccolo rinfresco ai presenti e poi tutti a tavola a base di selvaggina, naturalmente messa a disposizione dei cacciatori dell’Altopiano Valsassina.