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LEGGE OBIETTIVO: LA CCT DI LIVORNO INCONTRA SQUADRE E DISTRETTI

Non faremo sconti alla politica sulla Legge obiettivo. Questa è la sintesi di quanto emerso ieri nell’incontro promosso dalla CCT di Livorno con i rappresentanti dei distretti e delle squadre per la caccia al cinghiale operanti sul territorio. L’iter di revisione e di verifica della Legge 10/ Legge Obiettivo per gli ungulati, iniziato alcune settimane fa al tavolo di confronto voluto dal Presidente Rossi sui temi collegati all’attività venatoria, ha portato la Confederazione Cacciatori Toscani ad aprire un percorso di ascolto sulle varie realtà territoriali per giungere alla definizione di una posizione condivisa e di proposte da presentare alla regione ed al Consiglio Regionale.

Le squadre e i loro rappresentanti hanno evidenziato come sia oggi necessario correggere profondamente se non cambiare radicalmente, l’impianto fondamentale della norma; una norma nata come una legge di emergenza e che nei fatti ha saputo produrre effetti negativi nel rapporto tra cacciatori ed agricoltori.

I punti fondamentali, molto simili a quelli emersi in altri incontri che si stanno svolgendo sul territorio regionale, riguardano sostanzialmente la necessità di superare alcune criticità che da tempo fanno parte degli innumerevoli documenti presentati nelle passate settimane dalla CCT.

Nel dibattito acceso ma al contempo costruttivo, FRANCO POLI coordinatore provinciale della Confederazione, ha più volte chiarito come la partecipazione al tavolo di confronto rappresenti un atto di responsabilità verso le istituzioni. La presenza della CCT tramite le associazioni confederate dimostra come oggi la forza più rappresentativa del mondo venatorio toscano, sia impegnata a rappresentare le istanze della nostra categoria in una fase di forte incertezza e profondo contrasto con l’azione amministrativa dell’assessorato e della regione Toscana. Essere responsabili e fare proposte puntuali e argomentate, non significa firmare deleghe in bianco ne avallare scelte non condivisibili. Una risposta ferma e decisa a chiarimento verso quelle associazioni venatorie che dopo mesi di supporto indistinto alla regione, oggi scoprono la vocazione populista ed oltranzista.

 

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