“La gente ha paura, è innegabile”, ha dichiarato il sindaco di Posina, Andrea Cecchellero, in merito all’ingombrante presenza, pari a oltre due quintali di stazza, dell’orso M5.
Ribattezzato “Dino” in onore di Dino Buzzati – che ne “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” raccontò del difficile rapporto tra uomini e plantigradi – l’orso M5 si è fatto notare già da settimane tra il Vicentino e il confine con la provincia di Trento per i suoi spuntini a base di polli e asini. Ora, però, è sempre più vicino alle case, e la sua notevole mobilità notturna sta creando parecchie tensioni. “Chiederò al prefetto di indire al più presto un tavolo tecnico con la Regione per parlare dell’orso”, ha dichiarato su Il Corriere del Veneto Marcello Spigolon, assessore alla caccia della provincia di Vicenza. “Credo che vada catturato, sta diventando un rischio per le persone”, ha poi aggiunto l’assessore. Si era detto, in effetti, che la permanenza dell’orso sarebbe stata breve, poiché Dino è in cerca di una femmina e non trovandola se ne sarebbe andato. E invece l’animale continua ad assaltare pollai e a creare scompiglio. “Catturarlo non è un problema – ha assicurato Spigolon – ma serve l’autorizzazione ministeriale, per questo andiamo dal prefetto”. “Nessuno vuole che venga ucciso – ha sottolineato il sindaco di Posina Andrea Cecchellero – ma si spera di riuscire ad allontanarlo”.
A.B.
I commenti sono chiusi.