Attività estrattiva in Provincia di Modena. Bisogna vigilare.

Nel mese di marzo 2009 la Provincia di Modena ha assunto la delibera di approvazione del nuovo Piano sulle attività estrattive con la previsione di soddisfare nei prossimi dieci anni un fabbisogno di 23 milioni di metri cubi di ghiaie e sabbie alluvionali. La zona individuata a tale scopo è localizzata nella media conoide alluvionale del fiume Panaro, che ricade nei comuni di Spilamberto, San Cesario sul Panaro, Castelfranco Emilia, Savignano sul Panaro.

Nei poli estrattivi localizzati in quest’area è concentrata la maggior parte degli impianti di lavorazione e trasformazione degli inerti e tra essi un nuovo grandeimpianto per la produzione del conglomerato bituminoso (asfalto). È di tutta evidenza come programmi estrattivi di tale portata e gli annessi impianti industriali siano all’origine di un impatto ambientale devastante, con effetti rilevanti sulle acque sotterranee e superficiali, sull’inquinamento e sulla salute della popolazione residente. Come è noto, Ekoclub International non appartiene a quella categoria di Associazioni che hanno fatto della sindrome Nimby (Not in) il loro cavallo di battaglia. La protezione my backyard, Non vicino a casa mia dell’ambiente non si realizza con il no, grazie ad ogni iniziativa di sfruttamento delle risorse naturali, bensì con il si al razionale utilizzo di quanto la natura è in grado di offrire per uno sviluppo sostenibile.

Un tale approccio di pensiero va applicato anche alle aree estrattive della Provincia di Modena ed è per questo che la nostra Associazione condivide e sostiene i cittadini di questi territori, che giustamente pretendono che lo sfruttamento del loro ambiente avvenga sulla base di scelte di pianificazione equilibrate e nel rispetto di meccanismi di controllo certi.

Quindi si alle cave, ma con giudizio e sulla base di una pianificazione che consideri questi elementi prioritari:

  • una convincente valutazione di impatto ambientale,
  • il ridimensionamento dell’estensione delle aree individuate per le attività estrattive all’effettivo bisogno di inerti (ghiaie e sabbie) a livello provinciale,
  • gli interventi di ripristino finale delle zone oggetto di scavo.

Alla luce delle preoccupazioni manifestate dalla cittadinanza, siamo certi che la Provincia di Modena e le Amministrazioni comunali interessate dal piano assumeranno un comportamento responsabile nell’interesse dell’intera comunità, un comportamento che preveda un monitoraggio annuale dell’attività estrattiva rendendo partecipi tutti ad un tavolo di confronto democratico.

Presidente Ekoclub International

Mario Spagnesi

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