Riceviamo da Federfauna e pubblichiamo.
Striscia promuove l’importazione di randagi dall’estero.
Mentre i randagi italiani muoiono per le strade o marciscono nei canili, l’11 marzo a “Striscia la Notizia”, Edoardo Stoppa promuoveva l’adozione di cani randagi provenienti dalla Romania. Il suo servizio sui “cagnolini strappati ad un crudele destino in Romania”, si concludeva così: “ci sono tantissimi cagnolini che attendono una famiglia italiana disposta ad accoglierli, quindi, mi raccomando, fatevi avanti”.
Nel suo servizio, Stoppa intervistava Sara Turetta, presidente di una Onlus animalista che importa randagi rumeni, la quale candidamente dichiarava: “noi portiamo solo ed unicamente cagnolini di taglia piccola e medio piccola e cuccioli quando le associazioni con cui collaboriamo ce ne fanno richiesta”. Poi precisava: “il che vuol dire che ci sono famiglie che li chiedono”.
Ma non c’e’ dubbio sul fatto che ci siano famiglie italiane che chiedono cuccioli o cani di piccola taglia, tanto meglio se sono ben pubblicizzati attraverso internet. Il punto è: chi adotterà mai allora i randagioni nostrani?!…
Con la consueta autoreferenzialità che contraddistingue molti animalisti, Sara Turetta tranquillizzava il pubblico dicendo: “ovviamente non vogliamo in nessun modo penalizzare i cani italiani”.
E pare che le altre associazioni animaliste condividano, visto che nessuna, nemmeno quelle che hanno sempre contrastato l’allevamento e il commercio di cani dicendo che “per ogni cucciolo comprato un cane nei rifugi muore solo e abbandonato”, sembra essersi sollevata contro questa “alternativa” alle adozioni dei cani giacenti nei nostri canili.
Anzi, sembra addirittura essere in qualche modo legato all’Enpa, il cosiddetto “progetto Spagna”: un programma di importazione in Italia di randagi provenienti dalle perreras spagnole. Sulle pagine Facebook del progetto c’è scritto “Rifugio Enpa Sarano”; ci sono le foto dei furgoni presi a noleggio senza coibentazione o altro requisito necessario per il trasporto di animali, ci sono le foto di cuccioli in tenerissima età, c’è un commento che dice: “io aspetto ancora i documenti per due cani che da uno stallo iniziale sono diventati miei … uno dei quali malato di cimurro … 2600 euro di spesa che nonostante promesse nessuno ha mai rimborsato. Su uno dei cani il mio veterinario non ha trovato nessun chip. Mi riferisco al viaggio del 10 ottobre organizzato dall’Enpa di Parma”, e c’è lui: Edoardo Stoppa di Striscia, ripreso dai cameraman mentre accarezza i cagnolini e parla sorridente con i “volontari”…
C’è da aspettarsi quindi, dopo il servizio che promuove l’importazione dei randagi rumeni, a breve anche uno per promuovere l’importazione di quelli spagnoli.
Tanto, a mantenere i randagi italiani ci pensano i contribuenti italiani!…
 
					