I CACCIATORI DI TERNI E DI PERUGIA SI ALLEANO IN NOME DELLA BIODIVERSITÀ

Scambio dei gagliardetti. Da sx: Sergio Gunnella – Daiana Sportellini – Mario Bartoccini

I cacciatori di Terni e di Perugia si alleano in nome della Biodiversità. Su tale unità di intenti, domenica 20 marzo 2011, in un convivio ad hoc, si è conclusa la convention che ha avuto per protagonisti lo storico Club Cacciatori Le Torri di San Sisto (Pg) e il Comitato Nazionale della Caccia della Ruralità e delle Tradizioni di Casteltodino (Tr). Alla presenza di oltre trecento cacciatori accompagnati dalle rispettive famiglie, uno staff di avvocati ha potuto suggellare la firma dei due presidenti che, in tal modo, hanno potuto ufficializzare il “gemellaggio in Ars Venandi” già annunciato da tempo.
-Sono i nostri interessi comuni espressi in questi mesi di conoscenza reciproca, a portare le due associazioni umbre di volontariato a siglare questo gemellaggio, spiega nella propria introduzione Daiana Sportellini, presidente del Club Le Torri. E aggiunge: -Insieme vogliamo farci portatori dell’ ideologia venatica e agreste, così da consolidare la gestione e il controllo del territorio e la qualificazione della selvatichezza delle specie che vivono allo stato naturale. Una crescita sociale e culturale, quella che intendiamo esportare dall’ interno di entrambe le Organizzazioni, attraverso la conoscenza e l’ interscambio di progettazioni mirate, siano esse territorialmente distinte o congiunte. I principali temi di sviluppo socio-culturale sono da individuarsi soprattutto all’ interno della sussidiarietà, dell’ organizzazione di stage formativi, dei convegni con le università, degli studi e delle ricerche sulla condizione giovanile dei rispettivi luoghi rurali o costruiti e della qualità della vita in essi corrisposta. La difesa della Biodiversità e la stessa attività venatoria, conclude Daiana Sportellini, sono un problema tecnico e non politico. Per tale motivo ritengo indispensabili connubi di questo genere, dove all’ interno della stessa regione, realtà territoriali vocate al volontariato, tanto uguali quanto diverse per idioma, usanze e tradizioni possono, anzi, debbono fungere da collante per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Nel ringraziare il Club Le Torri per l’ ospitalità riservata, ma soprattutto per aver dato la piena disponibilità a questo significativo “Gemellaggio in Ars Venandi”, Sergio Gunnella, presidente del C.N.C. esordisce: -Se la storia e la mitologia ci possono insegnare ancora qualcosa, ricordiamoci di quei due gemelli allattati dalla stessa lupa che, avendo deciso di individuare un ambito urbano e tracciarne i solchi fatali, cominciarono col litigare sul conteggio degli uccelli che solcavano il cielo, e da quell’ incongruente censimento ebbero origine tutti i guai che ancora ci portiamo addosso. Ma il nostro caso è ben altro. Fra il Club Le Torri e il C.N.C. corre un’ interessenza attiva, viscerale, che dispone la mente verso interessi comuni. Oggi si compie – finalmente – un vero e proprio “atto di concepimento” fra le due Organizzazioni: il concepimento ancestrale di un Gemellaggio annunciato e condiviso. Perché operare collegialmente per il riassetto armonioso ed equilibrato del territorio rurale e costruito, per mezzo di una costante conservazione della Biodiversità, della cultura rurale, delle tradizioni locali e nazionali e di un’ etica comportamentale e fruitiva rispettosa dello sviluppo ecocompatibile, ossequiosa delle diversità e delle specificità di ciascun cittadino, negli agglomerati urbani come in campagna, significa garantire loro una migliore qualità della vita. Tutto ciò, in nome del realismo e del buon senso, riproponendosi di rispettare e conservare le libertà altrui, i loro diritti e i loro doveri, in piena tolleranza. Da qui, conclude Gunnella, l’ auspicio comune di arrivare a tanti altri gemellaggi fra le varie componenti vocate alla fruizione del territorio umbro, fino ad arrivare a un unico Ambito Territoriale di Caccia e – perché no? – ad un’unica associazione venatica.

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