Questa la ferma dichiarazione al quotidiano Il Trentino del rettore della sezione di Pomarolo, Fiorello Tartarotti, riferendosi alla denuncia di due episodi di avvelenamento di cani – certamente con bocconi – di cui lo stesso quotidiano aveva dato notizia nei giorni scorsi.
“Le esche avvelenate – continua il rettore – nella zona di Servis ci sono. Ma addossarne la responsabilità ai cacciatori è ingeneroso ed ingiusto, visto che proprio loro sono in prima linea nel combattere questo malcostume pericoloso e criminale, che vede spesso vittime proprio i loro cani”.
E conclude: “Non si esclude che qualche sconsiderato che le posa possa essere incidentalmente anche cacciatore, ma la cosa è del tutto senza connessione o collegamento. Già da tempo l’Associazione Cacciatori Trentini ha istituito un premio per coloro che identificano gli autori di questo gesto inconsulto”.
 
					