Sul Parco del Delta il senatore Amidei o non sa di cosa parla oppure sconfessa il ‘suo’ presidente di Regione. L’ipotesi del Parco nazionale non è scritta da nessuna parte: c’è invece un Parco unico che per forza di cose dovrà essere interregionale e il cui percorso verrà formalizzato con decreto legislativo previa intesa tra le Regioni Veneto ed Emilia Romagna, che dovranno dare il via libera preventivo, e Ministero”. Così il consigliere regionale PD, Graziano Azzalin, replica al parlamentare rodigino di Forza Italia, Bartolomeo Amidei.
“Sarebbe bene smettere di parlare tanto per parlare e andare oltre una polemica stantia che risale alla notte dei tempi. Il problema oggi è sfruttare le potenzialità di un’area unica e rispetto alla quale noi polesani abbiamo il dovere di saperci proporre, partendo dalle peculiarità del nostro Delta, in primis le attività di pesca e agricoltura, all’interno di una programmazione condivisa. Cominciamo a ragionare sul sistema di governance del Parco unico e sul contenuto del decreto legislativo – continua Azzalin – Non c’è nessuna imposizione calata dall’alto e, in ogni caso, esiste la clausola di salvaguardia in capo alle Regioni. E proprio la Regione Veneto è inadempiente: in aula è stata approvata una mozione all’unanimità, che impegnava la Giunta ad aprire un tavolo con tutti gli attori interessati per un percorso condiviso. E invece continuiamo ad assistere alle esternazioni dell’assessore Corazzari, senza alcun atto concreto a supporto. Capisco le preoccupazioni del mondo della caccia, da cui può comunque venire un contributo importante nel definire quella che sarà la futura area del Parco del Delta. Capisco meno le ‘sparate’ di esponenti del centrodestra – conclude Azzalin – che è bene comincino a rispettare gli impegni politici e a fare proposte concrete, finalmente al servizio del territorio”.
