Secondo quanto riportato sul sito certastampa.it in un articolo a firma di Paola Peluso, le Associazioni Venatorie teramane Enalcaccia e Arci Caccia hanno preso posizione sulla mancata concessione da parte della Regione Abruzzo della proroga per la caccia alla beccaccia nei territori dei due Ambiti territoriali di caccia teramani Salinello e Vomano, proroga questa prevista dal Calendario Venatorio esclusivamente in quei territori in cui sono stati realizzati necessari interventi di gestione sulla specie tra cui in particolare i censimenti faunistici mediante personale appositamente formato.
“Le Associazioni -si legge nell’articolo – stigmatizzano come anche in questa circostanza i due Atc teramani hanno dimostrato incompetenza e incompiutezza nella loro azione, dapprima organizzando un Corso di formazione per il personale da impiegare in queste indagini, corso il cui programma non veniva riconosciuto dalla Regione, come invece previsto dal vigente regolamento. Da questo scaturivano polemiche, ricorsi di Associazioni ambientaliste, sanzioni di agenti di vigilanza, ecc.. Dopo di ciò gli Atc realizzavano i censimenti impiegando anche quel personale non riconosciuto dalla Regione, sbagliando anche epoca e modalità di attuazione, e ottenendo infine dei risultati tecnicamente non validi che, ed è storia di oggi, non hanno consentito alla Regione di concedere la proroga ricercata.
Quella che era una importante opportunità per gli appassionati teramani della caccia con il cane da ferma e prevista per la prima volta dal Calendario Venatorio, concludono le Associazioni nella nota, è svanita come neve al sole, ma stavolta almeno i cacciatori sapranno con chi prendersela”. (Fonte Certastampa.it)