LA CCT DI MASSA E CARRARA CONTESTA LE ZONE VOCATE PROPOSTE DALLA REGIONE TOSCANA

La Confederazione Cacciatori Toscani (CCT) di Massa e Carrara, dopo aver preso visione della proposta degli Uffici della Regione Toscana relativamente alle Zone vocate  e non vocate alla specie cinghiale, esprime il proprio sconcerto e la propria disapprovazione.

Infatti, come risulta dalla cartografia che l’ATC MS13 ha messo a disposizione delle associazioni venatorie, la Regione ha sostanzialmente ripresentato le perimetrazioni proposte lo scorso anno e dunque non ha minimamente tenuto in considerazione la proposta alternativa e le osservazioni a suo tempo formulate dal Comitato di Gestione dell’ATC MS13, concertate con tutte le associazioni venatorie e le organizzazioni agricole (segnatamente Coldiretti e CIA) del territorio.

Se la proposta della Regione andasse in porto così come è, ciò comporterebbe una riduzione di circa il 7 % dell’attuale superficie provinciale vocata alla specie cinghiale e, di conseguenza, una notevole penalizzazione per le squadre di caccia al cinghiale in braccata, il cui ruolo è di fondamentale importanza per una efficace gestione della specie. Occorre inoltre segnalare i criteri cervellotici con i quali, in molti casi, sono state individuate le zone vocate e quelle non vocate.

Gli effetti di tutte queste scelte sbagliate sarebbero, paradossalmente, di ottenere risultati opposti a quelli stabiliti dalla Legge Obiettivo emanata dalla Regione Toscana.

La CCT, comunque, assicura i cacciatori che produrrà il massimo impegno per rilanciare la proposta, unanimemente condivisa da tutti i portatori di interesse del territorio, affinché si pervenga ad una perimetrazione delle zone vocate e non vocate tale da favorire una efficace e corretta gestione della specie cinghiale. (Confederazione Cacciatori Toscani – Federcaccia – ARCT – ANUU – di Massa Carrara

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