SUSANNA CENNI (Pd) E GIUSEPPE POLITI (Cia): URGE UNA LEGGE CONTRO I DANNI DA SELVATICI

La parlamentare Pd Susanna Cenni ha condiviso l’appello lanciato dal presidente della Cia Giuseppe Politi, che proprio in questi giorni ha chiesto a Coldiretti, Confagricoltura e Copagri un impegno comune affinché il Parlamento predisponga tutte le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza danni causata dai selvatici. “Nel complesso intreccio che sulle problematiche faunistico-venatorie si è delineato nei diversi rami del Parlamento – aveva recentemente dichiarato con un comunicato stampa il presidente Cia – con l’aggiunta recente degli emendamenti alla Legge comunitaria mi sembra si faccia sempre più concreto il rischio che non si adottino provvedimenti adeguati per il contenimento dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche”. “Ha ragione Politi – ha commentato Susanna Cenni in un comunicato stampa – quando afferma che serve urgentemente una legge a tutela dei danni provocati dalla fauna selvatica, diventati uno dei grandi problemi, ma non l’unico purtroppo, che i nostri agricoltori sono costretti a subire”. Le proposte non mancherebbero, secondo la Cenni, a partire dalla Proposta di legge del Partito democratico “Misure urgenti a favore dell’impresa agricola per i danni causati dal cinghiale” – di cui la Cenni è prima firmataria – che è depositata presso la Commissione agricoltura della Camera da aprile scorso: “incardinata – ha dichiarato la Cenni – ma purtroppo ferma, così come le proposte presentate da altre forze politiche”. Secondo la parlamentare Pd, sarebbe tutto bloccato “in attesa che al Senato si metta un punto alla discussione sul testo unico della riforma della legge sulla caccia”. La Cenni si augura che l’appello all’unità di Politi possa richiamare la maggioranza ad un’assunzione di responsabilità verso gli agricoltori, “invece di continuare a premere l’acceleratore – così ha dichiarato – verso una caccia senza limiti e senza regole, di cui nessuno sente il bisogno in questo Paese”.

A.B.

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