L’Assemblea legislativa ha approvato, con emendamenti, il progetto di legge di iniziativa della Giunta che introduce modifiche alla legge regionale per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria. Hanno votato a favore del provvedimento legislativo Pd, Sel e AltraER, contro il M5s, mentre si sono astenuti Ln, Fi e Fdi-An.
Nella seduta si sono esaminati e votati i 60 articoli del testo e il provvedimento nel suo complesso, i 168 emendamenti e un ordine del giorno, dopo che in quella di ieri si era chiusa la discussione generale. L’obiettivo del progetto di legge, aveva spiegato il relatore, Gian Luigi Molinari (Pd), è quello “di adeguare le norme regionali in materia di protezione della fauna selvatica e di attività venatoria alle novità legislative introdotte dalla recente riforma del sistema di governo regionale e locale e dal collegato ambientale alla legge di Stabilità, che ci ha permesso, in modo condiviso, di apportare utili semplificazioni normative in merito alle procedure autorizzative di appostamenti fissi e altane”. Pertanto, “un atto necessario per approvare il Calendario venatorio regionale e consentire la gestione della caccia fino alla riforma integrale della legge regionale vigente, prevista, dopo un approfondito confronto con tutti i portatori d’interesse e l’auspicabile contributo di tutti i gruppi assembleari, verso la fine dell’anno”.
Il relatore di minoranza, Massimiliano Pompignoli (Ln), aveva invece criticato “la scelta del doppio intervento legislativo”, preannunciando la presentazione di un ordine del giorno per impegnare l’Aula e la Giunta ad approvare la legge di riforma “entro il 1^ giugno prossimo, in tempo per la prossima stagione venatoria”. Aveva poi espresso apprezzamento “per gli emendamenti condivisi con la maggioranza che chiariscono e semplificano le norme sugli appostamenti fissi strettamente funzionali all’attività venatoria, prevedendo per quelli di natura precaria e facilmente rimovibili una semplice comunicazione al Comune territorialmente competente”.
Emendamenti e ordine del giorno
Dei 168 emendamenti presentati, molti di quelli a firma Tommaso Foti (Fdi-An) sono stati ritirati e molti di quelli sottoscritti insieme da Foti e Galeazzo Bignami (Fi) sono stati dichiarati inammissibili. Quelli a firma Andrea Bertani (M5s), il più significativo dei quali finalizzato a evitare la liberalizzazione delle procedure autorizzative in materia di appostamenti fissi, sono stati respinti. Approvati due emendamenti a firma congiunta Foti e Bignami, che prevedono l’acquisizione del parere della commissione assembleare competente per materia in merito alla concessione dei contributi regionali per i danni arrecati alle attività agricole dalla fauna selvatica o da sconosciuti nel corso dell’attività venatoria. Approvato anche l’emendamento della Ln, con un sub emendamento del Pd, che, ai fini dell’autorizzazione edilizia, equipara le altane agli appostamenti fissi, e l’emendamento del Pd che, in tema di vigilanza venatoria volontaria, prevede, nella definizione dei percorsi formativi e dei programmi d’esame rivolti alle guardie zoofile, di tenere conto, in caso di persone collocate a riposo, delle competenze specifiche maturate e delle pregresse esperienze professionali.
Respinto, infine, l’ordine del giorno della Ln che chiedeva di approvare la riforma integrale della legge regionale sulla caccia entro il prossimo 1 giugno.
Dichiarazioni di voto
Gian Luigi Molinari (Pd) ha annunciato il voto favorevole del Pd, apprezzando “il confronto serrato con l’opposizione, che ha prodotto utili correttivi alla proposta di legge”, auspicando “altrettanta condivisione quando si affronterà la sfida della riforma integrale della legge regionale”.
Massimiliano Pompignoli (Ln) ha confermato il voto di astensione della Ln “per la scelta della Giunta di un duplice intervento normativo sulla legge regionale, prima di tipo tecnico e poi di natura sostanziale, che porta a una dilatazione dei tempi”.
Andrea Bertani (M5s), alla luce “del mancato accoglimento dell’emendamento per mantenere il rispetto del vincolo paesaggistico nelle procedure di autorizzazione degli appostamenti fissi e delle altane”, ha annunciato il voto contrario del M5s opponendosi “a una liberalizzazione che nuoce alla tutela dell’ambiente”.
Tommaso Foti (Fdi-An) ha dichiarato il suo voto di astensione, confermando, “in merito alla richiesta, approvata dall’Aula, di acquisizione del parere della commissione assembleare competente prima dell’approvazione del Calendario venatorio per l’anno corrente, di non avanzare obiezioni di fronte a eventuali deroghe dettate dalla ristretta tempistica da rispettare”.
 
					