FIDC RAVENNA: UNA PUBBLICAZIONE PER RIVIVERE LA STORIA DI PUNTE ALBERETE

In occasione del cinquantesimo anniversario, nel 2015 la Sezione Provinciale di Ravenna ha realizzato una pubblicazione che descrive la storia di un’alba ambientale di particolare valore per il territorio ravennate. La pubblicazione è stata distribuita presso le Istituzioni locali, gli Istituti scolastici del territorio ed oggi, in seguito alle richieste ricevute, è disponibile anche on line.

Oltre cinquant’anni fa, dalla sezione provinciale della Federazione Italiana della Caccia di Ravenna, ad opera del suo Presidente di allora, Gino Gatta, partì una tenace iniziativa di sensibilizzazione verso le istituzioni per stralciare dalla bonifica l’area di Punte Alberete, uno dei residui esempi di foresta allagata in Europa, che diversamente sarebbe finita sepolta nell’ultima cassa di colmata del fiume Lamone.

Il carteggio della vicenda (veline da macchina per scrivere, in uscita, e lettere di risposta degli enti interpellati, in entrata) recuperato e conservato da Libero Asioli nel momento del suo mandato di Presidente provinciale della Federcaccia di Ravenna (successivamente Assessore provinciale e comunale), mostra tutto il percorso che Gino Gatta e la Federcaccia affrontarono con determinazione per sensibilizzare sulla questione le istituzioni e raggiungere il risultato.

Nella ricorrenza ideale della posa di una “prima pietra” di carta, la Federcaccia provinciale di Ravenna, riaffermando come il mondo venatorio sia stato ed è attento alla salvaguardia e alla conservazione dell’ambiente, vuole riproporre oggi alle istituzioni e agli amanti dell’ambiente quelle pagine ingiallite e riportanti appunti d’ufficio, che raccontano una piccola-grande storia del territorio ravennate.

Supponiamo, e confidiamo, che a chi ha vissuto e vive gli ambienti naturali che circondano (e circondavano) la città, farà piacere poter consultare e conservare questa piccola memoria per rinverdirla oggi.

A scopo divulgativo, nel 1979 la Provincia di Ravenna, diede alle stampe una presentazione di Punte Alberete e della confinante Valle Mandriole, non solo sotto il profilo ambientale-scientifico ma anche sotto quello del turismo ecologico (concretizzato per le sole Punte Alberete).

Recuperata anch’essa dai vecchi archivi della Federcaccia ravennate, viene qui ripresentata insieme allo studio effettuato dal Dr. Massimiliano Costa, che la segue, per offrire un quadro delle mutazioni ambientali e delle attività che hanno interessato la zona nel corso degli anni.

In questa ultima parte del fascicolo, la Federcaccia di Ravenna vuole peraltro cogliere, e far sua, la linea politica della Federcaccia nazionale dal punto di vista ambientale e sociale. Una linea che si muove con costanza e convinzione verso la ricerca scientifica, senza la quale ogni opinione, individuale o di gruppo, su fauna e ambiente, resta priva di fondamento, mossa puramente da spinte emotive dirette o indotte. Così come priva di fondamento resta l’opinione che la natura “faccia da sola”, mentre oggi è ben chiaro che senza l’intervento umano (gli ultimi interventi effettuati dal Comune su Valle Mandriole sono a dimostrarlo) certi ambienti naturali, e certe specie faunistiche che li popolano, non avrebbero futuro. Punte Alberete e Valle Mandriole sono, e possono essere, un trasparente esempio di tutto ciò.

In allegato la pubblicazione divisa in due parti: la prima relativa al carteggio tra la Fidc di Ravenna e le istituzioni e la seconda sulla gestione dell’area e sulle mutazioni ambientali intervenute nel tempo.

PUNTE ALBERETE: IL CARTEGGIO
PUNTE ALBERETE: LAGESTIONE

Copertina brochure Punte Alberete

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