Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Wilderness che invita il mondo venatorio all’acquisto di terreni di ambiente naturale da preservarsi come Area Wilderness.
UN APPELLO AL MONDO DELLA CACCIA PER UN’INIZIATIVA DI TUTELA AMBIENTALE
In occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità indetto dall’Onu per il 2010, l’Associazione italiana per la wilderness (Aiw) ha ritenuto di lanciare un appello al mondo della caccia al fine di reperire dei fondi necessari all’acquisto di terreni boschivi da tutelare come Area Wilderness.
Potrebbe essere questa un occasione per far vedere all’opinione pubblica quanto anche il mondo della caccia può fare per tutelare l’ambiente nel senso più vero e diretto, che non giovi solo ai cacciatori ed alla loro attività, ma che anche vada a beneficio diretto dell’ambiente e di tutti quelli che lo amano, lo rispettano e contribuiscono alla sua preservazione.
In occasione del nuovo millennio l’Aiw istituì uno speciale fondo, che fu denominato Fondo “Wilderness 2000” allo specifico scopo di raccogliere danaro da devolvere all’acquisto di ambienti naturali da preservare per sempre secondo lo spirito Wilderness. All’epoca, come zona in cui iniziare ad operare con questo progetto fu scelto un selvaggio burrone delle Langhe inserito nell’ambito di una storica Azienda Faunistico-Venatoria (“Piana Crixia”), in Provincia di Savona. In questa zona l’Aiw ha inizialmente ottenuto in gestione circa 38 ettari di terreni boschivi da parte di un filantropo associato. Ad essi furono poi man mano accorpati altri circa 16 ettari di terreni direttamente acquistati dall’Aiw mediante il suddetto Fondo. Molti di questi terreni sono poi stati dedicati, quali “Boschi Commemorativi”, a persone ed organismi secondo la volontà di chi contribuì alla formazione del Fondo. Tutti questi terreni oggi costituiscono l’Area Wilderness Burrone di Lodisio.
La società non cacciatrice e non pregiudizialmente contro la caccia vorrebbe avere delle prove dirette, concrete, di un mondo della caccia che non tuteli solo a parole l’ambiente o solo la selvaggina da caccia: come in tante altre nazioni (Francia, Belgio, Inghilterra, Usa, Sud Africa, ecc.) non esiste altro modo per farlo che quello di acquistare o prendere in gestione terreni di ambiente naturale al fine di assicurarne la conservazione; una conservazione che non sia strettamente finalizzata alla caccia, ma che anche assicuri dei patrimoni ambientali per il godimento e la soddisfazione spirituale, di chi a caccia non va ma che ama profondamente la Natura.
I boschi che si potrebbe acquistare con la partecipazione finanziaria delle organizzazioni venatorie potranno essere dedicati quali “Boschi Commemorativi” a personalità del mondo della caccia propostici dalle stesse organizzazioni. Sarebbe un bel modo per realizzare qualcosa di seriamente conservazionistico che sia legato direttamente al mondo della caccia; un’etichetta ambientalista che certamente non potrà che trovare consenso da parte di tutta la società civile, specie da quella non cacciatrice ma neppure ostica verso quest’attività. Un bel modo per poter dire che anche i cacciatori aiutano a conservare la Natura.
L’iniziativa proposta inizia con un primo contributo di 500 euro già devoluto dalla Sezione Provinciale Federcaccia di Frosinone, con 2.000 Euro del Fondo “Wilderness 2000” e con 1.500 Euro dell’internazionale Foundation for Gaia.
Chiunque volesse contribuire può farlo inviando bonifici sul seguente conto bancario:
IBAN IT06 L030 6949 4401 0000 0000 541
Istituto Bancario Intesa-Sanpaolo. Filiale di Millesimo (Savona).
Murialdo, 30 Settembre 2010
Il segretario generale
Franco Zunino