DOPO LA TEMPESTA ECCO LE PRIME SCHIARITE SULLA DIRETTIVA ARMI

Tappa alla segreteria della Lega Nord della Camera dei deputati e poi al ministero dell’Interno per la delegazione Fisat, decisa a fare il punto sulla situazione del decreto legislativo di adozione della Direttiva europea 2008/51/Ce.
“Già essere stati invitati per ricevere spiegazioni è un grande successo per un’associazione giovane come la nostra – ha commentato il presidente Fisat Simone Ciucchi – Il fatto di essere stati ricevuti singolarmente ne rappresenta uno ancora più importante perché è l’attestazione di un lavoro politico massivo portato a termine, penso per la prima volta al di fuori del territorio degli Stati Uniti, dalla nostra base, cioè dai cittadini onesti”.
Ricevuti direttamente dalla segreteria della Lega Nord, proprio per il fattivo interessamento dei deputati e senatori contattati, i delegati Fisat hanno incontrato un tecnico (che in quanto tale ha chiesto di non essere citato) che ha dato subito la misura della campagna Fisat avviata il mese scorso: “Cento lettere solo stamani – ha dichiarato il tecnico – siamo stati letteralmente bombardati”. Il tecnico ha spiegato che il decreto al momento è fermo, ma costantemente vigilato dai tecnici del ministro dell’Interno Maroni che lo seguono. “Ci ha tranquillizzato – ha dichiarato il presidente Fisat – assicurando che i peggiori aspetti del decreto, in sostanza quelli sulla ricarica e sui campi di tiro privati, sono stati corretti. Siamo un po’ increduli del risultato, perché troppi anni di colpi di mano notturni, specie nella materia delle armi, ci hanno resi diffidenti”. Al momento, insomma, il decreto sarebbe ancora a livello di bozza, riveduto però in oltre quaranta punti: il testo si trova a Bruxelles per una verifica di conformità alla Direttiva europea. Se la passerà, la bozza tornerà in commissione e poi sarà oggetto di discussione in Parlamento (ove sarà oggetto di vigilanza da parte di quei deputati e senatori che già hanno promesso la loro collaborazione), per poi essere approvato in sede di Consiglio dei ministri, con termine ultimo il 30 luglio.
“Non sappiamo ancora se farà in tempo – osserva Ciucchi – I tecnici purtroppo non hanno potuto mostrarci il testo del decreto, né ci saremmo aspettati che lo facessero, senza l’autorizzazione del ministro, ma si sono impegnati a farlo non appena il testo tornerà approvato da Bruxelles. Non mancheremo di informarvi di ogni nuovo sviluppo”.
Maggiori informazioni sul sito www.fisat-italia.blogspot.com Arianna Biagi

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