Con le recenti variazioni regolamentari il double trap si presenta con una formula assai rinnovata che mira ad ampliare il gradimento verso la disciplina. Ma che potrebbe trasformare gli equilibri agonistici. Che cosa ne pensate?
Nel 2009 il double cambia volto. Con la soppressione del lancio randomizzato e la reintroduzione della partenza del piattello al pull!, il double trap del dopo Pechino – oltre a mescolare alcune innovazioni radicali con un recupero della tradizione dei primi anni – miscela i tre schemi: da ognuna delle pedane, nell’arco di una serie, il tiratore affronterà infatti sicuramente tre volte i lanci dello schema C e una volta rispettivamente sia quelli dello schema A che quelli del B.
In altri termini, il double trap tende ad avvicinarsi sempre più alla sua sorella maggiore, la fossa olimpica. La trappizzazione del doppietto, è vero, può essere molto utile per attirare un maggior numero di praticanti e risolvere la crisi dei piccoli numeri che purtroppo affligge il double.
Ma, al tempo stesso, queste innovazioni rischiano di sbiadire l’identità del doppietto e, magari, anche di penalizzare alcuni campioni azzurri nelle gare internazionali.
Che cosa ne pensate?
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