NUOVA PERIMETRAZIONE AREE PROTETTE IN FRIULI

Cinque distretti venatori del Friuli Venezia Giulia hanno adeguato la rispettiva superficie cacciabile ai nuovi parametri nel rapporto tra il territorio agrosilvopastorale protetto e quello fruibile per la caccia. Le deliberazioni della Giunta regionale relative alle modifiche alla superficie venatoria saranno pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione, nonché esposte sugli albi pretori dei Comuni interessati.
Su proposta dell’assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino, la Giunta ha preliminarmente deliberato la nuova perimetrazione delle aree protette nei distretti non compresi nelle Zona faunistica delle Alpi:
il n°8 Alta Pianura Udinese, il n°5 Colline Moreniche, il n°9 Alta Pianura Pordenonese, il n°11 Bassa Pianura Pordenonese e il n°10 Bassa Pianura Udinese.
“L’Amministrazione – si legge sul sito www.regioni.it – dopo avere definito l’ambito che comprende la Zona Alpi della caccia e la Zona Pianura, seguendo le indicazioni del regolamenti della UE ha ridisegnato le nuove aree nelle quali non si potrà più esercitare l”attività venatoria”. È stata quindi definita la mappatura delle oasi faunistiche, delle aree-rifugio e delle aree di ripopolamento nelle quali è sempre vietato cacciare. La Regione, come ha ricordato Violino in recenti occasioni nelle quali si è incontrato con i cacciatori, ha dovuto adeguare le proprie normative alle direttive della UE, tenendo conto degli effetti di una sentenza in materia della Corte Costituzionale ribadita da un’ulteriore pronunciamento della Corte. Sulla base delle normative vigenti, la superficie delle aree interdette all’attività venatoria non potrà essere inferiore al 10 per cento del territorio agrosilvopastorale nella Zona Alpi, e al 20 per cento nella Zona Pianura. Sulla base della nuova mappatura, ora dovrà essere rideterminato dalla Regione il numero massimo di cacciatori per ciascuna riserva.
Arianna Biagi

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