LOMBARDIA: VIA LIBERA ALLE MODIFICHE LEGGE REGIONALE

La commissione Agricoltura della Regione Lombardia ha dato il via libera al provvedimento che introduce alcune modifiche alla legge regionale n.26/93 sulla caccia, in particolare per quanto concerne gli ambiti territoriali di caccia e i comprensori alpini.

Il provvedimento prevede che i cacciatori residenti in Lombardia e già iscritti nella stagione precedente ad ambiti territoriali o comprensori alpini di caccia regionali diversi da quello di residenza anagrafica, abbiano ora diritto alla permanenza associativa confermando la propria iscrizione attraverso il solo pagamento della quota entro il 31 marzo di ogni anno.

“In questo modo – ha spiegato all’agenzia Adnkronos il relatore del provvedimento Mauro Parolini (Pdl) – consolidiamo e stabilizziamo la situazione esistente, dando regole certe e chiare e concedendo nuove possibilità di mobilità ai giovani”. I neo cacciatori, infatti, avranno quindi diritto a essere associati nello stesso ambito territoriale o comprensorio alpino di caccia e a esercitare la stessa specializzazione venatoria dell’accompagnatore, mantenendo nelle stagioni successive il diritto di permanenza negli stessi luoghi.

“I figli di associati non residenti – ha aggiunto Parolini – hanno sempre il diritto di cacciare insieme al genitore, nella stessa specializzazione e negli stessi luoghi di ammissione”. Soddisfatto il presidente della commissione, nonché firmatario del provvedimento, Carlo Saffioti (Pdl): “Con la nuova formulazione – ha dichiarato – si evita il rischio di interpretazioni difformi tra le varie province lombarde, riconoscendo i diritti dei cacciatori nel rispetto degli equilibri territoriali di caccia”.Altra importante novità, l’equiparazione, nell’esercizio della pratica venatoria – delle strade agrosilvopastorali con quelle poderali e interpoderali: sarà quindi possibile praticare la caccia anche a distanza inferiore a cinquanta metri dalle strade classificate come agrosilvopastorali, nonché sparare nella loro direzione con fucile a canna liscia anche a distanza inferiore ai 150 metri.

 

Inoltre i cacciatori nei giorni di caccia potranno effettuare trasferimenti con armi scariche fuori dai centri abitati.

Sono stati inoltre accolti i due emendamenti, presentati da Gianmarco Quadrini e Valerio Bettoni (Udc), che consentono la caccia da appostamento fisso a cesena e tordo sassello anche su terreni innevati e che affidano alla Regione, e non più alla Provincia, la possibilità di integrare il calendario venatorio da appostamento alla fauna selvatica con altri due giorni aggiuntivi oltre il 30 novembre.

A.B.

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