PALAZZO CHIGI DIVISO DALLA LEGGE LOMBARDA SULLA CACCIA

Non c’è accordo a Palazzo Chigi, che dopo il confronto “scoppiettante” di venerdì scorso sulle norme sulla caccia in Lombardia ne ha rinviato l’esame. Da una parte i ministri cacciatori Bossi, Calderoli, La Russa e Matteoli, dall’altra quelli animalisti o moderatamente tali, quali Bondi e Prestigiacomo, capitanati dall’irriducibile paladina degli animali, Michela Brambilla. Ad accendere i fuochi, però, sarebbe stato il responsabile degli Affari regionali, Raffaele Fitto, che ha ridotto il tutto a una questione di principio: “Le sentenze della Corte e le decisione della Ue vanno rispettate”. Con questa motivazione il ministro aveva impugnato la legge nel 2009 e la Corte, con sentenza 266 del 2010, ne aveva dichiarato l’incostituzionalità. “Ma poi – si legge sul Corriere della Sera – il consiglio regionale della Lombardia l’ha riscritta pressoché identica e, come il provvedimento è rispuntato in cdm, Fitto ha riproposto l’impugnativa innescando la divisione del Governo: ecologisti da una parte, doppiette dall’altra”. Sandro Bondi vorrebbe sostituire l’immagine di una “Italia con il fucile in mano” con quella di un Paese “innamorato dagli animali”; Stefania Prestigiacomo, dopo essersi dichiarata “né animalista né contraria alla caccia”, ha fatto eco a Fitto chiedendo di rispettare le norme europee violate dalla legge lombarda. Ma ecco che il fronte dei ministri cacciatori si fa sentire con Bossi, che avrebbe accusato l’Europa di imporre “cose che non funzionano” chiedendo inoltre di aumentare tempi e specie cacciabili. A supportarlo, Calderoli e Matteoli, che si sarebbero battuti per allungare la stagione. Anche Maria Stella Gelmini, attenta alle esigenze delle industrie bresciane, si sarebbe schierata dalla parte dei seguaci di Diana ricordando che “Sono nostri elettori”. Il ministro del Turismo si sarebbe quindi trovata in minoranza, attaccata persino dal ministro Galan che avrebbe dichiarato: “Non si è mai visto un ministro animalista. I cacciatori ci votano, mentre gli ambientalisti sono da sempre a sinistra”.

A.B.

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