VENETO: AL VIA DEROGHE E POLEMICHE

L’approvazione della caccia in deroga in Veneto arrivata ieri, martedì 5 ottobre, ha suscitato non poche polemiche all’interno del mondo politico e animalista. Alla vigilia dell’approvazione, la scrittrice Dacia Maraini ha scritto al presidente del Veneto, Luca Zaia, in questi termini: “Se il Governatore volesse tacitare le pressioni dei cacciatori in deroga e far rispettare finalmente la legge avrebbe dalla sua parte la giurisprudenza, le leggi e il mondo scientifico”. Contrariamente, per la Maraini il Veneto si troverebbe “in una situazione di isolamento totale”.

Sdegnata la Lipu, che tuona: “L’ennesima deroga concessa dalla Regione Veneto per cacciare specie non cacciabili si prefigura come un vero e proprio furto di patrimonio dello Stato e della comunità internazionale, e come tale la denunceremo a Governo e Commissione europea”.

 A smorzare i toni, seppur con amarezza, ci pensa il consigliere regionale dell’Udc Stefano Peraro, che ricorda come ci siano volute “ben sei sedute dell’assemblea veneta per giungere poi a una delibera che consentirà ai cacciatori di cacciare le specie in deroga al massimo per 3 o 4 giornate”. “Poiché la delibera sarà impugnata davanti al Tar nel giro di pochi ore – aggiunge poi l’esponente Udc – è prevedibile una sospensione immediata per cui i cacciatori amanti delle sei specie di volatili concesse dalla delibera avranno veramente pochissimo tempo a disposizione”.

A.B.

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