DEROGHE LOMBARDIA: IL CUPAV IN REGIONE

Fortunato Busana, portavoce dei Cupav di Bergamo e Brescia, ha incontrato in Regione i dirigenti Paolo Baccolo e Giorgio Bleynat, rispettivamente direttore generale del settore Agricoltura Caccia e Pesca e dirigente alla Multifunzionalità e sostenibilità del territorio, indicati dal Presidente Roberto Formigoni come interlocutori naturali sul tema della caccia in deroga in Lombardia.

“Nel corso dell’incontro, franco ed aperto – comunica l’ufficio stampa del Cupav – è stato consegnato un documento ufficiale nel quale a seguito dell’ordine del giorno recentemente votato in Consiglio Regionale, si richiede che si dia corso, senza indugio, ad una delibera di giunta speculare a quella della Regione Veneto”.

Nel documento è stata inoltre specificata l’urgenza con cui la delibera dovrebbe essere adottata, ovvero nella prossima riunione di giunta utile per licenziare il provvedimento.

I Cupav di Bergamo e Brescia hanno sottolineato come la delibera approvata dalla Regione Veneto sia stata impugnata presso il Tar, e di come tale opposizione sia stata da questo respinta mantenendo la piena validità della delibera stessa.

”Il Dott. Baccolo – si legge nel comunicato – da parte della Regione ha fatto una disamina di quanto sino ad ora accaduto, sottolineando che pende sulla Regione una condanna da parte della Corte di Giustizia Europea che, di fatto, limiterebbe l’autonomia decisionale della Lombardia”. Ciononostante, a seguito del voto conseguente all’ordine del giorno adottato in Consiglio Regionale, l’Assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca Giulio De Capitani ha provveduto a depositare testo di delibera sulle deroghe che, come tutte le delibere di giunta, è stato preventivamente sottoposto al parere dell’ufficio legale di competenza.

“Per i cacciatori lombardi ormai la questione è diventata di principio più che di merito – specificano i Coordinamenti unitario associazioni venatorie di Bergamo e Brescia – anche perché con un atto amministrativo quale è una delibera, vengono meno tutte le eccezioni di incostituzionalità che una legge regionale avrebbe comportato”.

Entro pochissimi giorni, ha comunicato il direttore generale dell’assessorato, l’ufficio legale dovrebbe sciogliere le eventuali riserve.

A.B.

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