Anche la fauna selvatica, oltre alla crisi idrica, tutela dell’agroalimentare, cibo sintetico, valorizzazione della carne bovina di razza Piemontese, fra i principali temi al centro dell’incontro-confronto tra il Presidente e il Direttore di Coldiretti Cuneo e il Presidente della Provincia di Cuneo.
Soddisfazione è stata espressa da Coldiretti Cuneo per la sensibilità dimostrata e l’impegno assicurato nei prossimi mesi dalla Provincia, base per una proficua collaborazione a beneficio dell’agricoltura cuneese.
“I dati evidenziano come l’attività di controllo della Provincia, seppur con numeri ancora insufficienti, stia facendo aumentare gli abbattimenti di cinghiali, ma è necessario investire per incrementare il personale preposto a tale attività. Ad un anno dall’esplosione del primo caso di peste dei cinghiali in Piemonte, i numeri di quella che doveva essere un’azione straordinaria di depopolamento sono del tutto insufficienti, rendendo insostenibile una situazione che danneggia le produzioni agricole, l’ambiente ed espone i cittadini ad incidenti stradali, purtroppo anche mortali” ha ribadito nell’incontro il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.
“La Provincia sta applicando le nuove norme che sono state emanate dalla Regione e confidiamo che il 2023 – ha detto il Presidente Robaldo – sia l’anno in cui ci sia concesso di aumentare il numero delle guardie faunistico-venatorie per contenere un problema che rischia di portare esiti devastanti come la diffusione della peste suina, che va debellata nell’interesse di una Provincia che ha negli allevatori una delle colonne portanti della nostra agricoltura”. (Fonte COLDIRETTI)