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Come è noto la legge comunitaria approvata nei giorni scorsi dalla Camera dei Deputati dovrà ora passare all’esame del Senato per la definitiva approvazione poiché l’Aula di Montecitorio ha ritenuto di apportare nuove modifiche al testo precedentemente licenziato da Palazzo Madama.

ARCI CACCIA: COME CAMBIA LA 157 DOPO LA COMUNITARIA

Come riceviamo pubblichiamo:

Legge 157: ecco il nuovo testo dopo il voto della Camera
Fuori dalle furbizie, i voti espressi e i rapporti di forza

Come è noto la legge comunitaria approvata nei giorni scorsi dalla Camera dei Deputati dovrà ora passare all’esame del Senato per la definitiva approvazione poiché l’Aula di Montecitorio ha ritenuto di apportare nuove modifiche al testo precedentemente licenziato da Palazzo Madama.
Tra le norme che sono ricomprese nella legge comunitaria ve ne sono alcune che cambiano l’attuale legislazione sulla caccia in alcuni articoli qualificanti e che, nel momento stesso che diverranno definitivi, produrranno modificazioni sostanziali ai calendari venatori regionali. Saranno i cacciatori a giudicare se la decisione del Parlamento produrrà più benefici o svantaggi nell’attuale sistema venatorio, in particolare per ciò che attiene le date di apertura e chiusura delle singole specie (abbiamo ragione di pensare che si produrranno tali e tanti contenziosi giuridici e scientifici, molti più degli attuali, che verrà meno la certezza del diritto per migliaia e migliaia di cacciatori); quello che a noi interessa per doverosa informazione è fornire gli elementi utili perché a ciascun cacciatore non sia preclusa la conoscenza delle variazioni legislative introdotte. Per questo, in allegato, pubblichiamo seppure in bozza non corretta e non ufficiale, gli articoli della legge 157 con le modifiche apportate.
In queste ore, inoltre, anche quelle parti politiche sconfitte dal confronto parlamentare, pur di accreditare un qualsivoglia successo cercano di stabilirne l’entità sulla base dei principi e non della concretezza dei risultati. Si continua dunque a perseguire un atteggiamento propagandistico lontano dalle reali necessità della caccia. Al contempo, sempre per fare chiarezza, sui rapporti di forza che si sono manifestati in Parlamento, rammentiamo che il numero dei voti che sono stati espressi sull’emendamento del relatore Gottardo che fissava il termine del 10 febbraio rispetto a quelli relativi alla votazione sul testo definitivo, immediatamente successiva, hanno fatto riscontrare una maggioranza di consensi più larga di quest’ultimo rispetto alla votazione sul subemendamento dello stesso relatore . Ciò equivale a dire che fatta la pantomina tutto è ritornato nella normalità anche da parte di quelle forze poltiche che hanno voluto rappresentare, in Aula, un atteggiamento furbesco verso la caccia.

Gli articoli modificati dalla legge Comunitaria 2009

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