Non è solo il bilancio economico a ricevere l’approvazione dall’assemblea annuale della Federcaccia, svoltasi venerdì 29 aprile scorso presso la Cooperativa Agricola di Legnaia: anche l’ampia e dettagliata relazione politica, sulle cose fatte e sull’agenda delle cose da fare, oggetto di un dibattito approfondito e articolato, ha registrato un’ampia identità di vedute e d’intenti.
La Federcaccia scommette, convinta e determinata, sull’unità del mondo venatorio e ricorda i risultati conseguiti nei primi due anni. Con l’occhio rivolto però anche alle scadenze di “casa propria”, con particolare riferimento all’imminente Conferenza d’Organizzazione. Davvero cacciatori tutto l’anno, dunque, con una intensa attività che non conosce pause, se non di riflessione, per oliare al meglio la macchina in vista delle tante scadenze che l’attendono. In primo piano il confronto serrato con la Regione, sulle partite aperte della Legge Obiettivo sugli ungulati, delle attività di controllo, della vicenda dimensioni box e recinti per la detenzione dei cani, del calendario venatorio e degli appostamenti, solo per citare alcuni esempi. Ricordata anche la vertenza, ancora aperta in sede europea, per ottenere giustizia sulla questione dei tempi di caccia, tema su cui procede il ricorso presentato dalla CCT contro la Commissione UE.
L’impegno della Federcaccia, è stato detto in conclusione, costituisce una garanzia ed una risorsa per tutti i cacciatori ed anche per la società.