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ASSEMBLEA STRAORDINARIA ISSF

ASSEMBLEA STRAORDINARIA ISSF. ROSSI: “SIAMO PARZIALMENTE CONTENTI. CI SARÀ UN SEGUITO”

Per le tre discipline (carabina a terra 50 metri, la pistola 50 metri e double trap) cancellate dal programma olimpico a partire già da Tokyo 2020 forse ci saranno dei risvolti positivi in futuro. L’Assemblea Straordinaria di oggi è stata un avvenimento perché 49 nazioni l’hanno chiesta e alla fine ottenuta, faticosamente perché è la prima volta che è avvenuta nei 37 anni della presidenza del messicano Olegario Vaquez Rana. Addirittura 50 nazioni hanno firmato e presentato una petizione per la riammissione delle discipline cancellate e a votazione segreta come previsto dallo statuto. Per la prima volta c’è una opposizione compatta e numerosa in una federazione come la Issf abituata a decidere senza sentire la base. Uno spiraglio ma non certo una apertura di democrazia totale perché di fatto è stato impedito di votare.

Alla fine c’è solo la promessa del presidentete Vasquez di affrontare il problema delle tre cancellate prossimamente con una commissione ad hoc e una convention appropriata di politici e tecnici. Sicuramente ci saranno degli sviluppi. Non è finita qui. “Abbiamo ottenuto con grande sforzo, grande impegno questa assemblea straordinaria – è il commento di Luciano Rossi, presidente della Fitav e vicepresidente della Issf-. Una grande partecipazione seppur con idee contrastanti, per discutere delle discipline proposte per la cancellazione dal programma olimpico. Ci siamo impegnati a fondo, confrontandoci con tutti i delegati delle federazioni nazionali, per trovare una soluzione a questa ingiustizia, in questa sede che era l’unico terreno possibile per invertire questa scelta fatale. Il mio intervento durante l’assemblea è stato molto duro, al punto da innescare una discussione che ha portato la ISSF a osteggiare la votazione, impedendo così una espressione democratica di tutti i delegati presenti. La nostra proposta era una mozione che a votazione segreta il cui esito avrebbe potuto cambiare il destino degli sport del tiro. Va detto che la mozione è stata largamente condivisa, anche da alcuni dei paesi più importanti del nostro mondo sportivo, come gli Stati Uniti. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, c’è una base importante su cui lavorare. Ci sarà un seguito”. (Fonte FITAV)

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