”Nell’ultimo periodo abbiamo avuto notizia dell’uccisione di due aquile reali, una nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini e l’altra in Val Pusteria: quest’ultima è stata colpita mentre nidificava, un gesto ignobile e disumano. Il bracconaggio è un crimine che mette a rischio la sopravvivenza di specie in via di estinzione e danneggia in primis chi pratica la caccia nel rispetto delle regole e tutelando la biodiversità. Per questo, nel prossimo Collegato Ambientale, abbiamo previsto un inasprimento delle pene contro chi si dedica a questa pratica illegale con particolare riferimento alle specie protette, patrimonio dell’umanità. La biodiversità del nostro Paese è una ricchezza che dobbiamo tutelare e proteggere con ogni mezzo”. A dirlo, in una nota diffusa ieri, 2 giugno, il Sottosegretario all’Ambiente, Roberto MORASSUT.