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Graziano Azzalin

VENETO. PARCO COLLI. AZZALIN (PD): “LA REGIONE SPIEGHI QUALI SONO LE GRAVI RAGIONI PER LA PROROGA DEL COMMISSARIAMENTO. BASTA SCUSE, VA APPROVATA SUBITO LA LEGGE DI RIFORMA DELLE AREE PROTETTE”

“Quali sono le gravi ragioni che hanno spinto la Giunta a prolungare l’incarico del Commissario straordinario del Parco dei Colli Euganei? L’unica che ci viene in mente è la propria incapacità di approvare la legge di riforma sulle aree protette che stiamo aspettando da troppo tempo”. Questo il commento del Consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin alla delibera 1229 approvata nei giorni scorsi, che proroga fino al 31 dicembre il mandato all’avvocato Enrico Specchio.

“Una bella delibera balneare – prosegue Azzalin – nella speranza che tutti fossero al mare e non se ne accorgessero. L’attesa dell’approvazione della proposta di legge, che da quasi un anno e mezzo giace in commissione Ambiente, non può tuttavia essere ricompresa tra le gravi motivazioni che giustifichino il superamento del limite di un anno di commissariamento. Ci dicano cosa hanno scoperto, se hanno scoperto qualcosa: un buco di bilancio? Atti di pianificazione in contrasto con gli interessi collettivi?”.

“La realtà – insiste il Consigliere democratico che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata – è che questa Giunta non trova il tempo per riformare la gestione delle aree protette, ma ne ha invece sufficienza per tenere occupati i consiglieri sia in aula che nelle commissioni, per star dietro a provvedimenti assurdi. La realtà è che la ‘vicinanza ai territori’ di cui la maggioranza si riempie la bocca è solo uno slogan da utilizzare a seconda delle convenienze del momento. Le scelte vanno infatti in direzione opposta, espropriando le comunità locali dai processi decisionali e negando loro ogni responsabilizzazione. Allo stato attuale, su cinque Enti Parco, ben tre sono commissariati: oltre al Colli, quelli del Delta del Po e della Lessinia; un altro, il Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, è gestito da un privato. Il comportamento della Regione è grave due volte: non sa pianificare, ma non fa niente per modificare lo status quo. Anzi, meglio così, perché può continuare ad avere il monopolio della gestione dei Parchi”.

“Alla ripresa dei lavori – conclude Azzalin – chiederemo con urgenza la calendarizzazione della legge, in modo da smascherare la maggioranza, ostaggio di chi non vuole alcuna riforma delle aree protette, ma le vuole solo cancellare”.

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