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FIDC LOMBARDIA

FIDC BRESCIA. STAGIONE AL VIA CON TROPPI DIVIETI

Inizia una nuova stagione venatoria. Sentimenti contrastanti quelli che come ogni anno animano i cacciatori bresciani. I sentimenti positivi sono ovviamente quelli legati alla nostra passione, una spinta interiore che ci porta ad immergerci nella natura, ognuno con le sue preferenze in merito alla tipologia di caccia, ma sempre con un trasporto difficilmente comprensibile a chi non condivide l’attività venatoria. I sentimenti negativi sono invece dovuti come sempre alle restrizioni imposte da normative non sempre comprensibili. Ancora una volta Ispra ha risposto negativamente alla richiesta di autorizzare il prelievo in deroga di peppola e fringuello a Regione Lombardia. E sempre Ispra ha negato la possibilità di autorizzare l’apertura degli impianti di cattura dei richiami vivi, i nostri roccoli. Ovviamente ogni sforzo di far comprendere che difendere e preservare le tradizioni venatorie del nostro territorio equivale a mantenere un patrimonio culturale risulta sempre vano. Permane l’obbligo di segnare sul tesserino i capi di migratoria al momento dell’abbattimento; un’imposizione questa veramente incomprensibile visto che la Comunità Europea ha chiaramente scritto di non aver mai fatto questa richiesta allo Stato Italiano. Per gli appassionati di acquatici la stagione inizia nel peggiore dei modi essendo vietato fino al 31 ottobre l’utilizzo dei richiami vivi di anatre. Di seguito alcune limitazioni al calendario dettate dalla delibera dirigenziale di Regione Lombardia: Allodola cacciabile dal 1 ottobre al 31 dicembre, carniere giornaliero e stagionale per cacciatore non superiore a 10 e 50 capi. Combattente sospensione del prelievo venatorio. Moretta carniere annuale non superiore a 40. Moriglione dal 1 ottobre al 20 gennaio 5 al giorno e 25 all’anno. Pavoncella carniere giornaliero 5, stagionale 25. Quaglia dal 17 settembre al 31 dicembre: carniere giornaliero 10,  stagionale 50. Pernice bianca: non saranno oggetto di prelievo le subpopolazioni in cui l’indice riproduttivo, calcolato in base ai censimenti estivi, risulti inferiore a 1,25 giovani/adulto; il prelievo verrà fermato alla realizzazione dell’80% del piano, eventuali ulteriori limitazioni potranno essere disposte, entro il 20 settembre, dal dirigente dell’Ufficio Territoriale interessato o della Provincia di Sondrio, in base alla gestione operativa ed ai risultati dei censimenti effettuati.

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