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PADOVA, NUTRIE: NELLE NOSTRE CAMPAGNE SONO DECINE DI MIGLIAIA

Decine di migliaia di nutrie nella campagna padovana, specie nella Bassa, distruggono argini, coltivazioni e mette in serio pericolo la sicurezza idraulica e ma anche quella di chi lavora nei campi. Per questo motivo il piano regionale di eradicazione del roditore va subito applicato, afferma Coldiretti Padova. “Finalmente uno strumento utile per affrontare l’emergenza nutrie. Dopo anni di attesa e di appelli da parte del mondo agricolo la Regione ha messo a punto, con il contributo fondamentale della nostra Organizzazione, un intervento sul territorio che consentirà di mettere un freno al proliferare delle nutrie”.

Così Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, commenta il via libera al piano regionale per il contrasto alla diffusione delle nutrie che finalmente mette nero su bianco come intervenire.

“Gli strumenti adesso ci sono, i soldi pure – continua Miotto – quindi si può iniziare subito perché siamo in piena emergenza. I nostri imprenditori si attendono delle risposte immediate perché, come abbiamo sottolineato in più occasioni, i danni causati dalle nutrie hanno dei riflessi ben più ampi sull’ambiente e sulla sicurezza idrogeologica del nostro territorio provinciale. Gli argini sono gravemente indeboliti dalle lunghe e gallerie scavate dalle nutrie, con il rischio che in caso di piena si possano verificare pericolosi cedimenti. Una situazione che può aggravarsi con le piogge autunnali, di solito piuttosto abbondanti.

Inoltre i roditori distruggono ettari ed ettari di colture ormai in maturazione in buona parte della provincia, specie nella Bassa Padovana. Un recente studio ha calcolato che in Lombardia, in un territorio simile a quello della parte meridionale della nostra provincia, vi è una nutria ogni dieci abitanti. Quel che è certo è che ormai gli esemplari sono decine di migliaia, soprattutto nella Bassa Padovana, e che, come hanno riportato più volte le cronache, mettono a repentaglio anche la sicurezza dei cittadini perché si spingono fino a giardini privati, strade, orti.

Ci rammarichiamo invece per la situazione paradossale in cui si è venuto a trovare il Comune di Due Carrare, la cui ordinanza per il contenimento delle nutrie è stata bocciata dal Tar. Una vera e propria contraddizione nei giorni in cui la Regione finalmente passa alle vie di fatto. Al sindaco di Due Carrare va tutto il nostro sostegno e il plauso per aver affrontato fra i primi questa emergenza”. Resta urgente comunque – conclude Miotto – dare una risposta legislativa più organica all’intera questione dei danni da fauna selvatica, vale a dire, per il nostro territorio, cinghiali, corvi e altri ancora”. (Fonte COLDIRETTI)

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