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ATC MS 13: LA SITUAZIONE CINGHIALE

ATC MS 13: LA SITUAZIONE CINGHIALE

Riceviamo e pubblichiamo.

Emergenza cinghiali: battute aggiuntive il 22 e il 29 settembre.
2500 appassionati e 40 squadre in Provincia di Massa Carrara.
Prelevati, nel 2010, 3694 cinghiali. Erano stati 3250 l’anno precedente.
45 mila euro i danni provocati alle produzioni agricole. Presentato dal Comitato di Gestione dell’Atc Ms 13 il bilancio finale.
Novità per chi caccia nelle aree non vocate.
Il Comitato di Gestione: “Abbattimenti straordinari per contenere emergenza”.

3694 cinghiali abbattuti nel 2010. Fivizzano (504), Pontremoli (522), Mulazzo (361), Casola (341) e Tresana (336) i distretti dove si è prelevato di più. Erano stati 3250 nel 2009. Intorno ai 45 mila euro invece i danni provocati alle produzioni agricole, principalmente in aree non vocate, su un totale di circa 58 mila euro. L’altra grande fetta di danni è stata causata dagli storni (circa 9 mila euro), altra specie che è tornata ad essere cacciabile dopo la deroga da parte della Regione Toscana anche grazie al continuo pressing dell’Atc 13.

E’ il definito bilancio della caccia al cinghiale a pochi giorni dall’apertura della nuova stagione venatoria da parte del Comitato di Gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia 13 della Provincia di Massa Carrara. La caccia al cinghiale appassiona, tra la zona di costa e la Lunigiana, 40 squadre e circa 2500 cacciatori e sarà consentita fino al 31 gennaio in considerazione dell’alto numero di esemplari presenti e dello stato di emergenza più volte sottolineata dalle organizzazioni agricole. “La caccia al cinghiale – informa il Comitato di Gestione – sarà consentita anche il 22 e il 29 settembre nelle zone vocate. Battute straordinarie, o aggiuntive come recita il capo III del Calendario Venatorio, rese necessarie dal sovraffollamento della specie colpevole di provocare danni alle produzioni agricole e all’ambiente. Dal 2 ottobre sarà consentita anche in caso di terreno coperto da neve con possibile deroga al 31 gennaio se non completati i piani di abbattimento”. La nuova stagione venatoria ha introdotto alcune novità per quanto riguarda la caccia nelle zona non vocate. Nelle aree non vocate possono cacciare, come indicato dal nuovo regolamento i cacciatori singoli iscritti nell’Albo dei Cacciatori del Cinghiale in Forma Singola detenuto dall’ATC alla sottosezione “caccia a singolo”; i cacciatori riuniti in squadra ed iscritti alle squadre autorizzate ed operanti nei distretti che costituiscono le Aree Omogenee (sono 10 a livello provinciale); i cacciatori di selezione singoli iscritti all’Albo dei Cacciatori del Cinghiale in Forma Singola detenuto dall’ATC alla sottosezione “caccia da appostamento” e i proprietari e conduttori di fondi e cacciatori di selezione abilitati ai sensi dell’art. 37 della LR 3/94 e succ.

Il Comitato di Gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia 13 coglie l’occasione per ricordare a tutti i cacciatori di indossare abbigliamento ad alta visibilità e tutte le misure utili alla sicurezza, rispettare le aree vocate e non, e che è vietato abbattere specie di fauna selvatica diversa dal cinghiale, fatta eccezione per la Volpe nei tempi consentiti dalla normativa vigente. Eventuali infrazioni – spiega ancora il Comitato – da parte di una delle squadre iscritte all’Atc 13, potranno portare anche alla sospensione dell’attività venatoria fino ad un massimo di 3 mesi. Un ultimo fondamentale accorgimento: gli animali abbattuti dalle squadre dovranno essere contrassegnati con l’apposizione di una delle fascette metalliche da utilizzare per il territorio vocato.

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